Per rompere un pò la routine (sempre splendida) delle escursioni in mountain bike, domenica ho deciso di lasciare a casa le due ruote ed indossare gli scarponi per andare a visitare il canyon del Bletterbach a Redagno/Aldino. Il parco si trova ai piedi delle montagne dolomitiche del Corno Nero e Corno Bianco che si stagliano contro l'orizzonte ed è costituito da un profondo canyon di circa 8km e 400m di profondità scavato nel corso dei millenni dal torrente.
La particolarità di questo canyon è la possibilità di vedere chiaramente le varie stratificazioni rocciose rivelate dall'azione erosiva delle acque: dal basso verso l'alto si possono ammirare il porfido quarzifero, l'arenaria, formazioni a bellerophon, strati di Werfen e dolomia.
Giunti a Redagno, un isolato centro delle alpi in cui silenzio e pace sono padroni di casa, con l'amico Nicola abbiamo intrapreso la camminata lungo il sentiero che in pochi minuti ci ha condotto sulla sponda del canyon. Qui sono stati installati alcuni pannelli illustrativi e descrittivi delle peculiarità geomorfologiche del parco (vedi cartina qui sotto). Proseguendo sul sentiero che si snoda sulla sponda meridionale del canyon, in pochi minuti giungiamo sul greto del torrente e di lì possiamo percepire l'imponenza dell'azione erosiva dell'acqua: di fronte a noi le parerti di profido ed arenaria si innalzano come antiche fortificazioni ed il sole le illumina evidenziandone le varie stratificazioni. Dopo una sosta in contemplazione proseguiamo verso l'estremità del canyon dove una cascata scende imponente dalle rocce sovrastanti. Qui il sentiero, dove erano state sistemate delle scale per risalire il canyon, è stato distrutto da una frana probabilmente causata dalle forti nevicate di qualche inverno fa. Siamo quindi costretti a rientrare sui nostri passi e proseguire lungo la forra verso valle. Qui essa si fa per un breve tratto ancor più angusta e maestosa per poi aprirsi in una sorta di imbuto alla rovescia. Decidiamo di sederci e gustarci la frescura portata dall'acqua del torrente prima di affrontare la risalita su ripide scalinate. Rientriamo all'auto un pò dispiaciuti per non aver potuto completare l'anello ma soddisfatti del paesaggio ammirato e sicuri di ripetere l'esperienza in futuro per completarla.
Purtroppo per noi, al tempo in cui abbiamo affrontato l'escursione, una frana aveva distrutto parte del percorso nella zona del Butterloch (cascata) e quindi l'itinerario da noi percorso si è ridotto di molto ma lo splendido sole che ci ha accompagnato ed il paesaggio imponente e originale ci hanno fatto trascorrere una piacevole giornata all'aria aperta. Oggi il percorso è stato ripristinato ed è accessibile senza problemi in tutta la sua lunghezza.
Il parco è entrato, assieme alle Dolomiti, nella lista dei beni naturali patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.
Per ulteriori informazioni sul canyon potete visitare il sito: www.bletterbach.info
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