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Ducato Estense Coast to Coast: in bici o a piedi sulla ciclovia degli Este
Dati tecnici
Ducato Estense Coast to Coast
Partenza/Arrivo | Venezia/Viareggio |
Tempo | 13 giorni + 10 di varianti |
Dislivello |
6500 m + 7300 m di varianti
|
Lunghezza | 680 km + 530 km di varianti |
Difficoltà | |
Panorama |
Files GPS
Ducato Estense Coast to Coast
Un viaggio lungo 1000 anni sulle strade dei Duchi tra storia, cultura, arte, natura ed enogastronomia
Da questa idea è così partita una sorta di ricerca storico-geografica per risalire, almeno a grandi linee, a quella che era l’estensione del Ducato. Contestualmente è iniziata anche l’identificazione di quello che avrebbe potuto diventare un itinerario funzionale per i viaggiatori sia a pedali che a piedi ma anche interessante da un punto di vista turistico, storico e, perché no, enogastronomico. Là dove esistevano già, sono state sfruttate le piste ciclabili altrimenti, in alternativa, ci si è appoggiati a strade secondarie a bassissima densità di traffico. Sono veramente pochissimi i chilometri che si devono percorrere su strade trafficate e contiamo nella buona volontà delle singole amministrazioni per creare circuiti alternativi in modo, in futuro, da poterli evitare.
Il percorso della DEC2C
Inizialmente abbiamo collegato Ferrara con Modena, le due antiche capitali del Ducato. Poi ci siamo spinti lungo la valle del fiume Panaro attraversando numerosi centri storici già facenti parte dell’antico Ducato e affrontando i rilievi appenninici del parco dell’Emilia Centrale fino ad arrivare a Fiumalbo. Non è un caso se è stata inclusa Fiumalbo nel nostro itinerario. Infatti, oltre ad essere uno dei borghi più belli dell’intero Appennino Settentrionale, da qui inizia la “Strada del Duca”, un antico percorso costruito all’inizio del 1800 per volere del Duca d’Este e in accordo con la Duchessa di Lucca, per poter avere un accesso al mar Tirreno.
L’itinerario prosegue poi fino a quel gioiello che è la città di Lucca e sfocia nel mar Tirreno in Versilia. Le ricerche effettuate hanno poi messo in evidenza come la famiglia degli Este trovasse origine presso l’omonima città sita presso i Colli Euganei e da cui prese il nome. È stato così prontamente individuato un itinerario che consentisse di prolungare l’itinerario fino ad Este. Trovandosi poi questa a ridosso di Padova e a due passi da Venezia l’estensione è continuata fino ad includere la città del Santo e la Serenissima creando così un itinerario da mare a mare o, come si dice oggigiorno “coast to coast”.
Variante Matildica
Studi più approfonditi hanno messo in luce il fatto che, in un certo periodo storico, il Ducato Estense estendeva i propri domini fino ad includere le città di Massa e Carrara. Per poterle inserire nel progetto è stata ideata una variante che da Modena si sposta verso la provincia di Reggio Emilia di cui ne attraversa gli Appennini facenti parte del Parco nazionale Tosco-Emiliano fino a giungere in Garfagnana e, infine, alle città di Massa e Carrara. Fornendo così un comodo accesso, non solo al mar Tirreno ma anche al famoso ed apprezzato Parco delle Cinque Terre.
Cantiere Estense
L’ultimo tassello è stato aggiunto quando è iniziata una collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali che ha avviato un progetto di valorizzazione turistica del territorio ispirato anch’esso al Ducato Estense e denominato “Cantiere Estense”. Sono state così definite e aggiunte due tappe: una a Ferrara che permette la visita di alcune Delizie Estensi che si trovano nella campagna ferrarese e l’altra che, partendo da Castelnuovo in Garfagnana, compie un anello per includere tutta una serie di siti Estensi risalenti all’epoca del ducato. Mentre le prime sono residenze dedicate fondamentalmente al piacere e all’ozio della famiglia degli Este, i secondi constano essenzialmente di strutture militari edificate o fortificate da parte degli Este per meglio proteggere i nuovi domini garfagnini.
Come si evince da quanto scritto, l’intenzione è sempre stata quella di dare al percorso un’impronta storico-culturale nel tentativo di renderlo appetibile non solo per l’appassionato sportivo ma anche per chi è desideroso di conoscere e scoprire nuovi itinerari turistici dalla grande valenza storica e culturale. Stiamo anche già lavorando ad un altro aspetto di caratterizzazione del territorio che, di solito, è molto apprezzato: quello enogastronomico. Infatti, oltre ad elencare tutti i vari punti di interesse turistico che si trovano lungo il percorso, verranno indicate anche quelle che sono le eccellenze enogastronomiche di ogni località attraversata.
La DEC2C in numeri
- 13 tappe principali + altre 10 possibili varianti
- 680 km di percorrenza + 530 km di varianti
- 6500 metri di dislivello positivo + 7300 m di varianti
- 3 regioni attraversate più la Liguria per l’accesso al parco delle 5 Terre
- 8 province
- 2 mari collegati
- 5 siti patrimonio UNESCO
- 3 riserve MAB UNESCO
- 1 Geoparco mondiale UNESCO
Siti UNESCO
- Venezia e la sua laguna
- Padova - l’orto botanico
- Ferrara, città del rinascimento e il suo Delta del Po
- Modena - La Cattedrale, la Torre Civica e Piazza Grande
- Porto Venere – Le cinque terre e le isole di Palmaria, Tino e Tinetto
Riserve MAB UNESCO
- Delta del Po
- Appennino Tosco-Emiliano
- Selve costiere di Toscana
Geoparchi Mondiali UNESCO
- Alpi Apuane
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico