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Altopiano dello Sciliar in MTB: in Alto Adige sulle Dolomiti
Un percorso impegnativo e tosto attorno all'altipiano dello Sciliar per esplorare le Dolomiti in MTB. Il panorama (se riuscite a trovare una giornata di sole e non un tempo da lupi come noi!) è spettacolare e dopo un primo tratto nel bosco permette di avere splendidi scorci su alcune tra le vette più belle del mondo. Il terreno vario impone in alcuni tratti il trasporto della MTB a spalla quindi non affrontate questo itinerario se non amate la fatica e le camminate!
In questo articolo
Da Fiè allo Sciliar a Bagni di Razzes
Un maestoso percorso MTB Dolomitico denso di fatica e panorami struggenti sul gruppo dello Sciliar nelle dolomiti altoatesine, in questo itinerario c'è molto da spingere e quindi sconsiglio il percorso a chi non ami le difficoltà!
Lasciata l'auto in uno dei numerosi parcheggi presenti a Fiè allo Sciliar, effettuiamo un giro del centro del paese prima di imboccare la strada che conduce ad Umes. Dopo qualche metro abbandoniamo il percorso principale seguendo le indicazioni per i laghetti di Fiè, prima in un complicato percorso tra le case e quindi su una strada (a tratti asfaltata ed a tratti sterrata) in mezzo a verdi prati pendenti. Girandoci possiamo ammirare le abitazioni rustiche di Fiè e le sue due chiese.
In cima alla salita su asfalto svoltiamo a destra ed in falsopiano su sterrato raggiungiamo il più basso dei due laghetti di Fiè. Lo costeggiamo sulla sponda orientale fino a giungere ad un pontile in legno da dove qualche coraggioso si sta tuffando in acqua. Una breve sosta divertita e proseguiamo lungo ilsentiero numero 2 in direzione di Siusi allo Sciliar.
Il sentiero ampio si inoltra nel bosco in un saliscedi divertente fino a giungere ad un edificio sulla strada (Vigilerhof, sulla sinistra) che ignoreremo svoltando a destra in salita sempre sul sentiero numero 2. Il sentiero termina nei pressi della località Salegg da dove si dipartono numerosi altri itinerari perfetti per girare le Dolomiti in MTB. Imbocchiamo la strada sulla sinistra (ignorando le indicazioni verso l'alto del sentiero numero 3) e qualche metro più in basso il sentiero numero 3a, Oswald von Wolkenstein, si stacca sulla destra in un prato.
Lo percorriamo interamente fino a giungere su una strada asfaltata che conduce verso Bagni di Razzes. La imbocchiamo e dopo un paio di tornanti in salita, oltrepassiamo un ponte in legno. Ancora qualche centinaio di metri sull'asfalto e sulla sinistra si stacca una forestale (segnavia numero 6) con divieto di transito. Svoltiamo e la percorriamo fino ad incrociare il sentiero numero 9 che sale direttamente da Bagni di Razzes.
Ancora qualche decina di metri sulla forestale e sulla sinistra si stacca la prosecuzione del sentiero numero 9 verso Costazza che raggiungiamo dopo alcuni metri percorsi a spinta.
Compaccio e il rifugio Bolzano in MTB
Alle nostre spalle le guglie dello Dolomiti dello Sciliar spiccano tra le nuvole che a volte le avvolgono e noi restiamo in ammirazione per qualche minuto riempiendo le borracce ad una fontana. Qui inizia il tratto asfaltato sulla strada che sale a Compaccio. La percorriamo per un paio di chilometri fino a giungere poco oltre località Frommer dove su un tornante è presente la partenza della seggiovia che conduce a Spitzbuhel.
Lasciamo la strada e imbocchiamo una stretta lingua di asfalto all'estremità opposta del parcheggio, dirigendoci proprio verso Spitzbuhel. La strada sale con punte oltre il 20% ed il magnifico panorama delle Dolomiti che spuntano oltre la collina non attenua molto la fatica. Giunti ai 1980 m del valico scopriamo di dover scendere verso malga Saltner (1850 m) e sconsolati facciamo del nostro meglio per goderci la discesa.
Dalla malga in poi, una volta attraversato il torrente, si imbocca il sentiero numero 1 e per i prossimi 600 m (di dislivello) si dovrà spingere (1h e mezzo circa!). Tra gli sguardi a metà strada tra il pietoso e l'incredulo di chi ci incrocia, raggiungiamo la spianata a quota 2400 m circa, poco prima del rifugio. Un forte vento preannuncia il temporale che arriva poco prima di farci giungere alla meta. Scivoliamo repentinamente all'interno del rifugio Bolzano (2450 m) per bere una cioccolata calda tra le nubi.
Discesa a malga Seggiola (Sessel alm)
Il panorama sui gruppi delle Dolomiti del Catinaccio e Latemar è coperto dalle basse nuvole che vanno e vengono. Attendiamo mezz'ora circa e il cielo si rischiara per un attimo. Lo sfruttiamo per buttarci in discesa proseguendo sul sentiero numero 1 (scende lungo i prati davanti al rifugio) verso malga Seggiola (Sessel - Schweige).
Anche in discesa alcuni tratti molto tecnici ci costringono a scendere di sella e spingere fino alla malga dove vacche e conigli pascolano liberi. Proseguiamo lungo il sentiero ed un temporale questa volta ci sorprende mentre stiamo affrontando il tratto all'interno della gola formata dal rio Sciliar, percorribile solo grazie alle numerose passerelle in legno costruite proprio sopra al torrente.
La pioggia le ha rese viscide e scivolose e per questo anche qui siamo costretti a scendere di sella per evitare inutili e pericolose cadute. In una giornata di sole la spettacolarità di questo sentiero sarebbe stata sicuramente più apprezzata!
Al termine della gola ignoriamo la deviazione sul sentiero numero 7 verso Umes (o il monte Cavone) proseguendo in leggera salita verso i laghetti di Fiè allo Sciliar. Il sentiero diviene ben presto forestale e finalmente possiamo scatenarci sotto la pioggia. Ben presto si giunge al secondo laghetto di Fiè dove i pescatori sostano sulla riva in attesa di una conquista. Noi proseguiamo in discesa fino al primo lago dove concludiamo l'anello e riprendiamo il percorso fatto all'andata fino al vicino paese di Fiè, finalmente al riparo dall'acqua.
Il percorso è, in linea teorica (senza nuvole), altamente panoramico ma i numerosi tratti a spinta forse riducono il piacere di un'escursione in MTB per questo consiglio di valutare la possibilità di allungare il percorso fino al Passo del Duron (da Compaccio) e salire al rifugio Bolzano dal rifugio alpe di Tires lungo il sentiero 3-4 (ancora tratti a spinta, ma più brevi).
Altri percorsi interessanti possono essere trovati sulla mappa dei percorsi MTB. Se invece amate i trekking ecco un itinerario nel parco naturale dello Sciliar-Catinaccio.
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Leo
ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.
EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico