In primavera sono tornato in una delle regioni che amo di più, in una delle aree più conosciute e ammirate; e l'ho fatto in ottima compagnia, per pedalare un weekend sulle strade gravel della Val d'Orcia con i Cinghiali Volanti, amici biker trentini. Nella prima giornata abbiamo esplorato le colline tra Pienza, San Quirico d'Orcia e Bagno Vignoni. mentre il secondo giorno ci siamo dedicati alle zone tra Montalcino, Castiglion del Bosco e Castelnuovo dell'Abate
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Weekend gravel in Val d'Orcia
2 giorni di primavera, 5 amici e un territorio, quello della Val d’Orcia, diventato iconico nel mondo per i suoi paesaggi mai banali.
Torno a pedalare sulle strade bianche della provincia di Siena (dopo averlo fatto in altre occasioni, per esempio durante la Nova Eroica oppure in un'altra occasione da Buonconvento), per scoprire nuovi scorci e nuove rotte ma soprattutto per condividere anche con i Cinghiali Volanti, amici trentini con la mia stessa passione, le emozioni che la bici sa regalare, facendoti conoscere angoli meravigliosi di mondo e della nostra straordinaria penisola.
In questo weekend in Val d'Orcia abbiamo pedalato due anelli in zone differenti della valle. I due percorsi si "toccano" a San Quirico d'Orcia e per questo è possibile unirli in un unico tracciato a 8 più lungo e impegnativo.
Anello di Vitaleta
Luca, Stefano, Marco, Stefano e io abbiamo pedalato il primo giorno partendo dal nostro agriturismo, l'Agriturismo Pian di Maggio, situato tra Pienza e San Quirico, nella piana dell'Orcia, per raggiungere prima Pienza e poi la meravigliosa e finalmente ristrutturata cappella della madonna di Vitaleta. Inizialmente il percorso ha seguito i dolci pendii di fondovalle per serpeggiare tra infiniti campi già verdi e pozze d'acqua gonfie delle recenti piogge.
La strada di Terrapille che ci ha condotto ai margini di Pienza è un muro tosto e impegnativo ma prenditi il tempo per fermarti e guardarti alle spalle: questo è il luogo dove è sono state girate le scene dei Campi Elisi ne Il Gladiatore con Russel Crowe. Questo sentiero tosto termina la sua corsa nei pressi della bella Pieve dei Santi Vito e Modesto a Corsignano e in men che non si dica si raggiunge il centro di Pienza, patrimonio mondiale dell'umanità dell'UNESCO dal 1996. Il centro storico si concentra attorno a piazza Pio II dove si trovano la cattedrale, il palazzo comunale, il palazzo Borgia e palazzo Piccolomini.
Vaghiamo per i vicoli di Pienza, passando anche da quello dell'Amore che conduce sul balcone panoramico, prima di uscire e dirigerci verso San Quirico d'Orcia. Scendiamo e risaliamo una piccola valletta per trovarci sul costone ai cui margini è stato costruito uno degli edifici simbolo della Val d'Orcia. Sto parlando della Cappella della Madonna della Vitaleta, immersa in un ambiente bucolico e protetta da due file di cipressi.
Un po’ di fango e una risalita con pendenze a doppia cifra ci portano verso San Quirico d’Orcia dove ci godiamo una meritata sosta prima di proseguire verso Vignoni Alto e poi giù in picchiata al piccolo borgo di Bagno Vignoni, noto per l'enorme vasca di acqua termale che sorge al suo centro.
Scendiamo fino al fiume Orcia e imbocchiamo un sentiero ciclabile sulle sue rive chiudendo così il primo anello di questo weekend in bici in Val d'Orcia al tramonto, già soddisfatti ma mai sazi di bellezza e pedalate.
Anello del Brunello
Riposati e rifocillati, il mattino seguente ci spostiamo verso le zone più a nord della valle, partendo di nuovo da San Quirico per dirigerci verso Montalcino.
Scendiamo e risaliamo le vallate, con i filari di Brunello che fanno da sfondo ai primi chilometri sempre su strade bianche. Un tratto di provinciale un po' trafficata ci conduce nel centro cittadino più conosciuto della zona, soprattutto grazie al prelibato nettare di Bacco.
Cipressi e strade bianche continuano ad accompagnarci dopo aver riempito lo stomaco con un pezzo di pizza. L’Amiata a sud domina l’orizzonte mentre noi ci tuffiamo verso Castiglion del Bosco passando per tenute strepitose e campi da golf dai prati immacolati.
La lunga e assolata salita che passa proprio da Castiglion del Bosco ci mette a dura prova, prima di giungere sul crinale divertente che unisce un sacco di poggi. La Croce, Molino, Civitella, Cocco. Tutte piccole grandi conquiste prima di intraprendere un divertente sentierino verso Castelnuovo dell’Abate e la maestosa abbazia di Sant’Antimo.
Un panino con la finocchiona è quel che ci vuole per riprendere forze e proseguire in picchiata verso le sponde dell’Orcia. Il torrente Asso, suo affluente, ci fa prendere un colpo quando, in fondo alla discesa, lo vediamo prepotente davanti a noi. Il guado ci costringe a togliere scarpe e calze, ma alla fine aggiunge solo pepe al finale di giornata. Un'ultima risalita, ancora impegnativa, ci conduce verso un altro maestoso tramonto sui pendii di San Quirico d'Orcia.
L'idea iniziale era quella di pedalare anche una terza giornata, ma dopo le prime due siamo già soddisfatti e decidiamo di trascorrere la mattinata della domenica più tranquilli, anche per le pessime previsioni meteo. Ci spostiamo a Montepulciano per visitare il bel centro storico e chiudiamo il weekend con un pranzo d'ordinanza con pici cacio e pepe e bistecca alla fiorentina.
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