Nel panorama della miriade di manifestazioni dedicate alla bici che stanno nascendo in questi anni, poche sono riuscite a fare breccia nel cuore dei cicloviaggiatori come il BAM!, raduno europeo dei cicloviaggiatori. Abbiamo partecipato alla sua quarta edizione dal 18 al 20 maggio a Mantova, raggiungendo la cittadina lombarda in bici e ieri siamo rientrati con miliardi di nuove idee, tante ispirazioni, decine di nuove conoscenze e una certezza... il mondo dei viaggi in bici è meraviglioso, in qualsiasi modo lo si voglia intraprendere e con qualsiasi salsa lo si voglia condire!
Prima di passare alla cronaca, lasciatemi dire che siamo esausti... non so se sia per lo scarso allenamento ed i tanti chilometri fatti con Nala sul "groppone" o per le ore ininterrotte di chiacchiere con i cicloviaggiatori a Mantova. Di sicuro
la stanchezza è quella positiva, quella che vorresti sentire sempre a fine giornata, che ti rigenera e ti fa andare a dormire soddisfatto e felice.
Sì, perché il
BAM! su di noi ha avuto un effetto simile a quello di un viaggio in bici bello tosto: lo maledici, non vedi l'ora che finisca e poi, appena sei tornato, già ti manca. La sensazione mentre eravamo al BAM! era quella di non riuscire a dedicare tempo a sufficienza a tutti coloro con cui avresti trascorso ore a parlare, ad ascoltare aneddoti di viaggio, a sentire e raccontare storie di lande più o meno lontane. Ed ora che siamo a casa avremmo voglia di essere ancora lì, a parlare, a raccontare, ad ascoltare.
Perché il BAM! ci è piaciuto tanto
Lo ammetto, non sono mai stato un amante sfrenato dei festival, di qualsiasi genere e tipo... sono trentino e per questo tendente all'essere un po' orso solitario e rompic... però ci sono occasioni, e questa è una di quelle, in cui dici:
"Per fortuna mia moglie mi ha convinto ad andare!". Lo so, lo so, scrivendo una cosa del genere mi sono rovinato e me lo rinfaccerà per almeno i prossimi 5 anni, ma non riesco a non darle ragione le poche volte che ce l'ha! :).
Detto questo devo dire che sono rare le occasioni in cui la realtà supera le aspettative, soprattutto quando queste sono alte. Bene, il Bicycle Adventure Meeting ci è riuscito
, soprattutto grazie a voi, a tutti coloro con cui abbiamo parlato, scambiato chiacchiere e impressioni, parlato di sogni e di futuri viaggi. Abbiamo fatto della nostra vita un'eterna lotta per riuscire a viaggiare e a condividere
la meraviglia del mondo vista dal punto di vista del sellino e poter fisicamente toccare con mano questa
voglia di condivisione e di esplorazione ci ha entusiasmato. Nel panorama nazionale, dai tempi di
Ciclomundi, mancava un evento che desse voce a coloro che hanno scelto di utilizzare la bici come mezzo lento, dolce e sostenibile per esplorare il mondo. Non importa se il BAM! non sia perfetto, se il bikepacking in quanto moda o in quanto tendenza sia preponderante sul cicloturismo "pesante" delle borse e dei portapacchi; se il marketing debba fare la sua parte, dando una spinta importante all'evento. Ciò che conta è la sostanza ed il fine (in questo caso e solo in questo caso, è bene sottolinearlo) giustifica i mezzi.
Il BAM! ci è piaciuto tanto perché è riuscito a far diventare
Mantova un bersaglio preso di mira da decine di viaggiatori a due ruote che da ogni angolo del nord Italia si sono catapultati, rigorosamente in bici, verso la cittadina mantovana. L'ambiente poi è di quelli senza puzza sotto il naso: tante tende, un bel clima rilassato, voglia di ascoltare e raccontare e soprattutto tanta voglia di dare un volto ai molti avatar conosciuti virtualmente sulle pagine degli (spesso troppo) odiati social network.
La location, tra l'altro, a mio parere è perfetta: centrale, non troppo servita dai mezzi (e per questo più stimolante da raggiungere in bici!), molto bella e turisticamente adeguata (se non siete mai stati a Mantova, a prescindere dal BAM!, programmate una visita). Il village affacciato sul lago, in un bel prato ombreggiato permetteva di restare ad ascoltare i vari relatori e a girovagare tra gli stand senza problemi. E' vero, l'area campeggio era un po' distante dal village, dall'altra parte del ponte, ma unita tramite ciclabile e con un panorama impareggiabile sulla città dei Gonzaga.
Il nostro BAM! 2018
Dopo avervi raccontato perché ci è piaciuto tanto il BAM! 2018 passiamo - brevemente, promesso - alla cronaca.
Il nostro BAM! è iniziato giovedì con la partenza in direzione Mantova dal "nostro" lago d'Iseo in compagnia di Giorgio, cicloviaggiatore bergamasco con una Surly super-accessoriata tutta da invidiare (nonostante i 21kg!!!). Dopo 2 giorni e 170 km circa sulla
ciclovia dell'Oglio, siamo arrivati a Mantova carichi di aspettative. Il nostro arrivo in città è praticamente coinciso con quello di
Luca e Mery, due amici viaggiatori giunti qui da Centallo: 400km in 2 giorni e una sera... quanta stima! Subito saluti, abbracci, racconti e... birra! L'inizio non poteva essere migliore ed invece... ecco all'orizzonte spuntare quel mitico folle venetaccio di nome
Dino Lanzaretti, la star di questo evento e del panorama dei cicloviaggiatori di quest'anno. Perchè?
Semplicemente perché è riuscito a sopravvivere, primo tra tutti i cicloviaggiatori, alla
Siberia in bici in inverno... il giorno successivo racconterà di aver rischiato la pelle e di essere stato salvato dal fato e da un convoglio di camionisti. Il suo racconto è più uno show perché Dino con la sua semplicità, la sua simpatia travolgente ed il suo essere montanaro ha un carisma che trascina... ci vorrebbero molti più personaggi così nel panorama dei cicloviaggiatori!
Dopo la prima notte in tenda, decidiamo di prendercela comoda e di restare nei dintorni del village anche sabato, senza partecipare alle tante pedalate organizzate. La mattinata corre veloce parlando con amici nuovi e vecchi: c'è Matteo che con il suo packraft (si scriverà così?!?... è la prima volta che mi capita di sentirlo!) si sta preparando a viaggiare in Finlandia, c'è Graziano che tanto ci ha fatto sognare con i suoi grandi viaggi, ci sono Valeria e Marco conosciuti ormai quattro anni fa a Ciclomundi, c'è Claudio che con la sua bici disegna i viaggi che fa, ci sono Antonello e Nicoletta che inanellano trail su trail, c'è Pierre di Pedalando Mi Perdo che ci racconta di viaggi passati e progetti futuri, c'è Valerio che ha realizzato il sogno di mollare tutto ed aprire un negozio dedicato all'avventura (Ciclocentrico a Rivoli), con Willy Mulonia che negli anni 2000 seguivo su internet (aspettando ancora la venuta dei social, era uno dei pochi ad avere un sito web) come un mito e che ho finalmente avuto la fortuna di conoscere.
Il pomeriggio è dedicato alle
"talks" e sul palco si susseguono altri viaggiatori da ascoltare, da cui trarre spunti ed idee, fino all'atto finale della chiacchierata tra l'amico
Giovanni Toldo (mitico Giovi!!!) e Dino. Mi va di nominare soprattutto
Davide Valsecchi, con cui non sono riuscito a parlare ma che mi sarebbe tanto piaciuto conoscere: non vedente, partirà fra poco per un viaggio verso Pechino in tandem... in bocca al lupo a te e ai tuoi drivers!
Nel frattempo la birra scorreva e con essa si scioglieva anche la lingua che continuava a macinare parole su parole... la domenica è stata simile: c'è stata l'occasione per salutare Francesca di Cinelli, Nicole di Girolibero, Alessandro Gallo e tanti tanti altri cicloviaggiatori (mi scuso ma non riesco a citarvi tutti!) con cui abbiamo scambiato qualche chiacchiera prima di parlare di Nala e dei viaggi in bici con i cani insieme a Max e a Marcello e Monica di In viaggio con Tina.
Rientro a casa
La festa, baciata da un sole splendente, si è conclusa con una ripartenza. Nel pomeriggio di domenica abbiamo lasciato Mantova lungo la
ciclabile Mantova-Peschiera (che tristezza vedere
così tanta gente e così tanta incuria... la ciclabile sarebbe molto più bella se fosse tenuta un pochino meglio, soprattutto nel tratto fino a Borghetto ed invece erba alta, asfalto rovinato, indicazioni tentennanti e tanta sporcizia ne fanno un biglietto da visita poco spendibile per la città). Il vento e la stanchezza ci fanno raggiungere soltanto Borghetto e all'altezza di Monzambano decidiamo di cenare e gettarci, dopo il pasto, in un prato lungo la ciclovia. Soltanto lunedì concluderemo il rientro passando da Peschiera e deviando poi sulla ciclovia dei laghi sud verso Desenzano, Brescia ed infine il lago d'Iseo.
Questo lungo weekend dedicato alla bici ci ha fatto capire che il cicloturismo è vivo e vegeto, forte e solido e che il mondo dei cicloviaggiatori è meraviglioso: siamo orgogliosi di farne parte e continueremo a cercare, nel nostro piccolo, di condividere esperienze, informazioni e emozioni...
Ultimi commenti
Spero sia un gran viaggio e tienici aggiornati su come andrà!
Buone pedalate!