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Cicloturismo in Corsica: un'altra divisa lifeintravel sull'isola
Scritto da Marcello
"C'è un'altra divisa Lifeintravel che ha di recente completato un itinerario di 6 giorni in Corsica."
Inizia così la mail (che bello ricevere notizie di cicloviaggiatori in giro per il mondo!) che Marcello ci ha inviato poco dopo il rientro di Vero dal suo giro in Corsica in bici. E così ne abbiamo approfittato per farci raccontare com'è andata. Di seguito trovate il racconto di Marcello che ha completato l'avventura in compagnia di due amici, Massimo e Giuseppe.
Premesso che il più giovane del gruppo ha 58 anni e il più vecchio 66, abbiamo affrontato il viaggio in bici con tre city bike di fascia economica medio-alta (una in alluminio e 2 in acciaio) e con il bagaglio necessario per garantire una settimana di ricambi (circa ulteriori 8-10 Kg. supplementari). Uno di noi era alla prima esperienza cicloturistica, un altro aveva già percorso il periplo dell’isola in bicicletta 30 anni fa.
Le notti sono state prenotate in alberghi 2-3 stelle già prima della partenza, il ché impone assolutamente di rispettare le tappe programmate, con qualsiasi tempo o qualsiasi altra avversità, pena la compromissione dell’intero viaggio. La distanza complessiva del viaggio è stata di circa 500 km, in 6 differenti tappe. Il traffico incontrato è stato di intensità superiore a quanto ci si attendesse, ma garbato, discretamente rispettoso dei ciclisti e tutto sommato ben sopportabile. Il clima è stato prevalentemente sereno, anche se ventoso. Riteniamo però che alcune tappe possano risultare molto più impegnative in presenza di tempo afoso, per cui probabilmente il mese di giugno risulta ideale per affrontare viaggi in bicicletta in Corsica.
I Corsi ci sono piaciuti, discreti ma ospitali con i turisti, ben oltre le attese. Acqua fresca per le borracce viene fornita gratuitamente da tutti i bar. I costi degli alberghi e dei pasti non sono risultati proibitivi. La birra ambrata di castagne è stata di nostro assoluto gradimento.
Alla fine del viaggio non possiamo che confermare anche noi quanto già sottolineato in tutti i diari di viaggio che abbiamo precedentemente letto e cioè che in Corsica non c’è neanche un metro di pianura.
- Giorno 1 - Bastia-Canari - 84 km: la tappa riguardante la percorrenza del famoso “dito” è stato affrontata in un giorno prefestivo con un discreto traffico fino a Macinaggio. Poi le belle spiagge prima della salita di Rogliano hanno quasi azzerato la presenza di macchine sul percorso, mentre un asfalto perfetto steso di recente ha reso piacevolissima la prima ascesa seria del viaggio. Purtroppo da Centuri a Pino la qualità dell’asfalto peggiora notevolmente compromettendo non di poco la qualità della discesa e la sicurezza in bici. Alla nostra destra paesaggi da fiaba.
- Giorno 2 - Canari-Calvi - 97 km: la tappa programmata più lunga del viaggio (quasi 100 Km) ma forse quella tecnicamente più facile. Ottima colazione in una piazzetta di Saint Florent, transito per il deserto degli Agriati (che non ci è parso tale) e arrivo a Calvi su strada trafficata con visione di alcune spiagge e mare stupendi.
- Giorno 3 - Calvi-Porto - 87 km: ci si addentra subito in salita in un’area selvaggia d’altri tempi con fondo stradale prevalentemente sconnesso e poco traffico, anche se non mancano i soliti pullman che trasportano tedeschi sorridenti. Nel frattempo incontriamo molti ciclisti locali e pochi cicloturisti. Ci accompagnano per tutto il percorso panorami stupendi di golfi e spiagge che si alternano fra loro.
- Giorno 4 - Porto-Ajaccio - 87 km: le salite si fanno ancora più serie. La parte centrale della tappa è un falsopiano pieno di bellissime spiagge bianche in cui ci si può fermare e ristorarsi anche con un bel bagno. Anche in questo tratto moltissimi ciclisti sul percorso e traffico sempre più denso man mano che ci si avvicina ad Ajaccio, ove è tuttora più che tangibile l’influsso napoleonico.
- Giorno 5 - Ajaccio-Corte - 87 km: si va in montagna (arriveremo a quasi 1.200 m) su strada con discreto traffico anche di camion, fortunatamente in presenza costante della corsia di emergenza. La salita dura 45 Km, terribili gli ultimi 3. Le foreste prendono il posto dei golfi e delle spiagge e la discesa ristoratrice viene interrotta da una nuova ascesa, anche se meno impegnativa, prima di Corte.
- Giorno 6 - Corte-Bastia - 72 km: tappa di scarico, la più breve, in prevalente discesa, resa però più difficoltosa da un fastidioso vento contrario nel falsopiano. Deviando sulla costa prima dell’aeroporto di Bastia è possibile percorrere l’unica pista ciclabile incontrata nel viaggio, lunga una ventina di Km, che attraversa un’area di macchia mediterranea, con spiagge e valli acquose.
Un consiglio per tutti: se amate il cicloturismo trovate il modo di andare in Corsica, ne vale proprio la pena.
Ciao. Giuseppe, Marcello, Massimo.
Ciao. Giuseppe, Marcello, Massimo.
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Marcello
Sono un Medico dello Sport di 58 anni di Ferrara e amo tutto ciò che è movimento e viaggiare in bici o a piedi, tant'è che anche la mia vita professionale è finalizzata sostanzialmente a questo.
I viaggi in bicicletta più significativi che ho compiuto negli ultimi anni, oltre a quello recente in Corsica, sono stati quelli da Ferrara a Roma, da Ferrara a Lubiana, da Ferrara a Torino (via Po), da Ferrara all'isola d'Elba e ritorno e da Bolzano a Monaco di Baviera. In genere viaggio in compagnia di un amico, Massimo, sempre presente in ogni avventura e vera anima organizzativa; di volta in volta hanno partecipato alle nostre avventure altri amici, quest'anno Giuseppe.
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