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Da Mostar alle cascate Kravica: Bosnia in bici
8° Tappa | Mostar-Kravica waterfalls |
Distanza | 61 km |
Dislivello | 930 m |
Risalto in sella solo per qualche chilometro fino alla cittadina di Capljina dove mi fiondo nel primo supermarket fermandomi poi all'ombra per mangiare qualche cosa e sfuggire l'afa insopportabile. Sono molto indeciso sul percorso che seguirò nel pomeriggio: devo scegliere se proseguire verso la costa oppure effettuare una deviazione verso nord ed andare a visitare le cascate di Kravica, non distanti da Medjugorje. Mi convinco a proseguire verso la costa per poter poi raggiungere Dubrovnik domani in mattinata. Inizio a preparare la bici quando sento un campanello alle mie spalle fatto trillare per attirare la mia attenzione. Mi giro e vedo una montagna in sella: Jan (www.jkoelstra.nl), olandese trentacinquenne con barba e capelli di chi è da un pò "on the road". Si ferma a salutarmi e mi confessa che sta cercando di completare con la sua bici l'attraversamento di tutti i paesi europei. Dopo un anno e mezzo gliene mancano soltanto sette, che conta di passare entro ottobre. Lo "intervisto" bombardandolo di domande sul viaggio, sui paesi attraversati, sulla bicicletta, sulla sua vita prima e su quella futura. Quindi, spinto dalla voglia di essere parte, anche se piccola, del suo itinerario, decido di unirmi a lui verso Ljubuski ed il nord. Facciamo una decina di chilometri insieme ed è lui a rivelarmi che il suo termometro segna 43°C. L'asfalto sembra colare ed il suo odore penetra nelle narici dando la nausea. Al bivio per le cascate Jan decide di proseguire dritto verso Croazia, Slovenia, Austria, Svizzera, Liechtenstein, Germania, Belgio ed Olanda. Con il senno di poi Jan ha fatto, secondo me, un errore ad evitare questa deviazione di cinque chilometri: le cascate si riveleranno splendide e con la possibilità di pernottare liberamente poco piùa valle. Lo saluto calorosamente e gli auguro tutto il meglio per i suoi ultimi 3 mesi che lo condurranno a casa.
Come detto, devio per cinque chilometri dalla strada principale verso ovest e ad un certo punto appare una piscina naturale circondata da cascate alte 25m. Uno spettacolo! La zona è piuttosto caotica con una moltitudine di turisti, in prevalenza bosniaci, che si immergono nelle acque cristalline. Vi sono anche un paio di bar-ristoranti ed una passerella di legno piuttosto approssimativa è stata costruita tra una sponda e l'altra dello stagno. Chiedo se sia possibile campeggiare e mi viene indicato un prato poco più a valle: decisamente il luogo più spettacolare dove abbia pernottato fino ad ora. Indosso il costume e mi getto nelle acque gelide raggiungendo a nuoto le cascate dirimpetto arrampicandomi per un pò sulle rocce e godendomi il termine della più bella giornata trascorsa fino ad ora in questo viaggio. Dopo un paio di scatti metto la cigliegina sulla torta concedendomi una birra sotto le cascate per scrivere queste righe ispirato dalla sua freschezza alcoolica.
Per scoprire il percorso seguito durante il viaggio nei Balcani potete leggere il riassunto del viaggio in bici da Trieste a Sarajevo tra Croazia, Bosnia e Montenegro.
Se vi siete persi la puntata precedente tornate al racconto della settima tappa del diario del viaggio in bici in Croazia, Bosnia e Montenegro. Se invece volete continuare l'avventura, leggete il resoconto della nona tappa.
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Leo
ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.
EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico