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5 mesi e 5000 km in bici in Sudamerica per dire NO alla plastica

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Questa è la storia di un giovane biologo ferrarese che un giorno ha deciso di intraprendere uno straordinario viaggio in bici (su una bici di bambù) di 5000 km attraverso il Sudamerica per dire a tutti che l’utilizzo della plastica danneggia l’equilibrio del nostro già fragile mondo. Il nome di questo cicloviaggiatore è Dario e la sua avventura è già iniziata…
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Dario Nardi è un biologo marino e un cicloviaggiatore preoccupato per l’inquinamento della Terra.
La costa del Sudamerica, quella affacciata sull’Oceano Pacifico, è forse la più inquinata al mondo per la massiccia presenza di rifiuti plastici che, portati dalle correnti, galleggiano da nord a sud senza risparmiare nulla. Bottiglie, sacchetti, resti di oggetti difficili da identificare lambiscono le spiagge di continuo sporcando e rovinando i piccoli paradisi terrestri. Nell'Oceano si è addirittura formata un'isola grande come la Francia fatta di rifiuti, riesci ad immaginarla?bici in bamboo dario
Il viaggio di Dario è cominciato da poco ma di luoghi ricoperti di plastica ne ha visti già tanti e di questo purtroppo non mi meraviglio.
 

In viaggio su una bici in bambù

Ricordo che nel 2007, durante il nostro viaggio in bici nel Sudest asiatico, vedemmo il disastro che aveva provocato l'arrivo della plastica che aveva rapidamente soppiantato l'utilizzo di materiali biodegradabili come la foglia di banano. Prima le persone erano abituate a mangiare usando come contenitore una grande foglia. Una volta terminato il pranzo gettavano tutto in Natura e l'impatto sull'ambiente risultava essere nullo… ora pensa a fare la stessa cosa con i piatti di plastica, il risultato lo puoi immaginare.bici in bamboo
 
Tornando a parlare del meraviglioso viaggio in bici di Dario la prima cosa che mi sono chiesta è stata il perchè della scelta della bici in bambù realizzata dal laboratorio artigianale Bam Cicli.
Il biologo cicloviaggiatore attraverserà luoghi piuttosto remoti e la sua compagna di avventura, realizzata con materiali naturali, sarà un ottimo biglietto da visita e dimostrerà la volontà e l'obiettivo di Dario: dire al mondo intero che un'alternativa esiste!liberta
 
Il viaggio si svolgerà prettamente lungo la costa del Pacifico toccando Ecuador, le isole Galapagos, il Perù (dove Dario è appena arrivato), la Bolivia e infine il Cile. Una deviazione dalla costa peruviana porterà il giovane al Lago Titicaca, il bacino lacustre navigabile più alto del mondo, al confine tra Perù e Bolivia.
Il lago Titicaca, anche se all’apparenza non si direbbe, è un luogo molto inquinato, un piccolo esempio di quello che sta accadendo su larga scala nel mondo (e purtroppo anche il nostro Mediterraneo non fa eccezione).
Si dice che siano più di 1000 le specie marine in pericolo a causa dell’inquinamento delle acque, ma se negli uomini crescerà una consapevolezza nel cambiamento, se si capitrà che esistono alternative più sostenibili allora qualcosa potrò realmente cambiare.mare e bici
Mi auguro quindi che quella di Dario diventi una voce importante, una voce ascoltata da tanti, una voce che con il proprio eco raggiunga la maggior parte degli angoli della Terra per dire una volta per tutte che il cambiamento è possibile

3 cose che possiamo fare noi

  • Viaggiare in bici, in maniera sostenibile, con leggerezza, senza creare impatti violenti sui territori che attraversiamo e visitiamo;
  • dare un'alternativa a chi ancora non la conosce, spiegare il riciclo o l'utilizzo di materiali alternativi e non materiali usa e getta;
  • denunciare i luoghi italiani e stranieri che hanno bisogno di un intervento come le discariche a cielo aperto, i sentieri nel bosco, le strade secondarie dove spesso vengono abbandonati anche rifiuti speciali. Noi cicloviaggiatori, ciclisti e bikers dobbiamo poi essere i primi a rispettare l'ambiente portando a casa i rifiuti che produciamo come le carte delle barrette o l'involucro di cibo pronto. Non costa niente ma è un passo indispensabile per la conservazione della Natura.
viaggio in bici sudamerica
Per non perdere il viaggio in bici di Dario segui la sua pagina facebook Ocean Traceless e il suo sito www.oceantraceless.com
 
 
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Vero

ITA - Correva l'anno 1983 quando ha sorriso per la prima volta alla luce del sole estivo. Da sempre col pallino per l'avventura, ha avuto la fortuna di girare l'Europa e l'Italia con i genitori e poi, per la maturità, si è regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano verso la Russia. Al momento giusto ha mollato il lavoro senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ha viaggiato per cinque mesi in solitaria. Nel 2007 ha provato per la prima volta l'esperienza di un viaggio in bici e, da quel momento, non ne ha potuto più fare a meno... così, dopo alcune brevi esperienze in Europa, nel 2010 è partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, il Sudafrica-Lesotho e #noplansjourney. Se non è in viaggio, vive sul lago d'Iseo! Carpediem e buone pedalate!

EN - It was 1983 when he smiled for the first time in the summer sunlight. Always with a passion for adventure, she had the good fortune to travel around Europe and Italy with her parents and then, for maturity, she took a trip in 2 horses from Milan to Russia. At the right moment he quit his job with no regrets to fly to New Zealand where he traveled for five months alone. In 2007 she tried the experience of a bike trip for the first time and, from that moment on, she couldn't do without it ... so, after some short experiences in Europe, in 2010 she left with Leo for a long cycling trip in South East Asia, the first real great adventure together! Asia was followed by the Andes, Morocco, South Africa-Lesotho and #noplansjourney. If he's not traveling, he lives on Lake Iseo! Carpediem and have good rides!