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Cusco in bici
lifeintravel.it
 
 
Il rio Urubamba scorre placido nella verde e fertile vallata che collega Cusco a Machu Picchu... anche in bici. Questa è la valle Sacra degli Inca, il cuore di quella civiltà e la storia si respira in ogni pietra, in ogni terrazzamento, in ogni volto scavato dalle rughe. Choquequirao, Pisac, Ollantaytambo, Moray, Chinchero… nomi che ai più risuoneranno sconosciuti ma che secoli fa costituivano una rete di fortezze difensive inespugnabili, rese vane dalla cieca e malriposta fiducia di Atahualpa nei confronti di Pizarro.

Il colibrì di Ollantaytambo

L'alba è il momento più suggestivo per raggiungere il granaio (Pinkuylluna) che si trova sulla sponda meridionale della conca di Ollantaytambo: silenzio, solitudine e suggestione ci accompagnano sui sentieri stretti e scoscesi che salgono il pendio. Il panorama si fa, passo dopo passo, sempre più vasto. La cittadina è ai nostri piedi e avanzando silenziosamente avvistiamo un colibrì che danza tra i fiori… il fuggevole avvistamento ci inebria, facendoci iniziare la giornata alla grande!
ollantaytambo web

Una discesa da brivido

Oggi è la giornata di riposo, anche se in realtà camminiamo di qua e di là come delle trottole. Scesi da una sponda, risaliamo su quella opposta per visitare il complesso archeologico di Ollantaytambo. Terrazzamenti precisi, lunghe scalinate, massi ciclopici tagliati ed abilmente posizionati costituiscono una fortezza eretta in posizione strategica. Poiché il costoso (70 soles) biglietto d'ingresso è valido per altri tre siti nella valle sacra degli Inca, decidiamo di prendere un taxi e farci portare a visitare Moray, laboratorio Inca sulle montagne che chiudono la valle.
moray panorama
Prima di giungerci, passiamo anche per le saline di Maras. Un'intera vallata è stata sfruttata per produrre la preziosa spezia e raggiungere le vasche di decantazione dall'alto è impressionante: sembra di scendere lentamente negli inferi!
salinas de maras
Moray è un sito in cui gli Inca stoccavano il mais e testavano nuove coltivazioni: è costituito da un'immensa e sconfinata serie di terrazzamenti concentrici e la perfezione dei circoli è sorprendente. L'altipiano arato e pronto per la semina delle patate fa da cornice perfetta allo sterrato che giunge al sito archeologico.
Ci dispiace essere qui in auto quando Rodolfo, il tassista, inizia la discesa in fuoristrada: lunga e panoramica, sarebbe stata una bellissima esperienza in MTB!
moray peru

Un'avventura alla Hiram Bingham

L'esploratore che scoprì Machu Picchu sarebbe fiero di noi se sapesse quale avventura abbiamo passato per arrivare al sito archeologico. Raggiungere Machu Picchu dalla valle Sacra degli Inca infatti non è un gioco da ragazzi, soprattutto se vuoi evitare di spendere centinaia di dollari per la suggestiva ma costosissima ferrovia che ferma ad Aguas Calientes. Non ci resta che cercare un'alternativa e ci informiamo su tutte le possibili vie per arrivare a Machu Picchu.
wayna picchu macchu
La troviamo: dovremo usare un minibus collettivo da Ollantaytambo a “La Hidroeletrica”, ultima stazione del treno che collega Cusco a Machu Picchu pueblo (o Aguas Calientes che dir si voglia). Il bus impiega circa 5 ore a raggiungere l'inizio della ferrovia, dopo aver scavalcato un passo a oltre 4000 m ed aver percorso un tratto sterrato da brivido a picco sul canyon del rio Urubamba. Il punto in cui veniamo lasciati si trova a valle del piccolo centro di Aguas Calientes e per raggiungerlo si deve camminare lungo i binari della ferrovia per un paio d'ore.
Dopo aver pagato il costoso biglietto d'ingresso al sito archeologico più famoso del Perù puntiamo la sveglia alle 4.00 del mattino successivo ed iniziamo la scalata a piedi verso Machu Picchu mezz'ora più tardi, nelle tenebre. Dopo un'ora e mezza di dura salita a gradoni, ci ritroviamo in coda all'ingresso del sito, preceduti da orde di turisti saliti in bus!
machu picchu Il sorgere del sole sulle rovine Inca ci ripaga di fatica e frustrazione, ma Machu Picchu resterà una meta sopravvalutata nelle nostre impressioni di viaggio: dopo un paio d'ore la ressa è tale da non potersi quasi muovere nonostante la grandezza del sito archeologico.
Il rientro ad Ollantaytambo lungo la stessa via dell'andata è un lento calvario che ci fa faticare più della scalata ad un passo alpino e siamo felici di riprendere la bici il giorno successivo.
train to machu picchu

Cusco, bella e impossibile

La strada che collega Cusco ad Ollantaytambo è piuttosto trafficata soprattutto nella valle Sacra degli Inca, mentre appena saliamo verso Chinchero restiamo praticamente soli. Il panorama allevia le fatiche della salita ed il plumbeo cielo all'orizzonte prima ci minaccia e poi ci risparmia. A Chinchero scolliniamo ma non abbiamo troppa voglia di visitare altre rovine e così, in alternativa, ci infiliamo in un ristorantino per berci un delizioso succo fresco d'ananas!
cusco by night
Giungiamo a Cusco dall'alto e il primo impatto è subito terribile per noi cicloviaggiatori: le strade del centro sono tutte in selciato, liscio e scivoloso. Cerchiamo vanamente l'ostello “Estrellita” che ci è stato detto essere il ricovero di decine di cicloviaggiatori in città ed alla fine ci accontentiamo di un'anonima stanza non lontana dal centro… Plaza da Armas è davvero carina con le sue chiese ed i suoi edifici coloniali e ci godiamo il meritato riposo per un giorno!
cusco leo e vero
 
 
Ultima modifica: 16 Giugno 2024
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Leo

Viaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide Dolomiti del suo Trentino, sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, dopo un anno di Working holiday in Australia e dieci mesi in bici nel Sud est asiatico, ora sogna la panamericana... sempre in bici, s'intende!

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Ho una bici in alluminio e carbonio, l'ho cartavetrata fino al osso. Vorrei dipingerla in autonomia, senza pistola e compressore, ...
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