In un testo precedente ti ho parlato ci come organizzare un cicloviaggio con tuo figlio dai sei mesi ai tre anni d'età. In questo articolo vediamo invece come pianificare un viaggio in bici coi bambini della fascia d'età successiva, dai 3 ai 6 anni.
In un testo precedente ti ho parlato ci come organizzare un cicloviaggio con tuo figlio dai sei mesi ai tre anni d'età. In questo articolo vediamo invece come pianificare un viaggio in bici coi bambini della fascia d'età successiva, dai 3 ai 6 anni.
Come organizzare un viaggio in bici con i bimbi dai 3 ai 6 anni
Il cicloviaggio con bambini dai tre ai sei anni rappresenta un periodo speciale e delicato, perchè contiene elementi di evoluzione e la compresenza di diverse modalità di viaggio insieme. Infatti, si alternano momenti durante i quali i bimbi sono seduti nel carrello, altri nei quali sono sulla propria bicicletta “agganciata” a quella del genitore con apposito connettore e altri ancora nei quali pedalano autonomamente.
Questa fase richiede ai genitori una certa flessibilità mentale e organizzativa: avremo infatti un genitore con una bici al traino mentre l'altro tirerà il carrello!
Per quanto riguarda la modalità “agganciata” ci sarebbero in realtà due diverse possibilità: la prima prevede un connettore che collega la bici del genitore con quella del bambino; la seconda consiste in una bici da bimbo priva della ruota anteriore, al posto della quale vi è il connettore che si aggaccia alla bici del genitore. In entrambi i casi il bambino può pedalare oppure no: se lo fa, aiuta il genitore. La differenza importante tra le due opzioni però, è che la prima permette di staccare la biciclettina per far pedalare il bambino autonomamente per alcuni tratti della tappa; la seconda non offre questa possibilità. Per questo motivo nei cicloviaggi con con le mie figlie ho optato per la prima. Rispetto a cosa considerare nella scelta del connettore, pubblicherò prossimanete una articolo sull'attrezzatura.
Il passaggio dal carrellino alla biciclettina è molto importante per un piccolo cicloviaggiatore. Sulla propria sella infatti, anche quando è trainato dal genitore, può finalmente percepire l'ambiente che lo circonda con tutti i sensi e sentirsi più attivo nel compiere il viaggio.
É importante perciò, che tu valorizzi questa sua nuova possibilità, incoraggiandolo a sviluppare un senso di appartenenza e orgoglio verso la propria bicicletta. È questo, ad esempio, il momento in cui darle un nome o personalizzarla con un adesivo con il nome del piccolo ciclista. Inoltre, se siete aggangiati nelle salite o nei tratti controvento, ricordati di riconoscergli il contributo che ti da pedalando. Questo rappresenta un momento di grande unione tra genitori e figli, in cui si crea un vero spirito di squadra! È bene considerare che, anche se la sua bicicletta è trainata da quella di mamma o papà, stare in sella è entusiasmante quanto faticoso (anche per una possibile torsione che talvolta può crearsi a causa del connettore). È perciò comprensibile che tua/o figlia/figlio possa essere stanco e chieda di entrare nel carrello. In questo caso non insistere a farlo stare in sella, ma asseconda la sua richiesta. Il carrello è ancora una casetta che “si porta dietro” e che gli permette di affrontare l'esperienza del viaggio itinerante con sicurezza e positività; è un vero rifugio dove ripararsi in caso di vento, pioggia o freddo e attraversare le intemperie che un viaggio porta con sé.
Organizzazione delle giornate
Sotto questo aspetto, il carrello comporta un vantaggio anche per te, che potrai scegliere con più libertà la stagione per il viaggio, sapendo che anche qualora incontrerai condizioni metereologiche non del tutto favorevoli, il tuo piccolo sarà comunque al caldo e all'asciutto!
Nei cicloviaggi coi bambini dai tre ai sei anni, la scelta del chilometraggio e del dislivello di ogni tappa sarà dettata da quanto vuoi far pedalare il bambino autonomamente. Ti consiglio di pianificare le tappe in modo che il bambinio pedali da solo qualche ora la mattina, quando è più riposato, per poi agganciarlo alla tua bici quando inizia a essere stanco. Il momento di trasportarlo all'interno del carrello sarà dopo pranzo, perchè potrebbe addormentarsi e se ciò dovesse succedere mentre è agganciato con la sua bicicletta alla tua, comporterebbe il rischio di caduta. Considera che i bambini di quest'età, alle loro prime esperienze, pedalano lentamente e che, anche quando sono agganciati alla bici del genitore, non è conveniente andare a velocità sostenute. Perciò, pianifica la tappa in maniera da sviluppare più chilometraggio nel pomeriggio, quando tuo figlio si trova all'interno del carrello.
Non demoralizzarti se spenderete le prime due ore di tappa per fare dieci chilometri: questo è il momento della giornata in cui farai assaporare al tuo piccolo le belle sensazioni del cicloviaggio. Può essere l'occasione per comprendere meglio la loro prospettiva “slow”, quando il colore di un fiore o di una farfalla che vola qualche metro con voi sulla ciclabile sono molto più importanti del numero di chilometri percorsi. Questo è uno dei motivi per cui un genitore deve assolutamente provare un cicloviaggio con sui propri figli, ma di questo ti parlerò meglio in un prossimo articolo. Nel pianificare la tappa considera anche che, quando i bambini pedalano autonomamente, una salita costa loro molta più fatica rispetto a qualche chilometro in più di pianura.
La scelta dell'itinerario
In questa fase d'età in cui non hanno ancora molta padronanza del mezzo, è consigliabile che pedalino su piste ciclabili. Proponi quindi a tuo figlio di pedalare da solo avendo prima verificato che i successivi chilometri siano pianeggianti, in sede protetta e con fondo sufficientemente scorrevole. Per rinforzare la sua giovane motivazione al cicloviaggio è importante che il risultato della sua fatica sia effettivamente raggiungibile! Evitagli la frustrazione di salire in sella entusiasta per scendere deluso dopo pochi minuti.
Spiegagli questa tua scelta con chiarezza: anche dosare le energie è una dote del cicloviaggiatore!
Nella preferenza delle mete e dell'itinerario per viaggiare coi bambini di questa fascia d'età inizia a essere fondamentale la presenza di piste ciclabili. In questa sede infatti, i piccoli potranno pedalare in totale sicurezza. Le strade secondarie e promiscue, che talvolta sono suggerite come percorsi cicloturistici, devono avere veramente un traffico quasi nullo per essere adatte ai ciclisti di quest'età. Maggiore è la percentuale di pista ciclabile nella tappa, maggiore sono le tue possibilità di scegliere quando far pedalare i bambini in base alla loro forma fisica e mentale, al meteo, alla vostra posizione rispetto alla tabella di marcia. Quando si viaggia coi bambini in questa fascia d'età è perciò davvero conveniente restringere le proprie mete in funzione delle grandi piste ciclabili europee. Ne troviamo molte lungo i fiumi e in un prossimo articolo te ne suggerirò alcune. La presenza di una linea ferroviaria che segua più o meno il tuo percorso sarà utile nel caso di giornate di pioggia o vento forte, per evitare di dover accorciare la tappa e modificare l'itinerario generale. Se la ferrovia non è presente lungo l'intero il tracciato, ti consiglio di scegliere la direzione di viaggio in modo da avere il treno a disposizione almeno per le ultime tappe. In caso tu non riesca a rispettare la tabella di marcia che avevi programmato, il treno ti permetterà di raggiungere la destinazione finale dove probabilmente hai già un volo aereo prenotato per il ritorno. Caricare i mezzi su un treno è generalmente molto facile, soprattutto nei Paesi europei. Il medesimo trasferimento con un taxi privato per due bici, un carrello e una bici da bimbo potrebbe non essere così agevole. Se proprio ti restasse solo quest'ultima alternativa chiedi un taxi con rimorchio (alcune compagnie ne dispongono).
Quando invece le bici e il carrello sono già imballati, per andare o venire dall'aeroporto basterà un “maxi taxi” (furgone nove posti). Qualche intoppo che richieda di cercare soluzioni, adattamenti, compromessi può verificarsi in un cicloviaggio, fa parte dell'esperienza ed è molto utile anche nella crescita dei bambini (è uno dei motivi per cui un ritengo che un bimbo debba provare l'esperienza del cicloviaggio coi genitori, come ti spiegherò in un prossimo articolo). Ti garantisco che la quota di emozioni e divertimento, sarà comunque ampiamente superiore rispetto alla fatica di questi piccoli imprevisti e che, viaggio dopo viaggio, i piccoli ciclisti cresceranno e arriveranno finalmente ai loro primi viaggi in bici in completa autonomia... e proprio di questo parlo nel prossimo articolo.
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