La valle Maira è conosciuta soprattutto per la MTB, per i sentieri, i passi montani e le escursioni d'alta quota. In questo articolo vogliamo andare controcorrente e ti raccontiamo un piacevole e semplice itinerario gravel in valle Maira, più precisamente nella bassa vallata, con partenza e arrivo dall'accogliente hotel bike friendly di Luca e Augusta, Casa Bart.
Gravel in Valle Maira: partenza da Villar San Costanzo
Il nostro tour gravel in bassa valle Maira in bici parte da Casa Bart, l'accogliente struttura di Villar San Costanzo a gestione famigliare di Augusta e Luca che ci ospita anche per l'esplorazione delle Borgate di Roccabruna, un altro itinerario cicloturistico nella vallata. Casa Bart è il punto di partenza ideale per una o più escursioni nella parte alta della piana affrontando il Fauniera, la Lombarda o la Maddalena o, come noi, alla scoperta della bassa valle Maira in bici verso Dronero, Busca e Villafalletto, passando per torri medievali e l'incredibile pedancola sul fiume Maira.
Dopo un'abbondante colazione, indimenticabile per la presenza del poetico crumble di ciliegie realizzato con amore da Augusta di Casa Bart, salutiamo a malincuore la nostra camera "rugiada" e prepariamo i mezzi.
Mentre Luca ci illustra il giro che oggi percorreremo, Augusta ci aiuta con gli ultimi ritocchi alle bici che, dopo la scalata del giorno precedente verso le borgate di Roccabruna, hanno bisogno di un po' di manutenzione. Ci attendono circa 50 km e 500 metri di dislivello, su un terreno misto tra asfalto delle strade secondarie e gravel dei sentieri tra i campi. Inforchiamo la bici, salutiamo Casa Bart e partiamo verso la prima (di due) salita della giornata, in direzione del Santuario di Santa Maria Delibera, appena sopra Villar San Costanzo.
Dronero e il Ponte del Diavolo
Un ultimo sguardo alla Riserva Naturale dei Ciciu del Villar che sovrasta l'omonimo paese e siamo già in cima alla salita del Santuario (appena 2,5 km per scaldare le gambe e portarci a quota 753 metri). Oggi c'è tempo e sentiamo già il caldo torrido dell'estate, perchè non concedersi una pausa sulla panchina nel prato proprio sotto all'edificio religioso?
Dopo un veloce passaggio nel centro storico di Dronero che un tempo era una delle borgate di Roccabruna più popolose, la traccia ci conduce all'imbocco del famoso Ponte del Diavolo. La leggenda narra degli abitanti che chiesero aiuto al diavolo, ma il diabolico essere non fa mai qualcosa per niente in cambio. Con uno stratagemma intelligente comunque gli abitanti ingannarono Satana donandogli l'anima di un cane randagio invece che quella di un abitante del paese.
Non dovendo vendere la nostra anima per l'attraversamento del ponte, passiamo alla sponda orografica destra non senza varie pause fotografiche per la bellezza di questo simbolo della città.
Si prosegue sul gravel in Valle Maira: la Torrazza e la Pedancola
Oltre il ponte inizia il vero tratto gravel divertente (pure in falsopiano in discesa!) del tragitto. A pochi chilometri dalla cittadina di Dronero ci imbattiamo nella Torrazza, antica torre di avvistamento, parte di un sistema più complesso di comunicazione tra i vicini castelli di Montemale, di Caraglio, di Dronero, dei fortilizi nella zona di Busca e in quella di Saluzzo, presso un guado che ebbe notevole importanza nei secoli. La Torrazza è una possente costruzione cilindrica, in pietre di fiume e rivestimento di malta, a vari livelli, con una porta a livello superiore del piano di campagna e alcune feritoie orientate verso Caraglio, Montemale e Busca. Mediante segnali luminosi si potevano trasmettere notizie con notevole velocità superando zone disagiate per la fitta vegetazione e fiumi spesso impraticabili, in mancanza di strade idonee.
Dopo questa immersione nella storia, ci ritroviamo in breve tempo alla terza attrazione del nostro tour gravel in valle Maira, la recente pedancola (o ponte tibetano) sul fiume omonimo, che attraversiamo fiduciosi.
Di qui prosegue il giro gravel in direzione di Busca.
Busca e Villafalletto
Il piccolo comune di Busca sarà attraversato due volte dalla nostra traccia, così possiamo optare per bypassare il centro all'andata per scoprirlo al ritorno, o viceversa. Noi scegliamo di entrare subito tra le vie porticate del centro e ci fermiamo per uno snack rigenerante e un po' di acqua per combattere il caldo torrido di quest'estate.
Non senza alcuni scorci poetici, il ritmo della bicicletta diviene ancor più lento nell'ammirazione di alcuni luoghi senza tempo, ricchi di bellezza e di energia positiva. Tempo di proseguire sulla strada prefissata, tra le cascine e i mulini della campagna della bassas Valle Maira, tra uno sterrato e una strada secondaria. Passato il Molino dei Sette Salti, viriamo verso nord in direzione del prossimo piccolo borgo attraversato, quello di Villafalletto, il cui toponimo deriva dalla famiglia piemontese dei Falletti, marchesi di Barolo, che lo tennero con titolo di conti per quasi mezzo millennio. È grazie alla signoria dei Falletti che l'abitato prende il nome latino di Villafallettorum da cui il moderno Villafalletto.
A Villafalletto abbiamo il giro di boa e riattraversiamo il Maira passando nuovamente sulla sponda orografica sinistra: pedaliamo su una tranquillissima strada secondaria sino a raggiungere la curiosa Torre di Attissano, un'altra costruzione di avvistamento realizzata di fronte alla cappella di San Bernardo di cui sorregge il campaniletto fin dal 1759.
Rientro pedemontano sul gravel in Valle Maira
Proseguendo oltre, ci immettiamo sulla Via Antica di Costigliole in direzione di Costigliole Saluzzo, che consigliamo vivamente di aggiungere al percorso proposto. Noi all'altezza di Ceretto decidiamo di rientrare alla base, affrontando un altro paio di salite, brevi ma intense entrambe, che ci portano rispettivamente a Busca (nuovamente) e appena sopra Morra San Giovanni, da dove si gode prima di una veduta spaziale sulla campagna sottostante e poi di un incontro con un memoriale al Pirata Marco Pantani, dove facciamo una sosta.
Gli ultimi chilometri di percorso gravel in valle Maira ci vedono passare a fianco di filari di meleti e delle altre vette della zona (che torneremo sicuramente a scalare!), attraverso Borgata Artesio, Morra del Villar e Pramallé prima del rientro a Villar San Costanzo. L'atmosfera verso l'arrivo è incredibile: i campi ci accolgono con le balle di fieno appena raccolte, i colori che il cielo ci offre sono indimenticabili, vorremmo proseguire in questa pedalata gravel ancora e ancora.



Ultimi commenti
Community