Fare trekking in Indonesia non è poi così facile come si può immaginare, soprattutto se si parla del vulcano più alto dell'isola di Giava che, con la vetta protesa verso le nuvole, arriva a sfiorare i 3700 metri. Non voglio confrontare questa montagna con i nostri Monte Bianco, Monte Rosa, Cervino, più alti e probabilmente più caratteristici... sappiate solo che in cima al Monte Semeru si può giungere in due giorni di solo trekking con guida o anche in estrema libertà!
La difficoltà di organizzare un trekking in Indonesia è dovuta alla mancanza di informazioni sui tracciati, poi esistono i casi limite come il Monte Rinjani, ma di questo vi parleremo un'altra volta! Pronti a salire in alto?!?
Dati tecnici
Indonesia - Isola di Giava
DETTAGLI ITINERARIO
Partenza/Arrivo |
Villaggio di Ranu Pani a 2109 m |
Tempo |
2 giorni
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Dislivello |
(750 m + 1550 m) 2300 m circa |
Lunghezza |
38 km |
VALUTAZIONE
Difficoltà |
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Panorama |
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1° giorno di trekking - Da Ranu Pane a Kalimati
Il Villaggio di Ranu Pane si trova sull'isola di Giava ed è il punto di partenza per uno dei più
bei trekking in Indonesia. Situato a quota 2109 metri, si adagia proprio ai piedi del
vulcano Semeru, la montagna più alta dell'isola. Al villaggio di Ranu Pane si trova un alloggio chiamato
Pak Tasrip Homestay dove è possibile trascorrere la notte prima dell'inizio del trekking (70000 rupie a persona con colazione inclusa - circa 5,30€). Lasciandosi il paese di Ranu Pani alle spalle, si oltrepassa un campo dove spesso i giovani giocano a calcio e salendo leggermente lungo la strada si arriva al centro visite del
parco nazionale Bromo-Tengger-Semeru dove è necessario pagare l'ingresso di 25000 Rp, se non lo avete già fatto magari visitando il vulcano Bromo, più altri 6000 Rp di permesso per raggiungere la vetta del Semeru.
Una volta risolti i dubbi burocratici, si può finalmente partire! Visto che trascorrerete una notte all'aperto dovrete avere con voi una
tenda,
provviste necessarie per due giorni ed un
sacco a pelo caldo perchè campeggerete ad oltre 2600 metri (portate anche kway e indumenti caldi). L'
acqua è reperibile in due punti lungo il tracciato: a Ranu Kumbolo e vicino alla piana di Kalimati. Il sentiero si inoltra fin da subito nella campagna per poi iniziare a salire dolcemente. A queste altitudini, nonostante siamo ad oltre 2000 metri, il territorio è molto diverso dal nostro alpino ed è ancora facile coltivare ortaggi e frutta oltre che allevare animali di qualunque tipo. Le temperature sono più miti ed i terreni sono fertili grazie alla presenza di
cenere vulcanica del monte Semeru.
A proposito sapete che Semeru o Mahameru, come è anche chiamato, significa "
grande montagna" e si trova al centro della cosmologia buddista? Si dice che venne trasportato qui dall'India: collocato prima nella parte ovest, per problemi dati dall'inclinazione di Giava, fu spostato ad est e lungo il suo cammino perse parti di roccia che staccandosi diedero vita agli altri rilievi delll'isola. Ma torniamo al nostro trekking indonesiano... lungo il sentiero ci è capitato di incontrare dei cartelli gialli con una freccia verde dove venivano indicati i vari steps fino alla vetta, perdersi è difficilissimo visto che esiste praticamente un sentiero... almeno fino a Kalimati. Prima di raggiungere il
lago di Kumbolo si incontrano dei tavolini con panche dove riposarsi o fare uno spuntino.
Ogni tanto, dietro gli alberi sui quali vivono scimmie nere intimidite dall'uomo, spunta la sagoma imponente del vulcano Semeru, la nostra meta. In circa 3 ore di
facile trekking si arriva in vista del lago di Kumbolo che si raggiunge velocemente seguendo il sentiero per altri 10 minuti. Molti escursionisti indonesiani, soprattutto giovani, si fermano a dormire sulle rive del lago ma questo bacino ha la fama di essere un luogo molto umido e, di notte, anche pieno di rane, quindi se volete sostare qui, tenete in tenda gli scarponi! Per salire in due giorni sulla vetta del Semeru però, conviene cimentarsi in altre 2 ore circa di trekking per raggiungere l'
altopiano di Kalimati. L'acqua del lago Kumbolo è potabile ma è sempre meglio disinfettarla (pastiglie o amuchina!). Salutiamo il bacino, almeno per oggi visto che poi lo rivedremo l'indomani, e oltrepassando un erto tratto di sentiero, ci ritroviamo in vista di una bella piana fiorita di viola. In meno di 20 minuti si raggiunge la savannah sotto di noi e si riprende a camminare nella Natura timidamente pianeggiante. Con dolci strappi e tratti più impegnativi giungiamo nuovamente in vista del cono del monte Semeru. I
trekking in Indonesia, almeno quelli che abbiamo fatto, ci hanno regalato tutti splendide panoramiche ed anche questo non fa assolutamente eccezione. Sull'altopiano di Kalimati, situato proprio sotto il Semeru, non c'è anima viva, l'unica cosa che ci conferma il passaggio di uomini è il piccolo riparo che rompe la monotonia della piana. Senza indugi decidiamo che, per ripararci meglio dall'umidità dei 2669 metri sopra il dislivello del mare di Kalimati, pianteremo la tenda proprio sotto il piccolo rifugio. A soli 15 minuti da Kalimati camminando in direzione del sentiero da cui siete arrivati e poi proseguendo dritti (non svoltate a destra sul sentiero!) c'è la possibilità di rifornirsi d'acqua potabile presso un rivolo d'acqua che scorre sfiorando una parete rocciosa (fate attenzione a non scivolare!). La notte, limpida e stellata, ci regala una sensazione di pace infinita ma bisogna andare a dormire presto... la salita verso la vetta è ancora lunga.
Oggi dislivello di 560 metri in circa 5 ore e 14 km.
2° giorno di trekking - Da Kalimati alla vetta del Monte Semeru e ritorno
Dopo il nostro arrivo a Kalimati, sono in molti gli escursionisti ad aver raggiunto la base più comoda per salire in vetta... tutti rigorosamente indonesiani! Il caos regna per l'intera nottata e così alle 4, ora prestabilita per la partenza, siamo più stanchi della sera prima! In questi giorni il
vulcano Semeru è piuttosto agitato e ogni tanto, inaspettatamente, sputa fumo dall'alto dei suoi 3600 metri. Non vorremmo che
questo piacevole trekking in Indonesia si trasformasse in tragedia quindi, prima di partire, aspettiamo di capire se gli altri numerosi presenti sono intenzionati a fare lo stesso...
Solo 2 km ci separano da
Arcopodo, un'altra possibile base di appoggio per piantare la tenda: seguendo i lumini di coloro che ci precedono, ci uniamo alla silenziosa marcia notturna, impiegandoci un'ora per risalire il ripido sentiero nella foresta... 2 km in una sola ora ed il peggio deve ancora venire! Ci mancano ancora almeno 3 ore per giungere in vetta e l'aria frizzantina del mattino è riuscita finalmente a svegliarci. La vegetazione, gli ultimi alberi a far da cornice al nostro lento e affaticato incedere ci salutano a quota 3110 mentre continuiamo l'ascesa verso la vetta del monte Semeru. L'ultima parte di questo trekking indonesiano è di certo la più dura. Calpestiamo la
cenere vulcanica, ogni movimento è estremamente faticoso: ogni due passi verso l'alto, il terreno scivoloso ci respinge indietro di un passo. L'alba stà per sorgere e a noi ormai mancano poche decine di metri. Le luci alle nostre spalle pian piano impallidiscono e poi si spengono.
La
cima del Monte Semeru è un punto panoramico straordinario ma bisogna stare attenti a non avvicinarsi troppo alla caldera. I fumi emessi dal Semeru durante le sue eruzioni sono altamente tossici e già in molti hanno perso la vita quassù (di monumenti a ricordo dei deceduti sul Semeru ce ne sono anche troppi per aggiungerne ancora!). Dopo lo spettacolo dell'alba su gran parte di Giava est fra cui i bei crateri del Batok, Bromo, Pananjakan e molti altri, iniziamo il percorso a ritroso che, almeno sui primi chilometri si rivelerà un
vero divertimento: in discesa percorreremo in solo un'ora, slittando sulla sabbia-cenere, la lunga e faticosa parte finale della nostra ascesa (tempo di salita: 3 ore!).
I restanti 16 km fino a Ranu Pane sembreranno realmente infiniti ma torneremo al punto di partenza in poco più di mezza giornata! Un'alternativa per chi non fosse ancora del tutto stanco è quella di arrivare a Ranu Kumbolo e poi deviare in direzione del Gunung Ajekajek (ancora 300 metri di ascesa) che concede viste uniche sul monte Semeru e permette di accorciare la strada in direzione di Ranu Pane. Il sentiero è piuttosto scosceso ed oggi poco battuto... anni fa tutti gli escursionisti passavano dal Gunung Ajekajek.
Non capita tutti i giorni di far trekking in Indonesia ed è per questo che, se doveste capitare in zona, vi consiglio di dedicare un paio di giornate alla visita di questa parte meno battuta del Parco nazionale del Bromo - Tengger - Semeru.
Sul Monte Semeru ogni anno si tiene anche il Casodo Festival, una celebrazione induista che vede i fedeli salire sul vulcano per offrire cibo e doni alla divinità
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico