La nostra è stata una visita lampo, organizzata aggiungendo una giornata alle pedalate in Bretagna, ma col senno di poi ci sarebbe stato spazio per un altro paio di giri in città. Diciamo che scoprire Nantes in bicicletta è stato un po' come con quegli innamoramenti estivi che durano il tempo di un bacio ma che si ricordano per tutta la vita. Non siamo mai stati ciclisti urbani ne mai organizzeremo un viaggio esclusivamente per visitare una città in bici ma se dovessimo scegliere di concederci una sosta cittadina durante i nostri viaggi, la vorremmo proprio così, come abbiamo trascorso la giornata a Nantes!
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Città a misura di cicloturismo
Il merito del piacere provato nelle 24h di visita a Nantes sta anche nell'urbanistica cittadina e nella sua vocazione ciclistica. Da un lato la città ha la fortuna di trovarsi sulla Loira, dall'altro non è distante dall'oceano Atlantico. Questa posizione è strategica anche per gli spostamenti in bicicletta e infatti Nantes è il crocevia di alcuni lunghi percorsi ciclabili che attraversano la Francia e l'Europa. In particolare ci sono due itinerari Eurovelo che passano in città, l'Eurovelo 1 che percorre tutta la costa atlantica europea e l'Eurovelo 6 che unisce l'Atlantico al mar Nero seguendo la ciclovia della Loira, il lago di Costanza e la ciclabile sul Danubio.
All'interno di questo contesto globale favorevole, l'amministrazione locale ha investito realizzando piste ciclabili, infrastrutture e servizi dedicati al cicloturismo e noi ne abbiamo approfittato, utilizzando la card Pass Nantes 24h (c'è anche quella da 48h e 72h) che tra i tanti vantaggi, permette di noleggiare gratuitamente la bicicletta del servizio Bicloo. Scendiamo nel parcheggio interrato di Place du Commerce: non saranno bici da mille e una notte ma per muoversi in città sono più che sufficienti e noi inforchiamo subito il mezzo e partiamo...
Un giro in bici sull'Île de Nantes
Nantes è una tra le città più dinamiche e giovani della Francia e negli ultimi trent'anni ha saputo trasformarsi, svestendosi dell'abito industriale per vestire quello artistico e turistico. L'Île de Nantes è il simbolo di questa profonda metamorfosi: dove sorgevano i cantieri navali, ora scorazzano gigantesche bestie meccaniche che attirano decine di migliaia di turisti. Questi congegni sono il frutto della commistione tra passato e futuro, tra industria ed arte. Sono la sintesi della visione e della "follia" di Pierre Orefice e François Delarozière che hanno dato vita, laddove sorgevano navi e traghetti, a un mondo tutto da esplorare... magari in sella all'Elefante gigante! Si potrà visitare la Galerie des Machines, scoprire il Carroussel des Mondes Marins o passeggiare sul ramo dell'Arbre aux Hérons.
Ci si arriva con poche pedalate, tutte su pista ciclabile, attraverso un ponte ciclopedonale dai parapetti in vetro che conduce sull'isola proprio davanti al Palazzo di Giustizia. Dopo aver trascorso una mezza mattinata qui, inforchiamo nuovamente le bici e seguendo la Loira passiamo sotto una titanica gru gialla, porta d'ingresso del quartiere più alla moda dell'isola, dove locali e ristoranti affacciati sul fiume si susseguono, attirando turisti e Nantesi per quattro chiacchiere ed un po' di riposo. La ciclabile prosegue fino a giungere al culmine occidentale dell'isola, dominato da una seconda gru grigia.
Pedalata fuori porta
Abbandoniamo l'isola e con essa il centro cittadino per pedalare qualche chilometro nella periferia lungo l'itinerario dell'Eurovelo 6 che porta fino a Saint Brevin-Les-Pins, alla foce della Loira. In questo tratto lo stesso percorso è anche condiviso dalla Velodyssey (il tratto francese dell'Eurovelo 1). Il tragitto passa inizialmente un tratto poco interessante nella zona dell'aeroporto e diventa promiscuo per qualche chilometro ma poi si perde nel verde della sponda meridionale del grande fiume, tra campagna e basse case di paese colorate da mille fiori. La piacevole pedalata alterna sterrati facili a tratti ciclabili nei sobborghi di Bouguenais e La Montagne fino a giungere a Le Pellerin. In questa area attraversiamo in parte un'installazione artistica open-air permanente che si estende fino all'oceano e che è stata denominata Estuaire per evidenti motivi geografici. In questa galleria d'arte all'aperto trovano sede installazioni di artisti contemporanei che si fondono con il paesaggio, industriale e naturale.
Giunti a Le Pellerin saltiamo sul traghetto gratuito che ci permette di attraversare il fiume e rientrare a Nantes in bici dalla sponda settentrionale della Loira. Couëron è l'approdo del traghetto e le sue casette vivaci affacciate sull'acqua ricordano quelle dei villaggi di mare della Bretagna.
Il rientro è meno interessante dell'andata e così prendiamo un po' di velocità per raggiungere presto la città e riuscire a dedicare ancora qualche ora al centro che finora abbiamo un po' trascurato.
Il centro di Nantes in bici
Passiamo un albero fantasma (tutto dipinto di bianco) che domina la collina e costeggiamo l'isola prima di sostare nei pressi del Memoriale per l'abolizione della Schiavitù che "occupa" un intero molo, incastonato di migliaia di parole: sono i nomi di tutte le navi negriere che hanno deportato schiavi partendo da Nantes. Purtroppo l'edificio principale è chiuso e quindi proseguiamo... è giunto il momento di seguire la onnipresente linea verde di Nantes. Si tratta di un lungo tratto di vernice colorata realizzato per guidare il viaggiatore attraverso la città, facendolo passare per tutti i principali punti d'interesse. È decisamente più adatta ad essere seguita a piedi ma anche con la bici può essere utilizzata come linea guida da incrociare e pedinare per raggiungere le zone più interessanti del centro. Passiamo dal Teatro Graslin, da la Place Royale per poi dirigerci verso uno degli edifici storici più importanti di Nantes, il Castello dei Duchi di Bretagna. L'edificio, realizzato in stile medievale-rinascimentale, risale al 1200 anche se per assumere l'aspetto attuale ha dovuto attendere oltre tre secoli. Oggi ospita un museo della Storia ma la sua grande bellezza risiede nell'imponenza del Grand Logis, l'edificio principale e delle sue mura in tufo. Lo ammiriamo dallo "Specchio d'acqua" in cui la sua immagine si riflette, prima di risaltare in sella e proseguire il nostro giro.
Il castello si trova poco distante dalla Cattedrale di San Pietro e Paolo, nostra ultima meta di giornata. La sua costruzione durò oltre 400 anni e nel 1972 un incendio ne devastò gran parte, ma oggi le due torri in pietra bianca dominano la città e suggestionano il visitatore.
Concludiamo il tour di Nantes in bici attraversando il quartiere medievale Bouffay per ritornare a place du Commerce e riconsegnare le bici, soddisfatti da questa giornata diversa dal solito ma sempre, rigorosamente a pedali!
Nantes dal nido
Nantes è l'approdo ideale per chi voglia visitare la Bretagna e la regione della Loira arrivando in aereo (ottimi sono i voli Ryanair da Orio al Serio o dalle altre città italiane con la tratta). La visita della città descritta finora è stata fatta al rientro dal nostro giro in Bretagna in bici, avendo il volo di ritorno da Nantes nel pomeriggio. All'andata abbiamo raggiunto Nantes di sera, pernottando una notte lì, per poi trasferirci a Rennes. Per non perderci nemmeno un minuto in città, prima di coricarci, abbiamo deciso di salire per un aperitivo a Le Nid. Nel centro di Nantes, nel 1976 fu completata la torre Bretagna di 144 metri. Dal 2012 l'ultimo piano, il 32°, è la casa di un enorme uccello bianco mezzo addormentato che domina la città dal suo nido. Le sue uova sono tavolini su cui la gente degusta un aperitivo e di tanto in tanto si affaccia dalla terrazza panoramica per avere una visione a 360° di Nantes e dell'estuario della Loira. Anche noi ci siamo concessi l'assaggio di un Muscadet, sognando le prossime giornate a pedali ed ammirando questa giovane e vivace cittadina su cui lentamente scendeva la notte.
Per ulteriori informazioni su cosa visitare a Nantes in bici o sui dintorni puoi consultare il sito ufficiale di Nantes e quello del turismo francese.
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