Un itinerario ciclabile di medio livello che permette di vivere un'esperienza di cicloturismo in Sicilia orientale è quello che, partendo dall'aeroporto di Catania (raggiungibile con un volo lowcost da tutta Italia) si snoda tra i siti di interesse culturale e naturalistico dell'isola fino a raggiungere Portopalo di Capo Passero, nell'estremo sud.
Cicloturismo in Sicilia
Fare cicloturismo in Sicilia regala davvero tante emozioni. L'entroterra dell'isola è poco abitato, le montagne appaiono ancora incontaminate, l'ospitalità è genuina e le prelibatezze locali sono... imperdibili! In altri nostri viaggi in bici in Sicilia abbiamo percorso il periplo dell'isola o esplorato le Saline di Trapani e le colate laviche dell'Etna. In questa avventura abbiamo pedalato da Catania a Portopalo di Capo Passero scoprendo i tesori nascosti della Sicilia orientale.
Catania - Sortino 62 km
L'aeroporto di Catania si trova a sud della città e per iniziare un viaggio in bici nella Sicilia orientale di più giorni è un'ideale punto di partenza. La prima tappa concede solo un piccolo assaggio delle bellezze di quest'isola e un primo approccio alle dolci salite che la contraddistinguono. Costeggiando la zona industriale di Catania, ci lasciamo alle spalle l'aeroporto Fontanarossa e pedaliamo prima superando il fiume Simeto e poi seguendo a ritroso il corso del fiume Gornalunga lungo la SP104. In pochi chilometri si raggiunge il Lago Biviere di Lentini, bacino artificiale creato quasi un millennio fa. Il lago è un santuario naturalistico interessante: la biodiversità è di casa con oltre 150 specie di uccelli differenti ed in più, dal lato occidentale dell'alveo, nelle giornate più terse, si ha un bel punto panoramico sull'imponente Etna.
Dal lago, dove è consigliata una sosta, si pedala in direzione di Lentini, città barocca conosciuta per la produzione dell'arancia rossa IGP.
Da Lentini la strada sale dolce verso
Carlentini, ma è solo l'inizio. Fino a
Sortino, la meta della tappa, si continuerà a pedalare alzandosi di quota fino a 438 m. Sortino è la porta di accesso alla
Valle dell'Anapo e alla necropoli di Pantalica, una destinazione Patrimonio UNESCO da non perdere assolutamente durante un'esperienza di
cicloturismo in Sicilia.

Anello della Valle dell'Anapo e Necropoli di Pantalica 45 km
Sortino sorge sui Monti Iblei, un altopiano collinare della Sicilia che arriva a sfiorare i 1010 metri con la sua vetta più alta, il Monte Lauro.
L'itinerario ciclabile nella valle dell'Anapo risale i Monti Iblei fino al paese di Ferla, 2500 anime e una storia antica. Se hai tempo ti consiglio di attraversarla in bicicletta visitando le chiese più importanti e facendo scorta di acqua e viveri per la giornata magari assaggiando qualcosa di tipico come il Pizzolo (l'originale è di Sortino ma anche nei paesi vicini si può trovare!)
Da Ferla in poche pedalate si supera
Cassaro per poi proseguire nell
'avventura di cicloturismo lungo la ciclabile della Valle Anapo. Per accedere all'area protetta
è necessario un permesso rilasciato dalla forestale, sede di Siracusa 0931.67450 quindi ti suggerisco di contattare l'organo competente per tempo. L'alternativa è quella di farsi accompagnare da una guida ma per sicurezza e se vuoi esplorare la riserva in sella, informati con qualche giorno di anticipo. Nella parte finale del percorso, dopo esserti immerso in questo luogo storico incredibile, preparati a qualche passaggio impegnativo con trasporto della bici a mano o in spalla. (Per avere aggiornamenti sulla situazione della pista ciclabile contatta
l'ente del turismo della provincia di Siracusa).

Sortino - Siracusa 32 km
Sono solo 32 i chilometri che separano Sortino, sui Monti Iblei, da Siracusa e il mare.
I primi 20 km si percorrono su strade secondarie non eccessivamente trafficate anche se, avvicinandosi a Floridia, il numero di mezzi in movimento aumenta. Prima di raggiungere Floridia, da più di 400 metri di altitudine si deve scendere a 100 metri sul livello del mare, si sfiora l'abitato di Solarino famoso per la produzione di mandorle che coincide con l'80% di quelle dell'intera Sicilia.
Oltrepassata Floridia, seguendo vie secondarie, si entra lentamente nella periferia di Siracusa fino a raggiungerne il centro e la splendida Ortigia.
Cosa vedere a Siracusa?
Abbiamo appositamente realizzato una tappa breve tra Sortino e Siracusa per poter dedicare più tempo alla visita della città. Alcune attrazioni che suggerisco di non perdere assolutamente sono: l'Orecchio di Dioniso, una grotta artificiale dalla forma particolare posta sotto al teatro greco cittadino, la Fonte Aretusa ossia uno specchio d'acqua legata a miti e leggende nel cuore di Ortigia, il maestoso castello Maniace del XIII secolo, il Tempio di Apollo del VI secolo a.C., i resti del Tempio di Zeus, il teatro greco, il castello di Eurialo e, se siete veramente appassionati di Storia, anche l'Ara di Ierone II. Se ami la fotografia invece dedicati a scoprire gli angoli più fotogenici di Ortigia e del suo colorato porticciolo. Oltre a queste indicazioni le cose da vedere a Siracusa sono ancora molte altre e la cosa certa è che non basta un solo giorno per assaporare quella magia che avvolge la città.
Siracusa - Avola 51 km
Da Siracusa, proseguendo lungo il nostro itinerario di cicloturismo in Sicilia, seguiamo la SS115 che corre verso sud lambendo la costa. Al bivio a destra per le rovine del tempio di Giove, dopo una visita veloce, svolta a sinistra su Via Lido Sacramento e, una volta raggiunto il mare, verso sud sulla SP104, la strada per Torre Milocca. In questo modo si potrà pedalare tranquillamente lontano dal traffico. Il percorso ciclabile lungo la SP104 continua fino a Fontane Bianche. Lungo la costa si susseguono spiagge candide dove il mare cristallino ricorda quello dei Caraibi. Se hai tempo fermati a Fontane Bianche o in qualche località limitrofa per una bella nuotata.
Da Fontane Bianche continuiamo a pedalare paralleli al Mar Ionio superando il fiume Cassibile e altri due torrenti. Lentamente il tracciato si allontana dalle spiagge, oltrepassa la ferrovia e raggiunge la SP4, la strada che si inerpica verso la
Riserva naturale Orientata Cavagrande del Cassibile e l'entroterra della Sicilia. L'ascesa è di circa 9 km, 9 km che ti capulteranno in un altro mondo con panorami incontaminati su questo lembo selvaggio di Sicilia fino a culminare nelle bellezze naturalistiche della riserva.
Una volta giunto a destinazione potrai discendere i sentieri che attraversano la profonda gola e tuffarti nelle piscine formate dal corso del Cassibile. Per tornare ad Avola si percorre la stessa strada proseguendo per la città, arrivo di tappa.
Avola - Lido di Noto 40 km
Avola è una città graziosa anche se le attrattive turistiche non sono poi molte: una passeggiata (o pedalata) per le vie del centro permette di farsi un'idea del luogo. Una visita ai dolmen potrebbe essere interessante prima di riprendere il viaggio in bici verso Noto e Noto Antica. Ricordati, prima di partire, di fare incetta di dolci: Avola è famosa per le sue specialità a base di mandorla. Seguiamo la SS115 che, ahimè, è alquanto trafficata fino a Noto.

La bella cittadina
patrimonio UNESCO è un esempio
classico di barocco siciliano e vanta moltI luoghi affascinanti. Le più importanti sono la Cattedrale barocca intitolata a San Nicolò, la chiesa di San Domenico e la Chiesa del Santissimo Crocifisso, alcuni palazzi di epoca tarda barocca, il rinomato Palazzo Ducezio e la Porta Reale. La SS64 lascia Noto per arrampicarsi verso la
città antica situata a oltre 400 metri di quota.
Risalente al V secolo,
Noto Antica fu quasi completamente distrutta dal terremoto del 1693 e in seguito abbandonata. Oggi conserva ancora qualche tesoro del suo importante passato ma, a causa dei pochi fondi e del basso interesse, il sito archeologico è piuttosto trascurato.

Seguendo le indicazioni per il
Convento Maria Santissima della Scala, si supera il luogo sacro e si prosegue fino a raggiungere la Strada Statale di Noto 287 che a destra torna verso la città. Da Noto si pedala verso il lido, luogo tranquillo (non in alta stagione!) dove trascorrere la serata e rilassarsi immergendosi nell'acqua tiepida del Mediterraneo.

Lido di Noto - Portopalo di Capo Passero 34 km
L'ultima tappa della nostra esperienza di cicloturismo in Sicilia ci porta toccare il lembo di terra più a sud della Sicilia (escludendo le altre isolette). Dal
Lido di Noto si pedala verso sud in direzione della
Riserva Naturale di Vendicari, paradiso per gli amanti del
birdwatching e della Natura. La riserva vanta anche la presenza di
Calamosca, una delle spiagge più belle d'Italia. Se vuoi dedicare un po' di tempo alla visita della riserva puoi provare a chiedere a uno dei guardiani dove lasciare la bicicletta o, durante l'alta stagione, se può dare un'occhiata al mezzo.
L'ingresso in bicicletta è vietato.
Poco dopo San Lorenzo è possibile lasciare la SP19 per proseguire in bici su una
strada secondaria che raggiunge Marzamemi dove si trova la meravigliosa tonnara. Dalla località si può scegliere se passare da Pachino, la cittadina dove viene prodotto il pomodoro omonimo o continuare a percorrere il tracciato ciclabile lungo la costa (SP84) sfiorando il
Pantano Morghella. Il nostro viaggio in bici in Sicilia termine sulla spiaggia di
Portopalo di Capo Passero di fronte all'isola omonima, raggiungibile camminando nell'acqua bassa. Sull'isola vive una colonia di conigli e con il clima mitigato dal mare non ci si può sentire che bene!

Per avere ulteriori informazioni sui luoghi dell'itinerario di
cicloturismo nella Sicilia Orientale puoi dare un'occhiata al sito ufficiale dell'
Ente del Turismo siciliano, per avere aggiornamenti sulla condizione delle strade o lo stato delle piste ciclabili e a
Visita Sicilia per idee sugli itinerari o
su cosa vedere in Sicilia.
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