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Caschi bici: come scegliere i migliori

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In questo articolo non voglio entrare nel merito di una delle questioni più dibattute riguardo alla bicicletta: indossare o non indossare il casco quando si esce in bici. Per noi il casco da bici è divenuto un accessorio imprescindibile, senza il quale non ci muoviamo, ma è bene sapere che in Italia non esiste alcun obbligo! Detto questo, noi consigliamo di indossarlo sempre: quando si va a fare un viaggio in bici, quando si esce per fare la spesa, quando si salta in sella ad una MTB per una gita nei boschi... l'evoluzione ha portato i caschi per bici ad essere leggeri e comodi a tal punto da abituarsi in pochi giorni al suo utilizzo e dimenticarsi ben presto di averlo in testa. 

È però fondamentale acquistare il casco bici giusto e di seguito cercheremo di capire come scegliere i caschi per bici migliori e quali parametri valutare al momento dell'acquisto.

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È d'obbigo fare una premessa alle successive considerazioni: i caschi per bici hanno subìto negli ultimi decenni un'evoluzione notevole così come il mondo delle due ruote in generale. La sempre maggior specializzazione e suddivisione delle discipline ciclistiche (Urban, Bici da Corsa, Enduro, Downhill...) ha fatto sì che (giustamente) siano stati studiate morfologie e geometrie specifiche anche nella realizzazione dei caschi bici.

Di seguito farò un discorso generale, valido per la maggior parte delle discipline ed in particolare per chi pratica il cicloturismo o utilizza la bici quotidianamente per andare al lavoro o a fare escursioni semplici in bici, evitando di dilungarmi su tipologie di casco più specifico come potrebbero essere quelle per le discipline gravity, in cui è d'obbligo un casco integrale dotato di mentoniera (simili a quelli per motocross).

Quali caratteristiche valutare

Quando decidi di acquistare un casco da bici nuovo, è fondamentale valutare alcune caratteristiche per fare una scelta oculata e saggia. Il ruolo di un casco è quello di proteggere il cranio dagli urti in caso di caduta... non aspettarti che vi salvi la vita se state scendendo ai 100km/h da una strada di montagna o se un tir vi travolge, ma pensa che ti può evitare un trauma cranico nel caso più frequente in cui si sbatta la testa a terra ad una velocità "normale" per un ciclista.

Capacità di assorbimento degli urti

Il primo parametro da valutare, il più importante, è la capacità di assorbimento degli urti. Attualmente esiste una normativa europea che impone ai produttori di progettare e testare i loro caschi bici in maniera tale da resistere a urti e sollecitazioni.

La normativa di riferimento è la EN1078 e la prima cosa da fare quando si acquista un casco è controllare l'etichetta presente all'interno: assicurati che vi sia la marcatura CE EN1078 come nell'immagine. In generale ormai la maggior parte delle aziende si sono adeguate a questo standard, ma se ti capita di acquistare caschi provenienti da paesi extra-europei fai attenzione poichè indossare un casco da bici non testato potrebbe equivalere a non averlo affatto, se non peggio!

etichetta norma en 1078

Calotta

La parte fondamentale di un casco da bici, che garantisce la protezione, è la calotta. Generalmente è costituita da due parti: quella esterna in policarbonato e quella interna in polistirene espanso.

I caschi in cui queste due parti sono semplicemente incollate generalmente costano meno di quelle in cui esse sono fuse (ad esempio con la tecnica In-Mold), per ovvi motivi di diversa capacità legante dei due metodi: il secondo è sicuramente più resistente del primo.

Tale dettaglio non influisce però sulla resistenza stessa del casco. Al momento dell'acquisto valuta la geometria della calotta in base alle tue esigenze: per chi ritiene importante la prestazione il casco potrà essere meno avvolgente; chi vuole maggior sicurezza potrà optare per caschi che proteggano anche la nuca tipo quelli da BMX. Tieni presente che l'areazione è in genere inversamente proporzionale alla copertura che un casco garantisce.

Cinghie e cinturini

Fondamentali per la vostra sicurezza, cinghie e cinturini devono essere resistenti e comode allo stesso tempo. Controlla che l'ancoraggio al casco sia saldo, provando a dare alcuni strattoni e visionando attentamente l'interno del casco stesso. Assicurati che vi sia un'imbottitura seria in prossimità delle fibbie di allaccio... le cinghie devono essere ben a contatto con il mento una volta indosso e l'imbottitura è fondamentale per la tua comodità!

cinturini casco bici

Areazione

Un altro elemento fondamentale per la comodità del ciclista è l'areazione del casco bici, soprattutto nel periodo estivo. La testa è una delle parti del corpo che si surriscaldano più facilmente durante le giornate più calde ed avere un casco ermetico non aiuta la dispersione del calore. A meno che non intenda viaggiare in bici solo in inverno o in zone fredde, ti consigliamo di acquistare un casco ben ventilato... i canali di ventilazione e la loro geometria vengono studiati attentamente dalle aziende per migliorare areazione del capo, areodinamicità e per ridurre il peso. Fai un confronto su più modelli, indossandoli in fase d'acquisto, per valutare quale sia il più adatto, anche se in tal caso l'ideale sarebbe un test in movimento.

Sistema di regolazione

Non può mancare e in genere è posta sul retro del casco. Permette di allargare o stringere il casco attorno alla nuca per ottimizzarne la vestibilità. Ve ne sono di diverse tipologie ed è spesso uno degli elementi più fragili di tutto il casco: la regolazione a rotella (che va girata per stringere o allargare le chinghie dentate in plastica che ancorano il casco alla nuca) è forse la più comune ma esistono anche sistemi a pressione singola o doppia. Anche in questo caso il miglior modo per capire se il sistema è pratico ed allo stesso tempo solido è quello di indossare il casco e provarlo.

chiusura casco

Aerodinamicità e leggerezza

Non sono elementi fondamentali per chi pratica cicloturismo o utilizza la bici per andare al lavoro e fare escursioni tranquille, ma può essere importante per gli agonisti. Il peso in ogni caso non deve essere eccessivo poichè le sollecitazioni sul collo aumentano esponenzialmente e possono creare a lungo andare problemi di cervicale o stanchezza.

Costo

Si tratta di un elemento importante ma non è assolutamente detto che un casco più costoso sia anche un casco più sicuro... molto dipende dal peso: per ridurlo infatti spesso si utilizzano materiali costosi che fanno lievitare il prezzo del prodotto finale. Online si trova una interessante indagine di Altroconsumo che dimostra come non sempre il casco più costoso sia anche quello più sicuro!

visiera casco

Altri accessori

Nell'acquisto di un casco bici potresti anche tenere in considerazione la presenza di alcuni accessori che a mio parere potrebbero fare la differenza a parità di qualità: se si pratica la MTB è molto utile la presenza di una visiera che protegge da rami e improvvisi abbagli solari all'interno del bosco.

Un altro accessorio che si rivela spesso utile è la retina per gli insetti all'interno delle aperture del casco: una vespa intrappolata nel casco può essere un elemento molto pericoloso sia in discesa che in città!

Controlla che l'imbottitura interna del casco sia di qualità: spesso è la prima cosa che si consuma e lo sfregamento del polistirene sulla fronte con il sudore può essere molto fastidioso (mi sorge il dubbio che la mia ampia stempiatura sia dovuta all'utilizzo intensivo di caschi con un'imbottitura scadente ? ), se ti capita spesso di pedalare di notte, pensa a un casco doato di catarifrangenti per migliorare la tua visibilità o addirituttura a un casco come quelli MFI con luci integrate.

retina interna casco

Prova il casco prima dell'acquisto

Al momento dell'acquisto è fondamentale indossare il casco e provarlo in maniera corretta e completa.

I caschi bici non sono tutti uguali così come non sono uguali le nostre teste. Innanzitutto indossare il casco in maniera errata equivale a non indossarlo, quindi posizionalo bene in testa, che copra la fronte e che avvolga bene la nuca senza muovesi. Regola le cinghie chiudendole sul mento e adattandole in maniera che non stringano troppo ma che siano ben salde sul viso. Utilizza il regolatore posteriore per adattarlo perfettamente al cranio: se la taglia è sbagliata o il modello non è adatto a te, te ne accorgerai subito.

La comodità è un altro elemento molto importante. Con l'andare del tempo, se il casco è comodo, ti dimenticherai di averlo in testa: non sai quante volte, anche in viaggio, mi sia capitato di entrare in un bar a bere qualcosa o iniziare un pranzo senza togliermi il casco. Un po' ridicolo forse, ma rende l'idea!

Prova più modelli e fai un confronto su tutti gli elementi della lista che trovi qui sopra: tra le migliaia di modelli in circolazione ce ne saranno sicuramente alcuni adatti a te, il resto lo fanno l'estetica, il budget e i tuoi gusti.

Quando sostituire un casco?

I caschi per bici sono costituiti da materiale plastico che si degrada sotto l'azione degli agenti atmosferici e del tempo anche se non lo utilizzi quindi è buona norma sostituire il casco in ogni caso dopo alcuni anni (5-6).

Inoltre un casco da bici va sostituito se subisce urti significativi, anche se apparentemente non ha subito danni. Il lavaggio periodico (evitando agenti chimici troppo aggressivi, acqua e sapone vanno benissimo) e una buona manutenzione possono allungare la vita del casco e soprattutto mantenerlo in buono stato di efficienza durante il suo utilizzo, quindi dedica anche ad esso qualche minuto del vostro tempo.

 
 
 
Letto 30534 volte Ultima modifica il Mercoledì, 16 Agosto 2023 17:59
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Leo

ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.

EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.