La pista ciclabile della Riviera dei fiori è uno degli itinerari per il cicloturismo più conosciuti della Liguria. L'itinerario segue il sedime della vecchia ferrovia collegando San Lorenzo al mare a Ospedaletti, in provincia di Imperia. La ciclabile è stata realizzata qualche anno fa e come le altre vecchie ferrovie riconvertite ha avuto fin da subito un grande successo: migliaia di cicloviaggiatori, ciclisti e pedalatori della domenica sono stati conquistati dallo splendido scenario, tra mare e monti, nella quale si sviluppa...
Dati tecnici
Ciclabile della Riviera dei fiori
DETTAGLI ITINERARIO
Partenza/Arrivo |
San Lorenzo al mare/Ospedaletti |
Tempo |
1 giorno
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Dislivello |
50 m circa
|
Lunghezza |
23,8 km circa |
Tipologia di strada |
Asfalto 100%
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Bici consigliata |
Bici da corsa
Gravel
Bici da viaggio
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VALUTAZIONE
Difficoltà |
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Panorama |
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Files GPS
Ciclabile della Riviera dei fiori
La
pista ciclabile della Riviera dei fiori è uno degli itinerari meglio realizzati nel panorama del cicloturismo italiano. Nonostante la breve lunghezza che permette la percorrenza in una sola giornata, questo percorso ciclabile che segue un vecchio tracciato ferroviario, offre la possibilità di visitare, con brevi deviazioni, altre località di interesse site nei dintorni.
Dalla ferrovia alla ciclabile
I binari della vecchia linea ferroviaria tra Genova e Ventimiglia correvano a ridosso del mare, spesso tagliando bruscamente i paesi in due. La storia della ciclabile dei fiori richiama per certi versi quella di tante
altre vecchie ferrovie dismesse e poi riconvertite in itinerari ciclabili per la necessità di infrastrutture per la mobilità dolce, a due ruote. La realizzazione della ferrovia fu conclusa nel
1872, ma lo spazio a disposizione per l'ampliamento della strada ferrata si dimostrò fin da subito insufficiente. Questo portò ad un progressivo, ma inevitabile, degrado della linea nel corso degli anni. Con lo spostamento della tratta ferroviaria più a monte i vecchi binari caddero in disuso e furono convertiti in
pista ciclopedonale con la conseguente valorizzazione turistica del territorio del Ponente ligure.
Pedalando da San Lorenzo al Mare
Il punto di partenza più orientale della pista ciclabile della Riviera dei fiori è la cittadina di
San Lorenzo al Mare. Dopo la riconversione della via ferrata in ciclopedonale, il turismo è diventato una risorsa ancora più importante per questa località. La risorsa del turismo si affianca alla floricoltura e alla produzione vitivinicola di vermentino, un classico vino bianco ligure.
In bicicletta si percorre questo primo tratto di ciclabile respirando da subito l'aria salmastra e ascoltando il canto stridulo dei gabbiani, così caratteristico dei luoghi di mare. In poche centinaia di metri si entra nella
prima galleria del vecchio tracciato ferroviario: una ventata di aria fresca investe il viso in questo passaggio così suggestivo in ogni epoca dell'anno. La galleria, lunga 1,5 km, riemerge sul lungomare di
Costarainera, un piccolo comune che sorge in posizione panoramica sulla pista ciclabile. Da Costarainera nelle giornate più terse, e con un po' di fortuna, si riescono a scorgere in lontananaza la Corsica e la costa toscana.
La ciclabile dei fiori affianca costantemente il mare regalando continui scorci suggestivi. Una deviazione di poche decine di metri dal tracciato conduce alla
Torre degli Aregai a pianta quadrata, una delle tante torri costruite a difesa del litorale ligure che nei secoli scorsi risentiva delle continue incursioni piratesche.
Si pedala sempre con il mare a vista e lo sguardo che si perde all'orizzonte in cerca di qualche angolo di terra lontano. A
Santo Stefano al mare si può bere un caffè o fare uno spuntino in uno dei primi ristori presenti lungo la ciclabile.
Sempre più a Ponente
Il confine con la Francia è sempre più vicino anche se la ciclabile della Riviera dei fiori non lo raggiunge, almeno per ora. Santo Stefano al Mare, di epoca romana, è conosciuto per
l'infiorata, la festa dei fiori che ogni due anni colora il mese di maggio della cittadina. In bicicletta il paese si supera velocemente godendosi il clima mite della riviera. Riva Ligure e poi Arma di Taggia con il torrente Argentina sono le mete successive costeggiate dall'itinerario ciclabile. Il comune sparso di Taggia ha in Arma di Taggia la sede comunale e la località più popolata.
Le numerose chiese, i conventi e gli eleganti palazzi, i più antichi dei quali risalgono al XV secolo, oltre alla
produzione di olio extravergine e delle deliziose
olive taggiasche fanno di Taggia un luogo da non perdere. Curiosa è la leggen da che vede Taggia salva dalle scorrerie piratesche grazie all'intervento dell'allora vescovo di Albenga,
Benedetto Revelli, oggi dichiarato santo.
Il religioso consigliò agli abitanti di accendere dei fuochi in tutto il centro urbano per far credere ai pirati che la città fosse già stata depredata e l'idea funzionò talmente bene che Taggia venne risparmiata. Quando passi da Taggia non dimenticarti di sostare per un
pezzo di focaccia.
Pensando a De Andrè
Da Taggia la ciclabile della Riviera dei fiori continua il suo viaggio lungomare. Pedalando noterai un baracchino chiamato
Crêuza de mä come l'album in dialetto genovese del compianto Fabrizio De Andrè. Per molti anni questa lingua fu la principale utilizzata nel Mediterraneo dai commercianti e dai marinai e De Andrè volle per questo dedicarle un intero album.
Continuando il viaggio si giunge presto a Bussana Nuova dove, se avrai tempo, potrai lasciare l'itinerario ciclabile per salire fino a
Bussana (Vecchia), un borgo abbandonato dopo il terremoto del 1887 e ripopolato da artisti a partire dagli anni '50.
Sanremo con lo splendido centro storico abbarbicato accoglie i ciclisti con i suoi colori e i suoi lussuosi hotel. Celebre per la gara ciclistica Milano - Sanremo, per il festival di musica italiana e per le feste dedicate ai fiori, Sanremo è anche sede di uno dei quattro casinò presenti in Italia. Il grande porto mostra le due facce della moneta di questa controversa città ligure: da un lato l'umiltà delle barche usate dai pescatori, dall'altra il lusso dei sontuosi yacht milionari. Una piccola deviazione dalla ciclabile porta al
Forte di Santa Tecla che ha i cannoni rivolti verso la città. L'edificio infatti fu realizzato al tempo dai genovesi non per difendere la costa, ma per tenere a bada i movimenti rivoluzionari dei cittadini.
La galleria di Capo Nero e Ospidaletti
L'ultima tappa di questa ciclabile pittoresca realizzata tra il mare e i borghi liguri del Ponente è
Ospedaletti, ma prima di giungere in paese si dovrà attraversare la
lunga galleria di Capo Nero interamente dedicata alla
Milano - Sanremo. Lunga 1,7 km, la galleria è arricchita da pannelli illustrativi posti nella parte superiore del tunnel che narrano le curiosità legate alla gara.
Un esempio?
Nel 1907, durante la prima edizione della grande classica
, la mamma del corridore Rossignoli volle consegnare al figlio un ombrello dopo l'attraversamento di Pavia sotto una pioggia battente. Rossignoli rifiutò ma l'aneddoto venne ricordato negli anni. Un'altra curiosità riguarda Eddy Merckx che vinse il 70% delle volte in cui partecipò: dieci presenze, sette successi.
Una terza che voglio riportare è riferita alla Milano - Sanremo del 1946 quando il cronista Carosio annunciò che avrebbe trasmesso musica da ballo dopo il passaggio di Fausto Coppi (il distacco dagli altri concorrenti era talmente ampio da indurre Carosio a colmare i vuoti della cronaca con la musica!)
All'uscita della galleria si entra a Ospedaletti, l'ultima località interessata dalla pista ciclabile. La vecchia stazione accoglie i cicloviaggiatori con una panoramica sul mare e le case colorate del paese regalano un tocco di allegria nonostante si sia arrivati alla fine della pista ciclabile della Riviera dei fiori dopo quasi 24 km vista mare.
Servizi lungo la ciclabile e treno
Oltre alla presenza dei paesi a ridosso dell'itinerario dove potersi ristorare, sulla ciclabile sono presenti fontane, bicigrill e noleggiatori con officina per riparazioni di emergenza. Per raggiungere la pista ciclabile si possono utilizzare i treni regionali (in Liguria ora come ora la bici si carica gratuitamente) viaggiando fino alle stazioni di Imperia, Sanremo o Taggia Arma.
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico