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In bici a Bibione: tra natura, cultura e buon cibo
Il nome di Bibione è normalmente associato al turismo marittimo: sole, spiaggia, lunghi bagni rinfrescanti e relax sotto l’ombrellone sono le prime immagini che vengono alla mente quando si nomina questa località veneta situata alla foce del tagliamento.
In realtà la città vanta un’offerta turistica a 360 gradi e in grado di rispondere alle esigenze i tutti i suoi ospiti.
Tutte quelle persone che non vogliono rinunciare alla forma fisica, ad esempio, o desiderano vivere in maniera diversa il proprio soggiorno, esplorando e conoscendo gli aspetti naturalistici e culturali della città e dei suoi dintorni, possono approfittare dell’estesa rete cicloturistica sviluppata nell’entroterra e in città.
Consapevoli di questa potenzialità, alcuni hotel, tra cui il Residence Serenissima, mettono a disposizione dei propri ospiti dei servizi gratuiti o a pagamento di noleggio bike e e-bike, le biciclette elettriche adatte ad ogni tipo di forma fisica.
Piste ciclabili
Bibione è stato il primo sito turistico in Europa a ottenere la certificazione ambientale EMAS per il turismo ecosostenibile. Questo risultato, simbolo dell’attenzione che la città presta alle tematiche ecologiste, si traduce anche in un’ampia rete di piste ciclabili che la attraversano e collegano i suoi punti d’interesse, consentendo di vivere la vacanza al ritmo calmo e rilassante di una passeggiata in bici.
La più conosciuta è la pista ciclopedonale che corre parallela alla spiaggia di Bibione e si snoda dal faro di Bibione fino ad arrivare quasi a Bibione pineta. Si tratta di un percorso estremamente comodo e piacevole, non solo per chi voglia fare un po’ di attività fisica. Essa infatti offre anche la possibilità di godere della bellezza dell’alba e della freschezza della brezza mattutina, così come della suggestione di un tramonto sull’Adriatico o di una pedalata serale, magari per smaltire la cena.
Ma anche all’interno della città corre un percorso ciclopedonale che collega vari punti di Bibione, tra cui diverse aree verdi dove riposare. Questa rete facilita lo svolgimento di quelle attività pratiche e quotidiane che caratterizzano la vacanza come ad esempio la necessità di fare acquisti o raggiungere un locale per bere l’aperitivo o trascorrere la serata in compagnia.
Percorsi cicloturistici
Tuttavia, sono i numerosi percorsi cicloturistici che si addentrano nel territorio veneto il fiore all’occhiello dell’offerta naturalistica e culturale di Bibione. Si tratta di 9 percorsi che conducono alla scoperta della foce del Tagliamento, del suo paesaggio mediterraneo toccando punti d’interesse di vario tipo, per andare incontro alle diverse esigenze di allenamento e stimolare l’interesse e la curiosità di tutti.
L’itinerario “Faro e la Pineta”, ad esempio, o quello “Brussa e Vallevecchia”, portano a diversi punti di interesse enogastronomico perché attraversano borghi e aziende agricole i cui prodotti legati alla storia e al territorio veneto e friulano (oltre il Tagliamento infatti si cambia regione e anche Bibione è influenzato da questa vicinanza con il Friuli), sanno solleticare i palati più curiosi e attenti.
L’itinerario “lungofiume” o quello “GiraLemene e Casoni” sono solo due dei percorsi sviluppati attorno alla scoperta del patrimonio culturale dei territori circostanti Bibione. Attraversando borghi e cittadine, fari e antiche ville è possibile conoscere la voce più intima di questi luoghi e comprenderne la natura più profonda.
Infine, l’itinerario “L’anello di Cesarolo” o “La campagna produttiva” si distendono nella campagna veneta e friulana, per portare i ciclisti a conoscere gli angoli nascosti e gli scorci più belli e soddisfare chi desidera approfondire gli aspetti naturalistici della vacanza. Correre all’ombra dei filari di alberi che costeggiano le strade, accompagnati dal mormorio dei fossi e dei ruscelli o ammirare la ricchezza della natura che esplode nei mille colori dell’estate adriatica, tra il giallo morbido dei campi di grano e il rosso acceso degli ultimi papaveri ripagherà di ogni fatica.
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico