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Viaggio in bici sulla Ciclovia tre fiumi
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Ogni viaggio, in bici, a piedi, su un cammello ha, prima o poi, una fine e noi ci stiamo avvicinando al termine dell'avventura sulla ciclovia dei tre fiumi che, partendo dalla caotica e frenetica Milano, ci ha condotto nel cuore della pianura lombarda in bicicletta.
Il tragitto dell'ultima tappa collega Pizzighettone a Sabbioneta con un piccolo tratto di trasporto su rotaia, ma le sorprese non sono ancora finite...


Pizzighettone, città murata

 
Dolce è il silenzio del mattino quando il sole filtra con timidezza dalla finestra accarezzandoti i capelli, il profumo di briosche fresche nell'aria e quel letto così comodo dove riposare dopo tanta fatica... driiin la sveglia non ha pietà di noi e ci obbliga ad alzarci più in fretta che possiamo, pena lo sfinimento acustico! Prima di ripartire per il nostro viaggio in bici vorremmo visitare le mura di Pizzighettone: un lungo corridoio sormontato da volte ci accompagna nella nostra pedalata all'interno di quella che un tempo fu la difesa di questa cittadina, c'è poca luce e l'esperienza è unica!
Sono le 9, è ora di riprendere la strada o, in questo caso, i binari. Sui regionali italiani è presente una carrozza dedicata alle biciclette, peccato che per salirci ci sia un gradino alto mezzo metro e con le bici cariche, sollevare il mezzo sia impresa da titani.
Il treno sibila offeso dai nostri discorsi sull'efficienza ferroviaria e parte alla volta di Piadena dove seguiremo l'Oglio, il nostro terzo fiume.

Fuoristrada sull'Oglio

Il suono della trombetta di Girumin decreta il vero e proprio inizio di tappa: imbocchiamo lo sterrato che si inoltra nel parco dell'Oglio, una delle autostrade dell'antichità. Pedaliamo nella Natura primaverile con i campi rossi di papaveri e le maniche corte, pedaliamo seguendo l'Oglio, attraversandolo e superandolo. Accipicchia!!!, mi fermo spaventata rendendomi subito conto di quello che è successo: Alberto ha forato, per la seconda volta in questo viaggio in bici. Girumin lo aiuta nel cambiare la camera d'aria, fanno in fretta non c'è che dire! Passano parecchi minuti e la scena si ripete tale e quale, ma questa volta alla camera d'aria di Girumin. Noi ne approfittiamo per riposare all'ombra della vegetazione fluviale rilassandoci con il suono dell'acqua.

Il parco dell'Oglio sud si estende per oltre 12000 h ospitando numerose specie di uccelli e piccoli mammiferi, è un luogo adeguato alla bicicletta e al cicloturismo nella pianura lombarda!

Un salto nel tempo

Lungo il nostro itinerario ciclabile attraversiamo diversi paesi e alcune frazioni di poche case. Un paio di cartelli catturano la mia attenzione, il primo dice: "... se ogni cittadino del mondo senza distinzione di età, sesso, razza, religione o appartenenza politica, offrisse la sua mano all'altro senza chiedere nulla in cambio, nel mondo sparirebbero le ingiustizie, la fame e le guerre... Paolo Novellini", come dar torto a quest'uomo. Il secondo cartello incontrato nella minuscola contrada di Noce Grossa recita così: " E' proibito spingere a rapida corsa veicoli, automobili, motocicli e velocipidi nelle vie del paese. I contravventori saranno puniti ai termini di legge". Questo tratto della pianura lombarda sembra rimasta immobile negli anni cinquanta. Non vedo nessuno in giro per fare due chiacchiere, forse confermerebbero i miei sospetti!
Le ruote delle nostre biciclette cariche scorrono ritmiche fra il dorato delle spighe di frumento, Commessaggio ci accoglie con il suo ponte di barche, subito mi viene in mente quello di Bereguardo. L'ultima sosta della giornata e della nostra avventura a pedali avvieni qui, giusto poco prima di raggiungere Sabbioneta, patrimonio dell'Unesco italiano.
 
Cosa vedere... in pillole: anche questa quinta tappa della nostra ciclovia dei tre fiumi nella pianura lombarda in bici ha permesso di scoprire aspetti del territorio poco conosciuti e poco battuti rispetto ai soliti itinerari: Commessaggio, con il ponte di barche e la torre, Pizzighettone con le sue antiche mura difensive, il Parco dell'Oglio sud con la sua biodiversità e i suoi paesaggi fluviali.
Dove dormire (o no!): a Sabbioneta abbiamo alloggiato al B&B Da Nina, a pochi passi (due pedalate!) dal centro storico della cittadina. Camere pulite e confortevoli, colazione in giardino!
Se vuoi leggere le altre tappe del nostro viaggio in bici, vola a Crema per raggiungere in bici Pizzighettone!


 
 
Ultima modifica: 03 Giugno 2024
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Vero

Correva l'anno 1983: anch'io vidi per la prima volta la luce del sole estivo e sorrisi.  Nel 2007 ho provato per la prima volta l'esperienza di un'avventura a due ruote e, da quel momento, non ne ho potuto più fare a meno... nel 2010 sono partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la nostra prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, Il Sudafrica e Lesotho... e il #noplansjourney...

Se non siamo in viaggio, viviamo sul lago d'Iseo!

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