Colmo di un dolce odore caraibico e di poesia, questo libro di Jorge Amado descrive nuovamente, come in altre sue opere, le particolarità più piccanti degli individui che popolano vispi e sempre in movimento la sua opera. Carattere tipicamente brasiliano, dove il ballo e la musica sono presenti in ogni situazione e dove personaggi bizzarri e un po' cinici si incontrano con popolani e gente semplice che vive ogni giorno sperando di riuscire a racimolare qualcosa per sopravvivere, che spera di cambiare la propria esistenza muovendosi dalle campagne alla fiorente città di Ilheus.
Gabriella è una ragazza semplice e bellissima, ama la vita più di ogni altra cosa ed è innamorata dell'amore, della sensazione di sentirsi voluta, desiderata.
Con lo zio, che però muore durante il lungo e faticoso tragitto, cerca di recarsi ad Ilheus per iniziare una nuova vita e qui, subito dopo il suo arrivo, incontra Nacib, siriano, gestore di un popolare bar, che è disperatamente alla ricerca di una cuoca... una cuoca come Gabriella. La loro magica storia si intreccerà a quella di molti altri disadattati o ricchi proprietari terrieri in un clima politico in continuo movimento dove si fronteggeranno il duro e conservatore regime dei colonnelli e le proposte di progetti di sviluppo economico e tecnologico capeggiati dalla nuova influente figura di MundinhoGabriella è una ragazza semplice e bellissima, ama la vita più di ogni altra cosa ed è innamorata dell'amore, della sensazione di sentirsi voluta, desiderata.
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