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Mindfulness della Bicicletta, di Nick Moore

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"Pensieri per potenziare il corpo, liberare la mente, elevare lo spirito", ecco il sottotitolo di questa breve seppur intensa opera. Mindfulness della Bicicletta, di Nick Moore, edito da TS Edizioni insieme ai fratelli Mindfulness della Corsa di Tessa Wardley e Mindfulness del Camminare di Adam Ford.

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Nick Moore, autore di Mindfulness della Bicicletta, oltre a definirsi un MAMIL (Middle-Aged Man In Lycra, per i non avvezzi alla lingua dell'autore "un uomo di mezza età in maglia e pantaloncini in lycra"), nell'opera tradotta da Anna Maria Foli per TS Edizioni guida il lettore con tutta una serie di profonde riflessioni che, partendo dagli elementi che compongono la bici o che fanno da contorno a quella che può essere una qualsiasi uscita col prodigioso mezzo, ci fanno pensare - quella cosa che si fa col cervello - per trovare aspetti positivi o motivi di crescita in qualsiasi azione che la memoria muscolare ci fa compiere, nel muovere i piedi sulle pedivelle.

Una "meta-riflessione", si potrebbe dire. Se consideriamo la bici come un'ottima centrifuga dei pensieri, questo libercolo - breve ma di un'intensità sconvolgente - è un viaggio di scoperta delle potenzialità della bicicletta e della mindfulness ad essa legata.

La banalità delle piccole cose come il vento, la pioggia, le salite e le discese, la pulizia della bici, il buio e il traffico o il pedalare fuori strada, per un pedalatore possono rappresentare grandi ostacoli, oppure, guardandoli con gli occhi di chi riflette e pensa per crescere, ottime occasioni per scoprire qualcosa di sé, degli altri, del mondo cui apparteniamo.

Un grande lavoro, quindi. Che si legge a piccoli morsi, per fermarsi a gustarne l'essenza, a osservarsi da fuori e da dentro, che si digerisce con una buona pedalata.

Sinossi dell'opera

Il ciclismo è qualcosa di ben più grande delle gare competitive, della lycra e della fatica fisica; è felicità, meraviglia meditativa, arricchimento spirituale. Le pillole motivazionali contenute in questa piccola guida svelano come e perché il ciclismo può diventare una potente pratica di consapevolezza. Dalla pazienza del pedalare sotto la pioggia alla gratificazione di giungere in cima a una salita; dal piacere di perdersi su una stradina sterrata alla soddisfazione di superare le auto bloccate nel traffico: queste brevi meditazioni introducono il principiante e lo sportivo alla "mindfulness dinamica" del cycling. Allenare il corpo e rallentare la mente sono gli obiettivi principali di una tecnica in grado di coniugare equilibrio, piacere del movimento, immersione nella natura, viaggio e conoscenza di sé. La pratica olistica dell'andare in bicicletta fa sperimentare il grande potenziale insito in ogni individuo, annullando lo stress dello sforzo, la paura di non farcela, i limiti importi dalla mente. Un piccolo scrigno di segreti e suggerimenti rivolto sia a chi vuole sperimentare una forma diversa di meditazione sia a chi desidera scoprire una nuova modalità di vivere il ciclismo.
 
 
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Francesco G

ITA - Ho 33 anni e sono piemontese, anche se da qualche anno vivo e lavoro in Lombardia. Dopo un inizio da totale inesperto in questo campo, mi sono avvicinato al mondo dei cicloviaggi e della bicicletta sempre più. Oggi posso definirmi "cicloviaggiatore", e assieme all'altra mia passione - il videomaking - non mi fermerei mai! Cyclo ergo sum, pedalo quindi sono, per cercare di capire perché andare in bici sia così bello, terapeutico, ricco... E ogni volta che provo a capirlo, non ce la faccio, e sono costretto a ripartire sui pedali!

ENG - I'm from Piedmont and I'm 33 years old, I have been living and working in Lombardy for a few years. After a start without any competence in this field, I then approached the bicycle world more and more. Today I can call myself a bicycle traveller and videomaker who would never ever stop. Cyclo ergo sum, I cycle therefore I am. I ride my bike trying to understand why it is so beautiful, rich, therapeutic. And every time I try, I do not understand it. So I must leave again...