È sempre bello pedalare sul lago, sia per il senso di pace che trasmette sia perché grazie al clima mitigato dalla sua immensa distesa d'acqua si può stare con la maglietta leggera anche durante la stagione primaverile. E sopra il lago, all'interno della boscosa valle di Esino, ci si può spingere sino ai 1200 m di quota senza alcun problema, nonostante sopra di noi ci siano ancora le cime imbiancate. Questa valle, per nulla visibile da sotto, cela un patrimonio costituito da mulattiere, sentieri tematici e storici, casolari sparsi e una chiesa nel bosco. Oggi andremo a visitare tutto questo, all'interno del Parco Regionale della Grigna Settentrionale!
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Da Varenna a Esino Lario
Posteggiata l'auto nei pressi del giardino botanico di Villa Monastero, si attraversa il paese lacustre di Varenna (217 m) fino ad intercettare a destra la strada che sale verso Esino Lario. Tornante dopo tornante si giunge a Perledo, paese da cui è ben visibile il sottostante lago con Bellagio, Menaggio e il dirimpettaio Monte Crocione (1640 m). Dopo il bivio per la frazione Bologna, la strada si addentra nella Valle di Esino sul lato orografico destro e, dopo qualche tratto pianeggiante, si giunge a Esino Lario (834 m).
Si svolta a sinistra pedalando negli stretti vicoli lastricati di Esino Superiore seguendo le indicazioni “strada mulattiera passo Agueglio”. Dopo le ultime abitazioni il pavè lascia spazio ad una stradella cementata e sterrata dalle buone pendenze che si sviluppa tra prati, casolari (Busso, Agueglio) e piante di faggio e ciliegio.
Il passo di Agueglio e il Sentiero della Biodiversità
Con un rapporto agile si raggiunge il Passo di Agueglio (1142 m) in corrispondenza della chiesa di S. Defendente. Siamo di nuovo sull'asfalto e la curiosità ci spinge a fare un breve saliscendi fino ad arrivare al punto panoramico sul lago di Como, brulicante di ciclisti che cercano la tranquillità dopo la furia della salita. Tornati alla chiesa si prosegue su asfalto per due chilometri in discesa fino alle Cascine Bertoi (1100 m) e si gira a sinistra su sterrato recante le indicazioni “Sentiero della Biodiversità”. All'inizio si presenta sassoso e con rampe di un certo valore, poi si stabilizza e diventa persino pianeggiante sino alla località Cainallo (1240 m).
Da Cainallo al Pian di S. Pietro
Cainallo è una località raggiungibile con le auto da Esino Lario ed è base di partenza per le numerose escursioni del parco. Dalla chiesina adiacente all'area pic-nic è pure visibile la cresta che dal Pizzo della Pieve conduce alla Grigna Settentrionale. D'ora in poi si prosegue sul versante orografico sinistro della Valle di Esino, che in questa parte alta prende il nome di Val Vigna, e si pedala su sterrato forestale fino alle baite Natre Superiore (1229 m).
Qui comincia un divertente sentiero perlopiù in discesa preparato anche per le mountain bike che aggira la Costa della Saetta tra casolari e radure entrando ed uscendo da piccole vallette con qualche scorcio panoramico su Esino Lario. Giunti alla Costa da Buus (1150 m) si procede su sterrato per circa 15 minuti sino ad arrivare ai prati che ospitano l'Alpe di Esino (1171 m).
Dopo un pranzo al sacco sdraiati sul prato si decide di proseguire; fino ad ora il trail, soprattutto da Cainallo a qui, è stato inaspettatamente bello e pedalabile...e non è ancora finita! Seguendo i cartelli rettangolari rossi per le MTB, si scende con decisione su un sentiero altrettanto divertente e nella prima parte ripido e un poco sassoso. Superato un capanno di caccia si incrocia uno sterrato proveniente dalla frazione Ortanella e che termina al belvedere sul lago nei pressi della chiesa romanica di S. Pietro (990 m).
Il Sentiero del Viandante
Dalla chiesa si ritorna sui propri passi e poi seguendo un sentiero in discesa ci si porta allo Stagno del Pozzal e alle adiacenti aree attrezzate per i pic-nic domenicali. Qui si stacca un duro e ripido sterrato che aggira il M. Fopp, importante area di interesse carsico. Giunti ad un altro belvedere sul lago posto a 1040 m di quota con tanto di panorama sul Monte San Primo, la sterrata scende altrettanto ripida e smossa sino ad innestarsi sul Sentiero del Viandante, ovvero quell'antica via di collegamento che univa i vari paesi della sponda orientale del lago di Como da Abbadia Lariana a Piantedo e che in questi ultimi anni è stata valorizzata per un turismo escursionistico. Noi ne percorreremo solamente un piccolo tratto!
Qui le cose cambiano; infatti il sentiero si butta decisamente verso valle alternando brevi tratti filanti a settori decisamente non banali, sassosi, tecnici e in alcuni casi pedalabili con difficoltà o con la bici al proprio fianco. Ma nessun problema: si scende senza fretta e ci si può fermare negli innumerevoli belvedere a picco sul lago per godersi il panorama, attenuando così la tensione di una discesa ostica!
Dopo 600 m di dislivello negativo in tre chilometri e mezzo di single trail si giunge a Vezio (352 m) e al suo castello eretto su un promontorio da cui si domina il lago, ultimo punto di sosta prima di rientrare a Varenna.
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