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Cammino di Santiago de Compostela a piedi

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Secondo i più saggi fra i pellegrini, il Cammino di Santiago de Compostela a piedi comincia nel momento in cui l'idea di partire, zaino in spalla, viene concepita dalla mente ignara del pellegrino. Per me quell'idea nacque quando ero poco più di una bambina, quando, sui banchi di scuola, la maestra raccontò di quel fiume di gente che nel Medioevo raggiungeva a piedi i santuari di Roma, Gerusalemme e Santiago de Compostela, all'estremità occidentale della Spagna. Quel fiume, secondo la mia maestra ancora non si era prosciugato e a Santiago de Compostela ancora ai nostri tempi arrivavano persone da ogni parte del mondo per visitare la tomba di San Giacomo. Da bambina abituata ad andare per rifugi e alpeggi con genitori e parenti l'idea mi affascinò moltissimo e probabilmente il mio Cammino iniziò quel giorno.

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Nel 2006, quando già avevo iniziato a studiare archeologia all'università, finalmente mia madre mi propose di partire con lei per percorrere quella antica rotta, almeno a metà e il ritmo del Cammino a piedi, il suo odore, la sua pace mi conquistarono l'anima. Alcuni anni dopo, quindi, con un'amica rifeci lo zaino e mi preparai di nuovo a partire, questa volta per compiere l'intero percorso dai Pirenei all'Oceano.
Il pellegrino italiano moderno, al contrario di quello medievale che si incamminava direttamente da casa sua, è solito partire da un paesino abbarbicato alle pendici dei Pirenei francesi: St.-Jean-Pied-de-Port. Vi si arriva solitamente con un trenino dalla vicina città di Bayonne, oppure prendendo un autobus da Pamplona a Roncisvalle e da lì un taxi (ma sinceramente è una soluzione un po' macchinosa). Il viaggio è lungo circa 800 Km da percorrere in tappe giornaliere di circa 25-30 Km: noi impiegammo 27 giorni per raggiungere Santiago. Tuttavia, il Cammino non è altro che una formula, che ognuno può adattare alle proprie esigenze: c'è chi lo percorre a metà per poi completarlo l'anno successivo, chi ne compie solo l'ultimo centinaio di chilometri, e così via. Il massimo del suo fascino, però, lo conquista chi trascorre un intero mese scandendolo con il ritmo solitario dei propri passi, sotto il sole torrido dell'estate, in primavera, sotto le piogge autunnali o attraverso le nevi dell'inverno: non c'è un tempo o una stagione obbligata per percorrere il Cammino, basta avere un po' di tempo e un po' di fiducia.
Alcune regole fondamentali, tuttavia, sono imposte al pellegrino: quale che sia il motivo del suo andare (religioso, spirituale, turistico, sportivo…), egli deve munirsi di un documento di riconoscimento chiamato credenziale (credencial in spagnolo), che ad ogni tappa verrà doverosamente timbrata dall'hospitalero, ossia dalla persona che lo accoglierà nell'albergue, l'ostello dedicato ai pellegrini. Gli albergues, sono molto simili ai rifugi montani delle nostre parti, con la differenza che si trovano a quote più basse e spesso sono gestiti da volontari. Si tratta, comunque, di alloggi spartani, con brandine, letti a castello e bagni in comune; nella maggioranza dei casi non viene fornita la biancheria da letto ed è quindi indispensabile avere con sé un sacco a pelo, anche leggero, o almeno un sacco-lenzuolo in cotone o in seta, così come un accappatoio o un telo per la doccia.
 

Prima di partire

 
Chiunque può partire per il Cammino di Santiago: non è una passeggiata di salute, però se le condizioni fisiche mettono in difficoltà, il pellegrino può accorciare le tappe secondo la propria necessità (si trovano albergues anche ogni 2-4 Km l'uno dall'altro), prestando sempre attenzione a ciò che il nostro corpo ci comunica. Prima di partire, se non si ritiene di essere molto predisposti alla prova, è buona cosa allenarsi, utilizzando l'attrezzatura che si porterà con sé (soprattutto rodando adeguatamente le scarpe!) e indossando lo zaino carico: la prova più difficile per il pellegrino, infatti, sarà quella di compiere giorno dopo giorno una tappa piuttosto lunga, con sulle spalle uno zaino pesante. Quindi, se possibile, è consigliabile provare a percorrere allenamenti di 25-27 Km con lo zaino, su terreni sterrati ma non particolarmente difficili: il Cammino non è un sentiero con pendenze vertiginose né presenta particolari difficoltà tecniche.
 

Cosa mettere nello zaino?

 
La regola è l'ESSENZIALITÀ. Occorre quindi pensare che si trascorrerà un lungo periodo di tempo in cui tutto ciò che ci serve dovrà essere trasportato sulle nostre spalle, perciò, bando al superfluo! Ecco qui un elenco di cose essenziali (per chi parte in primavera-estate) a cui consiglio di apportare le minori modifiche possibili:
  • 1 zaino da 40-45 litri, leggero, che distribuisca bene il peso sui fianchi e dotato possibilmente di tasche laterali per l'acqua
  • 1 conchiglia, simbolo del pellegrino diretto a ovest
  • 3 magliette a maniche corte (oppure 2 a maniche corte e 1 a manica lunga): per queste come per tutto il resto, preferite i materiali che asciugano il più rapidamente possibile perché il bucato si fa la sera a fine tappa e si ritira la mattina prima di ripartire
  • 1 o 2 paia di pantaloncini
  • 1 paio di pantaloni (se trovate quei pantaloni da trekking a cui si può togliere la parte inferiore della gamba, potete anche lasciare a casa il secondo paio di pantaloncini)
  • 1 pile o micropile a seconda della stagione
  • 1 poncho che copra anche lo zaino
  • 3 paia di calzini rinforzati sulle dita e sui talloni
  • 3 paia di slip
  • 3 paia di reggiseni (per le signore)
  • 1 paio di pianelle per la doccia
  • 1 paio di pedule per la montagna: oggi ci sono in commercio molte soluzioni; puntate sulla leggerezza e sulla protezione del piede. Se partite in primavera-estate, lasciate a casa il Gore-Tex e puntate su materiali traspiranti che asciughino in fretta
  • 1 sacco a pelo leggero (difficilmente dormirete all'aperto, a meno che non lo desideriate!) o 1 sacco-lenzuolo
  • 1 stuoia: se programmate di partire d'estate a volte gli albergue saranno abbastanza affollati da costringere a una soluzione per terra
  • 1 torcia frontale per le partenze prima del sorgere del sole e per non disturbare se la sera si vuole leggere prima di dormire
  • sapone di marsiglia (va bene anche per la doccia e per i capelli), filo per stendere (3-4 metri) e qualche molletta o spilla da balia per il bucato
  • il necessario – solo il necessario! - per il bagno (attenzione al peso: se partite in 2 o 3, condividete bagnoschiuma e dentifrici!) in cui includo i tappi per le orecchie
  • 1 telo da doccia, meglio se in microfibra, leggero e comprimibile
  • la guida del Cammino (comprata oppure confezionata da voi con le informazioni trovate su internet, però non lasciate a casa le informazioni sul patrimonio storico e culturale che non potete mancare di ammirare!)
  • 1 cappello a larghe tese e occhiali da sole, nonché crema solare
  • 1 borraccia leggera o 2 bottigliette di plastica da 0,5 l.
  • penna e taccuino per appunti di viaggio
  • un astuccio da tenere sempre con sé contenente documento di identità, credenziale, soldi, carte di credito/bancomat, tesserino sanitario
  • macchina fotografica
Non essenziali ma importanti per alcuni: cellulare, eventualmente lettore mp3, bordone o bastoncini telescopici, un paio di sandali da trekking per le ore di riposo e talvolta anche per camminare.
Ricordate che è importante cercare di evitare di superare con il peso dello zaino il 10% del proprio peso corporeo e, comunque, 10 Kg d'estate potrebbe essere un peso massimo ottimale.
 
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In Cammino

 
Il Cammino di Santiago non è un viaggio organizzato e non è un trekking come tutti gli altri. È un periodo in cui è necessario mettersi in gioco sotto tutti gli aspetti, fisicamente e mentalmente e nemmeno il più allenato dei pellegrini è certo di arrivare a Santiago, se non parte con il giusto entusiasmo e con sufficiente motivazione. Ma, nessuna paura: lungo la strada troverete tutto ciò di cui avrete bisogno e non sarete mai soli, quindi il Cammino Francese è il primo viaggio a piedi che si possa consigliare per chi non ha mai vissuto un'esperienza del genere. Un detto che circola fra i pellegrini è che, si parta da soli o in compagnia, c'è sempre un motivo per cui si parte e ognuno fa il proprio Cammino per sé: alla fine del viaggio il pellegrino avrà sempre trovato ciò che cercava lungo la strada, anche se non sapeva che cosa stava cercando.
 

Dove passa il Cammino?

 
Il Cammino Francese attraversa la Spagna settentrionale, passando per Roncisvalle, Pamplona, Burgos, Leon, Astorga, Portomarin e, infine, Santiago de Compostela. Questi sono i centri principali, ma la bellezza della rotta jacopea è che in ogni borgo e villaggio, anche nel più sperduto, è possibile trovare tracce del bimillenario e incessante passaggio dei pellegrini, nei monumenti, nelle chiese, nei siti archeologici in un fiorire di testimonianze storiche e artistiche.
 
 

Cosa fa un pellegrino in Cammino?

 
Il pellegrino principalmente cammina, appunta. D'estate si alza presto, fra le 6 e le 7, per sfruttare al massimo le ore più fresche della giornata. Cammina con una velocità media di 4 Km/h, compiendo quindi una tappa media in circa 5-6 ore di marcia, durante le quali si può fermare più volte a ricaricare la scorta d'acqua, a riposare un po' le gambe e i piedi, a farsi una chiacchierata in un bar o a visitare qualche monumento. Al termine della tappa, il pellegrino viene accolto in un albergue, dove occuperà la propria branda per la notte, appoggiando per una volta lo zaino. In albergue, il pellegrino provvede alla doccia, a fare il bucato con le cose usate durante il giorno, a riposare e anche a visitare il luogo in cui si trova. La cena si consuma nei ristorantini del posto che offrono il menu del peregrino (circa 10-15€ per un pasto completo), oppure in albergue con i propri amici oppure con una cena conviviale organizzata dagli hospitaleri. Il pellegrino andrà a letto abbastanza presto, soprattutto rispetto agli orari spagnoli, ma spesso non mancano le occasioni per una birra in compagnia.
 

Le tappe

 
Come ho già detto, ognuno organizza il proprio Cammino come preferisce e a seconda delle proprie condizioni di salute: spesso dolori, vesciche e malesseri vari possono influire sulla lunghezza e sul numero delle tappe.
L'itinerario che ho seguito io è questo:
 
  • St.-Jean-Pied-de-Port – Roncisvalle, 25,7 Km
  • Roncisvalle – Larrasoaña, 27,4 Km
  • Larrasoaña – Cizur Menor, 20,9 Km
  • Cizur Menor – Puente la Reina, 19 Km
  • Puente la Reina – Estella, 21,9 Km
  • Estella – Sansol, 25 Km
  • Sansol – Logroño, 23 Km
  • Logroño – Nájera, 30 Km
  • Nájera – Grañon, 25 Km
  • Grañon – Belorado, 19 Km
  • Belorado – Atapuerca, 29 Km
  • Atapuerca – Tardajos, 26 km
  • Tardajos – Castrojeriz, 35 Km
  • Castrojeriz – Frómista, 25 Km
  • Frómista – Carrión de los Condes, 20,5 Km
  • Carrión de los Condes – Terradillo de los Templarios, 26,8 Km
  • Terradillos de los Templarios – El Burgo Ranero, 32 Km
  • El Burgo Ranero – Arcahueja, 35 Km
  • Arcahueja – Villar de Mazarife, 26 Km
  • Villar de Mazarife – Astorga, 31,2 Km
  • Astorga – Foncebadon, 26 Km
  • Foncebadon – Ponferrada, 27,3 Km
  • Ponferrada – Villafranca del Bierzo, 24 Km
  • Villafranca del Bierzo – O Cebreiro, 28,4 Km
  • O Cebreiro – Triacastela, 21 Km
  • Triacastela – Mercadoiro, 29 Km
  • Mercadoiro – Pontecampana Mato, 35 Km
  • Pontecampana Mato – Arzúa, 21 Km
  • Arzúa – Santiago de Compostela, 40 Km
 
Il Cammino Francese si conclude ufficialmente alla Cattedrale di Santiago de Compostela, ma molti pellegrini continuano a camminare ancora per pochi giorni, compiendo i circa 100 Km che li separano dall'Oceano Atlantico, per giungere a Finisterre o al santuario mariano di Muxia. La scelta sta a ciascuno e ognuno, alla fine sa dove i suoi piedi lo vorranno portare.
 

Buon Cammino, pellegrini!

 
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MelianSZ

Archeologa appassionata di nuove tecnologie e informatica, nella vita si occupa di modellazione 3D ma la passione per gli itinerari storici l'ha portata sul Cammino di Santiago per salutare San Giacomo ben due volte. Sara ha scritto degli interessanti articoli sul Cammino e non solo su Antika, il portale sul mondo antico, oltre ad avere un sito web personale in cui scrive dei suoi pellegrinaggi, di cibo e di montagna. Per contattarla e chiederle informazioni, ecco i suoi contatti Twitter e Linkedin.