Oggi, verso metà mattina, il cellulare suona facendomi ridestare dal torpore di una giornata qualsiasi. Dò un'occhiata al numero sconosciuto cercando nel cassetto della memoria qualche indizio che mi conduca alla scoperta del soggetto presente all'altro lato della cornetta: buio completo! Premo il tastino verde svogliatamente ed una voce squillante risponde: "Ciao, sono Sarita."...ci metto un attimo ma poi ricordo quelle sei lettere in fila apparire spesso e volentieri sul mio monitor quando seguivo l'andamento ed i commenti sul forum del concorso "storie vagabonde" (Vagabondo.net) a cui partecipavo con un racconto di viaggio sull'avventura in Nuova Zelanda. Ma vuoi vedere che...noooo, non è possibile: il voto popolare non era andato un granchè ed essere giunti tra i primi tre del voto della giuria mi sembrava improbabile oltre che incredibile.
Quando ho scoperto di aver vinto il primo premio sono caduto dalle nuvole e devo essere sembrato un analfabeta al mio interlocutore. Non ci credevo: non tanto per una sorta di sottostima di me stesso, quanto per la qualità dei racconti presenti in finale (ho letto soltanto quelli, lo confesso non sono riuscito a leggere tutti i 178 racconti inviati). Ho adorato fin da subito Un posto in Paradiso, (Una storia Africana) di Angelo e Dalla Transnistria con amore di Mauro ma anche gli altri racconti erano davvero belli.
Mi sono già dilungato troppo... solo per dire: "Grazie!" al team di Vagabondo che ha ideato il concorso ed alla giuria che mi ha votato. Infine volevo fare ancora i complimenti a tutti gli autori che hanno partecipato al concorso.
Il racconto è tratto dall'incipit del piccolo libricino che ho scritto riguardo all'avventura in bicicletta in Nuova Zelanda che potete liberamente scaricare dal link qui sotto (mi farebbe piacere ricevere qualche feedback a riguardo). Per ora ho scritto soltanto il resoconto di viaggio dell'isola del Nord. Quando e se ne avrò voglia cercherò di portare a termine la narrazione con l'isola del Sud, sicuramente la più emozionante (infatti l'incipit è ambientato nell'isola del sud!), sperando di farvi innamorare di una idea "alternativa" di viaggio, più meditato e rilassato: il cicloviaggio.
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