Abbiamo seguito Gaetano per un mese intero nel suo giro d'Italia in bicicletta lungo le coste della penisola più bella del mondo.
Il progetto "Due ruote lungo le coste" è partito più di quaranta giorni fa ed ha condoto il suo protagonista sulle strade costiere d'Italia, da Trieste a Ventimiglia, in solitaria fra incontri, condivisione e solidarietà!
Per saperne di più su questa bella avventura a due ruote, ho chiesto a Gaetano di concederci un po' del suo tempo per rispondere a qualche domanda... ne è nata questa breve e curiosa intervista!!!
La tappa più lunga
Pescara – Lesina (FG) circa 160 Km con saliscendi iniziale fino a dopo Ortona!
La tappa più corta?
Brugnato (SP) – Recco (GE) con picco al passo del Bracco a 615 m. Totale circa 75 Km.
La tappa più bella?
Se devo sceglierne una direi da Recco e Finale Ligure però dopo Genova che è una città infinita da superare, specialmente se c’è il salone nautico….
Però so che sto facendo torto ad almeno altre 4-5 zone attraversate!
La tappa più deludente?
Da Jesolo a Ravenna, in particolare tutta la statale Romea del delta del Po. Noia, noia, noia……
Un luogo che non scorderai mai?
Altra scelta difficilissima… Dico Le Castella vicino a Capo Rizzuto (KR) perché ci sono arrivato poco prima di un temporalone.
E’ stata una gara di velocità che per fortuna ho vinto io e poi lo spettacolare tramonto è stato meglio di una medaglia.
Accoglienza più calorosa?
L'incontro più interessante?
Più che interessante, ti dico l’incontro che mi ha arricchito di più. Un ciclista si è aggregato da Pozzuoli a Formia e con lui ho avuto la possibilità di confrontarmi sugli aspetti che vanno al di la della sola prestazione atletica di un viaggio come il mio. E’ comparso in una tappa in cui sentivo il bisogno di confrontami. Sai quegli incontri casuali al momento giusto?
La regione più organizzata a livello ciclistico lungo le coste?
La Liguria di Ponente soprattutto perché gli automobilisti sono abituati ai ciclisti e vi sono delle ciclabili tracciate lunga la vecchia ferrovia dismessa.
Ci sono i noleggi bici e punti di ristoro. Inoltre molti hotel accettano volentieri i ciclisti, in particolare a Finale Ligure...
Qual è stata la giornata faticosa del tuo Giro d'Italia?
Da Lesina a San Giovanni Rotondo. Una salita infinita e senza tregua dopo Vieste, salitone da Mattinata a Monte Sant’Angelo e saliscendi finali fino a San Giovanni Rotondo. Meno male che poi ho avuto una grande accoglienza.
Hai mai avuto problemi alla bicicletta?
Ordinaria amministrazione: una foratura, due pneumatici cambiati e un raggio rotto.
Le viti dei portapacchi che ho dovuto fissare con il nastro fanno parte degli accessori. Tutto sommato la bici ha tenuto egregiamente
Quale sarà il tuo prossimo viaggio in bici?
Piccoli tratti attorno a Verona. Penso che andrò a fare “un saltino” al Brennero tanto perché ci ho preso gusto con i confini e mi manca quello a Nord. Per l’anno prossimo non dico nulla di definitivo perché è ancora un’idea ma penso che chiuderò il giro partendo da Ventimiglia per arrivare a Trieste passando dai laghi…
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