Unisciti alla LiT Family
Mindfulness della Bicicletta, di Nick Moore
"Pensieri per potenziare il corpo, liberare la mente, elevare lo spirito", ecco il sottotitolo di questa breve seppur intensa opera. Mindfulness della Bicicletta, di Nick Moore, edito da TS Edizioni insieme ai fratelli Mindfulness della Corsa di Tessa Wardley e Mindfulness del Camminare di Adam Ford.
Nick Moore, autore di Mindfulness della Bicicletta, oltre a definirsi un MAMIL (Middle-Aged Man In Lycra, per i non avvezzi alla lingua dell'autore "un uomo di mezza età in maglia e pantaloncini in lycra"), nell'opera tradotta da Anna Maria Foli per TS Edizioni guida il lettore con tutta una serie di profonde riflessioni che, partendo dagli elementi che compongono la bici o che fanno da contorno a quella che può essere una qualsiasi uscita col prodigioso mezzo, ci fanno pensare - quella cosa che si fa col cervello - per trovare aspetti positivi o motivi di crescita in qualsiasi azione che la memoria muscolare ci fa compiere, nel muovere i piedi sulle pedivelle.
Una "meta-riflessione", si potrebbe dire. Se consideriamo la bici come un'ottima centrifuga dei pensieri, questo libercolo - breve ma di un'intensità sconvolgente - è un viaggio di scoperta delle potenzialità della bicicletta e della mindfulness ad essa legata.
La banalità delle piccole cose come il vento, la pioggia, le salite e le discese, la pulizia della bici, il buio e il traffico o il pedalare fuori strada, per un pedalatore possono rappresentare grandi ostacoli, oppure, guardandoli con gli occhi di chi riflette e pensa per crescere, ottime occasioni per scoprire qualcosa di sé, degli altri, del mondo cui apparteniamo.
Un grande lavoro, quindi. Che si legge a piccoli morsi, per fermarsi a gustarne l'essenza, a osservarsi da fuori e da dentro, che si digerisce con una buona pedalata.
Sinossi dell'opera
Log in con ( Registrati ? )
o pubblica come ospite
Commenta per primo.
Francesco G
ITA - Ho 33 anni e sono piemontese, anche se da qualche anno vivo e lavoro in Lombardia. Dopo un inizio da totale inesperto in questo campo, mi sono avvicinato al mondo dei cicloviaggi e della bicicletta sempre più. Oggi posso definirmi "cicloviaggiatore", e assieme all'altra mia passione - il videomaking - non mi fermerei mai! Cyclo ergo sum, pedalo quindi sono, per cercare di capire perché andare in bici sia così bello, terapeutico, ricco... E ogni volta che provo a capirlo, non ce la faccio, e sono costretto a ripartire sui pedali!
ENG - I'm from Piedmont and I'm 33 years old, I have been living and working in Lombardy for a few years. After a start without any competence in this field, I then approached the bicycle world more and more. Today I can call myself a bicycle traveller and videomaker who would never ever stop. Cyclo ergo sum, I cycle therefore I am. I ride my bike trying to understand why it is so beautiful, rich, therapeutic. And every time I try, I do not understand it. So I must leave again...
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico