Beatrice nel 2017 ha lasciato tutto per intraprendere un grande viaggio in bicicletta attraverso il Sud America. E' partita con la sua bici pieghevole e ha affrontato 11500 km dalla Colombia alla Patagonia in solitaria, ma lasciamo che sia lei a raccontarci meglio la sua storia...
Ciao Beatrice, prima del tuo grande viaggio in bici attraverso l’America del sud avevi già avuto altre esperienze di cicloturismo?
Solo un viaggio di due notti in Inghilterra intorno a Londra…
Com’è nata l’idea di un’avventura di questo genere?
Nel 2017 vivevo a Londra, stanca dei ritmi veloci, tra studio e lavoro, ho deciso di rallentare. Di prendermi del tempo per riconnettermi con me stessa, con le persone e la natura. Mi sono licenziata. Sono partita senza sponsorizzazioni. Senza nessuno supporto, alla ricerca del vero sapore delle fragole e forse della vita.
Ci racconti il tuo itinerario?
Ho quasi sempre pedalato lungo le Ande attraversando: Colombia, Ecuador, Perù, Bolivia, Cile, Argentina.
Qual è il punto più alto raggiunto? E quello più basso?
5.000 m, -4 metri (nuotando =)
Quali sono i pro e i contro del viaggiare in solitaria secondo te?
- PRO: sei molto più flessibile nelle scelte.
- CONTRO: all’inizio pensi che puoi contare solo tu te stesso.
- CONTRO o PRO? Poi però ti accorgi che non sei mai solo, che dipende cosi poco da te..che direi che non ci sono grandi contro...
Ci racconti un incontro particolarmente piacevole fatto lungo la strada?
Qui un pezzo del viaggio che mi sta a cuore..tratto dal libro..
Arrivando a Vallenar, Cile
“Esco dal deserto con un senso di solitudine addosso e una voglia matta di dolci. Mi manca mia mamma con le sue torte, mio papà con i suoi i cioccolatini. Arrivando a Vallenar è strano attraversare il centro. Le strade sono piene di gente, per fare compere prima che tutto chiuda. Passo in una panetteria, uscendone con una busta piena di pani per Hamburger del giorno prima. Mi tengo la voglia di dolce. La notte vorrei accampare vicino a un benzinaio, orami sono la mia catena d’hotel 4 stelle. Si può mettere in sicurezza la tenda, fare la doccia, wifi e spesso c’è un caffè aperto tutta la notte. Mentre cerco il più vicino sulla mappa, si avvicina una signora, con lei c’è un ragazzo alto e magro capelli lunghi. Qualche domanda: «Dove dormi stasera?» Accenno all’idea del benzinaio e perplessi insistono per invitarmi da loro. “Ma chi sono? Forse una signora che aiuta i viaggiatori?” Fidandomi decido di seguirli, pochi minuti e siamo in casa. Il papà, quasi alto due metri, con una barba folta, mi aiuta a portare dentro la bici. Loro figlia, Aylin ha appena aperto un suo negozio di pasticceria. La cucina è un sogno, mi fa vedere una pila infinita di barattoli con praline di tutti i colori. C’è un profumo! Il ragazzo con i capelli lunghi è Riccardo, suo fratello. Bevendo un the in giardino, capiamo subito di avere tutti e tre tanto in comune. Ci ritroviamo a parlare delle scelte, di come non fermarsi alla prima fermata, per continuare a cercare, fino a trovare il proprio posto in questa vita. Riccardo, vegano da qualche mese, quella sera deve tornare a Val- paraiso. Sorridendo il papà mi dice: “E beh, tu sei la figlia che aspettavamo, puoi stare in camera sua!” Per lui hanno hanno organizzato una cena con Hamburger di lenticchie, patate dolci e majonese, tutto rigorosamente vegano. Manca solo il pane, si sono dimenticati di prenderlo ed ormai tutti i negozi sono chiusi. «Ehi, ma io ne ho una busta piena!» A cena scopro che alla mamma di solito non piace andare a fare la spesa, in mezzo alla confusione. Ma quel giorno ha voluto uscire. Mi ha visto ed è stata lei a voler venire a parlarmi. È proprio sconcertante quando tutto si incastra. Che senti che sei sulla strada giusta e non hai perso la direzione. Finiamo con una fantastica torta fatta in due secondi da Aylin per me! Di notte, in questa camera piena di poster, penso a quanti fratelli abbiamo in questo mondo. Se solo riuscissimo a lasciar più spesso aperto il cuore oltre che agli occhi. Mi addormento leggera, la solitudine e la voglia di dolci sono già lontani.”
Qual è stato il paese che ti ha conquistato di più?
Il paese che c’è nel cuore di ogni persona
E quello che ti ha “deluso”?
Sarò scontata..però sto ancora aspettando questo paese...
Al ritorno dal tuo grande viaggio hai scritto un libro con il quale raccogli fondi, ci racconti il tuo bel progetto?
Viaggiando Ho ricevuto molti aiuti dalle persone incontrate, con questo libro, vorrei provare ricambiare. Non potendo riaiutare le stesse esatte persone, ho deciso di sostenere questa associazione di Perugia. Ho vissuto tanti anni a Perugia, conosco la Gomena ODV e i fondi che ricevono vengono interamente indirizzati ai loro progetti. Realizzano progetti di aiuto a persone in stato di necessità di qualsiasi genere: Economica, materiale, morale spirituale. I Progetti già realizzati sono in Chaco Argentino, Kenia, Haiti, Congo, Italia, Kosovo, Ucraina. Ora stanno raccogliendo fondi per un progetto in Ucraina per la realizzazione di una casa di accoglienza a Kiev aperta a tutti: bambini, handicappati, profughi, poveri e emarginati della città.
Quale sarà la tua prossima avventura?
E’ già iniziata o non è ancora finita. Sto cercando di continuare a vivere con lo stesso entusiasmo. Cercando di essere presente ogni secondo, rispettando chi incontro e la natura...
Come acquistare il libro di Beatrice
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Il prezzo di 18€ è solo consigliato per coprire costi di spedizione e stampa. Vorrei che uno desse quello che può e che ritiene giusto. Al netto delle spese, tutti i ricavati andranno alla ONLUS "Gomena ODV" Grazie!
Per qualsiasi dubbio scrivimi pure!
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