…eh no! Mi oppongo ☝?
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La Sardegna è l'isola italiana più incontaminata: spiagge con sabbia bianca, oro e rosa, acqua azzurra, fondali caraibici e una macchia mediterranea profumatissima. Ma è anche entroterra, con montagne selvagge, pietre levigate dai venti, fiumi e cascate, siti naturalistici e una natura autentica tutta da vivere.
La Sardegna, infine, è storia, tradizione e cultura che si esprime nei tanti borghi Bandiera Arancione dove il passato si lega al presente e la vita pare essersi fermata. Il turismo in Sardegna può quindi avere vari volti e vari scopi, ma c’è un’esperienza unica per scoprire l'anima più autentica dell’isola: un viaggio in bicicletta.
La Sardegna è la metà perfetta per una vacanza all’insegna del cycling. Prima di tutto, si tratta di una terra in cui la natura è ancora libera e incontaminata in ampie zone e offre quindi un’infinità di bellezze naturali da poter scoprire. Poi, il territorio sardo regala scorci panoramici che si alternano tra mare, colline, laghi, montagne, campagne, cascate e fiumi. Infine, la Sardegna mette a disposizione del cicloturismo una vasta rete di strade panoramiche e sentieri tortuosi che diventano splendidi itinerari in mountain bike o in bici per strada.
Il primo itinerario suggerito per un viaggio in bicicletta in Sardegna si trova sulla costa occidentale, conta circa 100 km di percorso e va da Alghero a Castelsardo.
Prima tappa, dopo aver pedalato attraverso la macchia mediterranea sarda, è Stintino dove è possibile fare una sosta alla spiaggia della Pelosa, una delle più belle di tutta la Sardegna. Si riprende poi per raggiungere Porto Torres e si prosegue costeggiando il mare fino ad arrivare a Castelsardo, antico borgo medievale sul mare.
Altro percorso molto bello è quello che porta da Santa Teresa Gallura a Palau, ma con tappe particolari. Una volta giunti a Palau è infatti necessario prendere il traghetto per raggiungere La Maddalena, un’isola di smisurata bellezza che si può girare in poco più di 1 ora sulle due ruote e che regala panorami mozzafiato e vedute degli altri isolotti dell’Arcipelago che sembrano uscite da una cartolina. Si raggiunge poi il ponte che porta all’isola di Caprera per pedalare in un territorio completamente privo di abitazioni, custode delle spoglie del leggendario Eroe dei Due Mondi, Giuseppe Garibaldi. Si può poi tornare al traghetto e rientrare a Palau.
L’ultimo itinerario è uno dei più belli dell’isola, tra spiagge meravigliose, oasi naturalistiche, parchi e rovine archeologiche: si snoda per circa 100 km e va da Chia a Villasimius. Prima tappa a Pula, con possibile sosta sulle spiagge di Teulada e di Porto Pino. Da Pula si riparte in direzione Cagliari lungo un percorso quasi esclusivamente costiero e naturalistico (si possono vedere le saline di Santa Gilla e Macchiareddu, il parco di Monte Arcosu, l’isolotto di Coltellazzo e il sito di Nora). Raggiunto il villaggio dei pescatori di Giorgino, si prende la strada lungo la costa sud-orientale per arrivare a Villasimius, perla del sud, località turistica da sogno e sede dell’area marina protetta di Capo Carbonara.
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico