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Ciclovia del Danubio in Germania: dalla sorgente di Donaueschingen a Ratisbona
1o giorno: arrivo a Donaueschingen
Arrivati nel tardo pomeriggio eseguiamo il check-in nell’albergo presso il piccolo aeroporto. In seguito facciamo un giro in città ed ammiriamo il Municipio Blu e l’ampolla da cui emergono le acque del Brigach e Breg, nel castello dei Fuerstenberg, da cui nasce il Danubio.
Ceniamo sulle rive del Brigach, e ritorniamo in bicicletta all’hotel.
2o giorno: in bici da Donaueschingen a Sigmaringen
Partiti la mattina presto, iniziamo finalmente questa ciclovia del Danubio e attraversiamo un parco bellissimo di faggi e larici, ci dirigiamo sulla ciclabile che si alterna a delle strade vicinali. In alcuni casi la ciclabile passa sotto all’autostrada ed il contrasto è impressionante.
La strada è molto bella da un punto di vista panoramico perché alterna vicinali a sterrato in un paesaggio rilassante. Il Danubio diventa pigro, quasi stagnante e ad un certo punto sembra tornare indietro fino ad inabissarsi e sparire ad Immendingen. Dopo alcuni chilometri ricompare, ma sembra uno stagno, con alberi caduti e acqua priva di deflusso.
Per rivedere un po’ di vivacità nelle acque del Danubio occorre arrivare a Tuttlingen, dove termina lo Schwarzwald (foresta nera) e inizia la Schwaebische Alb (Giura Svevo). Facciamo una pausa per pranzo presso un Imbiss (chiosco) dove parecchi operai fanno la fila per un panino e quindi proseguiamo il nostro viaggio in bici sulla ciclabile del Danubio per raggiungere l’antico e bellissimo monastero di Beuron.
Su una salita che porta al santuario, un vecchio monaco vestito con l’abito nero provvisto del cappuccio dei Benedettini, ci saluta con simpatia e ci incoraggia.
Visitiamo il monastero che rimane silenzioso e imponente. Un cartello indica che occorre lasciare le biciclette fuori dal sagrato della chiesa, cosa che noi puntualmente facciamo. L'abbazia nata come agostiniana era entrata a far parte dell’ordine benedettino acquisendo il ruolo di Congregazione beuronese, che estese la sua influenza in diverse parti del mondo. Beuron è stata la sede della Scuola d'arte d’ispirazione religiosa rinomata per gli studi dell’arte bizantina e paleocristiana diventando un centro di alto livello. La sua biblioteca è ancora oggi una delle più grandi della Germania, con oltre 400.000 volumi.
Come luogo ispira un senso di tranquillità e pace.
Proseguiamo il viaggio sulla destra orografica e qualche goccia di pioggia ci sorprende nel tratto in discesa. Il Danubio acquista vigore e le acque si ingrossano man mano che i ruscelli degli affluenti apportano acqua al fiume. Il secondo giorno termina a Sigmaringen, ove si trova l’antico castello degli Hohenstaufen che domina la valle. Troviamo da dormire nella zona pedonale presso la locanda Traube, dove affittiamo una stanza nel sottotetto con la struttura portante del graticcio sulle nostre teste. Ci fanno compagnia i colombi fino a notte, sul tetto sovrastante, e poi nuovamente all’alba, così possiamo evitare la sveglia. Prima di andare a letto attraversiamo il ponte sul Danubio per scattare alcune fotografie. La vista dalla collina sopra la ferrovia è molto bella ed il castello è veramente spettacolare con il calar della sera.
3° giorno: viaggio da Sigmaringen a Ulm
Partiamo dopo la colazione in albergo e pedalando di buona lena arriviamo a Riedlingen dove entriamo nel centro storico. Sulla torre del municipio troneggia un nido di cicogna e si vede la mamma che porta nutrimento per i piccoli che rumoreggiano agitandosi al posarsi del grosso ed elegante volatile.
Proseguiamo nella campagna ove osserviamo tranquille cicogne, anche a gruppi di 4, che si posano sui verdi prati. Lasciamo la deviazione a sinistra per Zwiefalten, monastero medioevale, per dirigerci a Obermarchtal dove ci fermiamo per pranzare nel refettorio del santuario (non siamo prenotati ma ci consentono di pranzare a modico prezzo). Notevoli i due campanili della chiesa che si vedono da lontano durante il percorso di avvicinamento.
La strada è a volte sterrata e a volte asfaltata, alternando pianori a qualche salita impegnativa. Nel pomeriggio arriviamo a Ulm dove siamo impressionati dal traffico ciclistico lungo il fiume. Prendiamo una stanza nel quartiere dei pescatori (Fischerviertel) e parcheggiamo le bici in un androne con tanto di saracinesca. Andiamo verso il Danubio e troviamo una trattoria dove apprezziamo le specialità sveve e assistiamo al concerto di un coro della città e dell’orchestra di fiati.
Nota interessante: il più antico flauto al mondo è stato trovato a Blaubeuren, che si trova nelle vicinanze.
A tavola facciamo la piacevole conoscenza di alcuni pensionati in viaggio verso la Svizzera.
4° giorno: in bici da Ulm a Neuburg
Lasciamo Ulm al mattino presto e subito ci troviamo in difficoltà perché la segnaletica non è molto chiara. L'Eurovelo 6 che dobbiamo seguire risulta attraversare il Danubio verso Neu-Ulm ma una ciclista ci ferma e ci consiglia un percorso alternativo. Ci fidiamo e pedaliamo di buona lena. Passiamo di fianco ad alcune chiuse che servono per far navigare le barche. Ulm è sempre stata il punto di partenza delle Ulmer Schachteln (piccole imbarcazioni) che collegavano la Svevia al bacino del Danubio. Sono state utilizzate per le emigrazioni delle popolazioni, in questo caso sveve o comunque di lingua tedesca, verso il Banat. Queste popolazioni, composte di tedeschi emigranti, navigando il Danubio, conservarono la lingua e la cultura tedesca e vennero denominati Banater Schwaben oppure Donauschwaben (Donaudeutsche). La denominata regione Banat è attualmente suddivisa tra Romania, Serbia ed Ungheria ed è attraversata dal Danubio.
La strada scorre lungo il Danubio sempre più rigoglioso, e in lontananza vediamo le torri di raffreddamento di una centrale nucleare. La ciclabile del Danubio scorre sul lato sinistro orografico e un gruppo di cigni e di oche ci rende l’attraversamento un po’ timoroso in quanto le madri accompagnano i piccoli ed hanno un atteggiamento protettivo e quasi minaccioso quando ci avvicinavamo con le biciclette.
Attraversiamo boschi di conifere e notiamo lungo il fiume i cartelli che segnano la distanza dalla foce ogni 200 metri. Alla sera dopo 135 km arriviamo a Neuburg dove troviamo da parcheggiare le biciclette, cenare e dormire nella parte storica della città dentro le mura. Durante la cena conosciamo un signore simpatico che ci racconta dei suoi viaggi sull’Elba nel Brandeburgo.
5° giorno da Neuburg a Weltenburg
Dopo aver ammirato ancora una volta la magnifica città medioevale di Neuburg ripartiamo in sella alle nostre biciclette lungo la Ciclovia del Danubio. Il fiume è sempre più grande ed in alcuni casi si divide in due rami e scorre accanto a noi con un fluire pacato e possente. Arriviamo a Donauwörth dove il fiume diventa navigabile da grandi imbarcazioni, anche se in questo periodo dell’anno l’acqua scarseggia. Giungiamo a Ingolstadt dove transitiamo di fianco ad una fabbrica di elicotteri.
La strada è sempre più pianeggiante: ciottoli ed asfalto si alternano e si prosegue senza difficoltà. Nel primo pomeriggio arriviamo a Weltenburg, antico e stupendo monastero che detiene il record mondiale del più antico birrificio (in ambito religioso). Dal 1050 lì si produce della ottima birra.Prendiamo una camera in affitto nella parte gestita dal monastero, e alla sera ceniamo all’aperto nel cortile interno di fronte al ristorante. In seguito saliamo sul prato nelle vicinanze per vedere il tramonto.Rientrati al monastero ci dirigiamo verso il Danubio dove un gruppo di anglofoni si immerge nelle acque vorticose del fiume, nonostante i cartelli di divieto. La nostra camera dà sul fiume ed è una bella sensazione sentirne il placido fluire. Al mattino la colazione è veramente eccezionale e tra tante prelibatezze anche del salmone.
6° giorno da Weltenburg a Regensburg
Riprendiamo la nostra strada in salita verso Kelheim, da dove la strada diventa più agevole. Negli ultimi chilometri incontriamo moltissimi ciclisti ed alcuni con le biciclette elettriche ed un paio con i prototipi “siluro” a pedali. Arriviamo con grande entusiasmo sul ponte di pietra di Regensburg (Ratisbona) che è colma di turisti che vengono allietati da una suonatrice d’arpa di grande talento. Dopo aver ammirato e fotografato la città proseguiamo per Obertraubling dove possiamo incontrare la famiglia che ci attende e ci riporterà a casa.
Michael e Dario dal 16 al 21 luglio
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico