In questo articolo si fondono in un'unica essenza quelle che sono le mie più grandi passioni: la fotografia, il viaggio e la bicicletta. Viaggio da quando ero bambino, in bici ormai da oltre vent'anni e fotografo da altrettanti. Ho sempre amato, nelle mie avventure in giro per il mondo, cercare di trasmettere attraverso le immagini parte delle mie emozioni e delle sensazioni che un cicloviaggiatore prova quando si trova immerso in un paesaggio etereo, solo con la sua bici. Negli anni mi sono informato, ho studiato da autodidatta e ho elaborato alcune convinzioni che ora voglio condividere, per migliorare le fotografie scattate durante un viaggio in bici.
La prima versione di questo articolo, in cui parlavo in generale di fotografia di viaggio, risale al 2008 e dopo oltre dieci anni credo sia arrivato il momento di rinnovarlo. Sia perché le mie passioni sono cambiate ed evoloute, sia perché il mondo della fotografia e del viaggio in bici è cambiato. Di seguito quindi troverai alcuni consigli specifici per il cicloviaggiatore, oltre ad alcune dritte valide in generale per chi ama viaggiare.
L'arte di viaggiare in bici
Viaggiare in bici, così come
fotografare, è
un'arte. E come qualsiasi arte, non tutti hanno il talento e le capacità per farlo. Si può girare il mondo, vedere centinaia di paesi e città, senza per questo essere dei cicloviaggiatori. Il
viaggiatore cerca di conoscere ed informarsi, di scoprire luoghi differenti da quelli più conosciuti e turistici, di parlare e comprendere le persone andando oltre le difficoltà linguistiche, di immergersi completamente negli ambienti e nei paesaggi in cui si trova.
Non punta al record, non sogna la fama, non ambisce ad essere il più...
qualcosa (veloce, lento, longevo, freddo, caldo...).
Sceglie il proprio ritmo e lo modella sulle necessità di chi incontra. Rallenta, si ferma, ascolta. In questo mondo in cui apparire è diventata la vera essenza del viaggio, essere un cicloviaggiatore con la C maiuscola risulta quantomeno complesso. Questa maniera di porsi nei confronti di una nuova cultura, di un nuovo paese, di una differente religione si può imparare ma è soprattutto una qualità innata, come quella di scrittore, attore, fotografo... Fondamentale è comunque la volontà di apprendere, la curiosità di conoscere, la capacità di ascoltare, l'abilità di condividere.
Se si riesce ad affrontare un viaggio con questo spirito, con una mente ed un cuore aperto, si riuscirà ad assorbire la vera essenza di un luogo e della sua gente. Una conseguenza di ciò, per tornare all'argomento di questo articolo, sarà una maggior facilità nel saper cogliere tramite la nostra macchina fotografica le sfumature ed i colori più nascosti di ciò che sta di fronte a noi, ottenendo una rappresentazione ed un'interpretazione del nostro viaggio meno banale e scontata.
Un errore da non fare
Fatta questa debita premessa che sentivo l'esigenza di mettere nero su bianco, torniamo a raddrizzare il timone e vediamo di entrare nel vivo dell'argomento: come puoi migliorare le tue fotografie quando viaggi in bici?
L'errore più grande che feci durante i miei primi grandi viaggi in bici e non solo, fu quello di
dimenticarmi di esistere. Mi spiego: di rientro dalla Patagonia, che avevo attraversato da nord a sud in bici, guardai le diapositive scattate (sì, parlo di "soli" vent'anni fa e le macchine fotografiche digitali non esistevano ancora) e ne trovai pochissime in cui apparivo io, la mia tenda, la bici carica. C'erano molte foto di paesaggio ma la mia presenza era rara.
Avevo trascorso un mese a sudare e faticare in sella alla mia bici ed avrei potuto scattare quelle foto anche dal finestrino di un autobus. Mostrare ad amici e parenti foto senza di me riduceva notevolmente il pathos e l'emotività che invece uno specifico paesaggio suscitava in me, perché legato ad un episodio o alla fatica della strada.
Dopo quella esperienza capii quella che forse è una banalità: per rappresentare al meglio attraverso la fotografia un viaggio in bici, devono prevalere le foto di te e della tua bicicletta.
Quindi, dopo averti suggerito un errore da non fare, passiamo ai cinque consigli per scattare foto di cicloturismo e viaggi in bici indimenticabili.
Scatta foto statiche laterali con la bici
In questo testo ho deciso volutamente di tralasciare i
consigli classici per chi inizia a scattare fotografie, concentrandomi su suggerimenti che possono andare bene nello specifico per noi cicloviaggiatori. La foto più semplice che tu possa scattare con te e la bici, è una foto statica. Fermati in un luogo suggestivo, lungo una strada affascinante e
scatta una foto con te e i tuoi compagni di viaggio. Fatti aiutare da un amico o da un passante per fare la foto oppure utilizza un treppiede o un'altra base di appoggio e imposta il timer con l'autoscatto... puoi anche semplificarti la vita e farti un selfie, ma in tal caso difficilmente riuscirai a fotografare te, la bici e il paesaggio sullo sfondo.
In questa tipologia di foto, l'oggetto con cui puoi sperimentare maggiormente è la tua bici: la puoi fotografare in posa perpendicolare alla fotocamera così da mostrare il lato della bici e tutto il carico oppure porla frontalmente con te di fianco o, infine, inclinarla obliquamente rispetto all'obbiettivo per avere una prospettiva più dinamica.
Scatta foto contestualizzate e "incorniciate"
Le foto con te in primo piano sono fondamentali e devono essere presenti in un portfolio fotografico di viaggio. Ma è importante anche mostrare ciò che stai vedendo. Oltre a scattare foto paesaggistiche generiche senza la tua presenza, dedica un po' di tempo a fare fotografie del paesaggio con te che pedali sulla tua bici. Trova il punto panoramico più adatto, magari con una strada suggestiva e fotogenica.
Rispetta la regola dei terzi e magari alterna foto frontali a foto di spalle, cercando di dare continuità alle linee del paesaggio con quelle della strada.
Per regalare più vivacità alla foto, trova una cornice naturale o artificiale all'interno della quale inquadrarti: un ramo, una grotta, una finestra... Tutto può essere sfruttato per raggiungere lo scopo .
Foto dinamiche frontali e laterali in bici
Oltre a scattare foto statiche di te con la tua bici e foto contestualizzate nel paesaggio, avere foto del tuo viaggio in bici dinamiche è il miglior modo di trasmettere le tue emozioni, la fatica e la gioia del percorso. Un primo piano frontale mostra il tuo volto mentre pedali e riesce a rendere l'idea delle sensazioni provate mentre un primo piano laterale fa capire come si viaggia: il carico, la bici, le borse e la tua figura.
Come nei casi precedenti, se sei solo dovrai ingegnarti con un treppiede o con un appoggio; se sei in compagnia chiedi a qualcuno di scattati la foto.
Foto con te, la bici e la tenda
Se viaggi in autonomia e ti piace campeggiare, anche se alla sera sei stanco, sforzati di scattare qualche immagine della tenda.
Meglio se oltre alla tenda ci siete tu e la tua bici, che dev'essere una presenza costante negli scatti di un viaggio in bici.
Cambia angolo di campo
Dedicheremo presto un articolo apposito all'attrezzatura fotografica per un viaggio in bici. Per ora ti basti sapere che è importante avere la possibilità di scattare foto grandangolari e foto con un angolo di campo più stretto.
Cambiare le inquadrature allargando e stringendo l'immagine darà movimento al tuo reportage di viaggio e ti permetterà di avere sia foto di primo piano che immagini contestualizzate.
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico