Mare e montagne, un entroterra carsico e le dolci colline del Collio, i passi delle Dolomiti friulane e vecchie ferrovie abbandonate e poi riconvertite in percorsi ciclabili, sterrate e tracce di terra tra i sassi delle campagne. Questa grande traversata dell'est in bici oltrepassa due confini nazionali - quello tra Croazia e Slovenia quello tra Slovenia e Italia - e due confini regionali - quello tra Friuli Venezia Giulia e Veneto e quello tra Veneto e Alto Adige - attraversando territori resilienti e località già conosciute al turismo in una elegante serpentina tra linea costiera e picchi alpini, per poi virare definitivamente verso l'entroterra e le candide Dolomiti.
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Grande Traversata dell'Est: da Parenzo a Dobbiaco in bici
- Pedalare lungo vecchie ferrovie senza binari
- Birdwatching alle saline di Sicciole
- Trieste e il Carso
- Le colline del Collio dove si beve ottimo vino
- Cividale del Friuli e gli altri borghi
- Il paese degli orologi e la val Pesarina
- Il Cadore e le Dolomiti di Cortina
- Come raggiungo Parenzo? Parenzo si può raggiungere comodamente da Venezia in traghetto con le compagnie Venezia Lines e Kompas
- L'itinerario è segnalato? Il percorso si compone di tanti itinerari collegati tra loro e non risulta quindi segnalato nella sua totalità, ma solo a tratti. Per questo ti consiglio di scaricare il file gpx
- Sono presenti fontane o fonti d'acqua in generale? Lungo l'itinerario si trovano diverse fonti d'acqua soprattutto nei paesi
- Com'è la qualità delle strade e delle ciclovie in generale? Il percorso è in buono stato. Lungo il percorso incontrerai tanti sterrati e strade secondarie in ottimo stato, ma anche qualche sentiero e single trail un po' scassato. Armati di pazienza e goditi il viaggio:)
- Consiglio di affrontare il tracciato a fine primavera o fine estate per evitare la calura in pianura oppure in luglio e agosto viaggiando nelle ore più fresche e con tanta acqua.
- Quanto costa dormire in Croazia, Slovenia ed Est Italia? Lungo l'itinerario esistono alloggi p0er tutte le tasche, ma considera che durante l'alta stagione turistica (luglio e agosto) i prezzi sono più alti. L'itinerario passa anche in zone poco frequentate dal turismo di massa e quindi riuscirai a risparmiare qualcosina sempre.
- Dove dormire lungo l'itinerario? In questo viaggio in bici io e Nala abbiamo campeggiato sempre. La prima notte ci siamo fermati nel piccolo campeggio della bella Motovun, la seconda nel camping Jadranka a Izola (caro e scomodo), la terza nel verdeggiante camping agrituristico Carso, la quarta davanti alla casa di una simpatica coppia di signori nel Collio, la quinta nel piacevole Camping Ai Pioppi a Gemona, la sesta vicino a Pesariis e la settimana notte lungo la ciclovia delle Dolomiti.
- Dove posso mangiare lungo l'itinerario? Se vuoi mangiare qualcosa di tipico puoi fermarti all'ora di pranzo in una delle osterie o trattorie (gostilna in Slovenia) lungo la strada (per sera io e Nala ci preparavamo un panino o mangiavamo una pizza - Nala aveva le sue crocchette con un po' di carne). In alcuni camping come Ai Pioppi troverai il ristorante pizzeria.
- Cosa posso mangiare? Prova assolutamente i piatti della cucina istriana: molto sono praticamente pietanze veneziane, mentre altre derivano dalla cucina austro-ungarica come il gulasch e la jota. La cucina slovena è molto variegata in base alla regione... lungo la costa potrai assaggiare tanti piatti tipicamente mediterranei. A Trieste si trovano altre leccornie come le minestre (di borlotti o orzo, de bisi spacai - piselli secchi e fagioli), gli gnocchi di pane o fegato, i piatti a base di pesce, il gulasch e la porzina con capuzi. Nella zona di Gorizia cerca la frittata di luppolo selvatico, la salsa ajvar, le patate in tecia e la gubana. Nel resto del Friuli, oltre alle prelibatezze locali, non perderti: il frico, qualche assaggio di buon vino, la brovada, il salame con la cipolla e la pitina.
- Croazia turismo: il sito ufficiale del turismo in Croazia
- Istria turismo: il sito del turismo in Istria con informazioni e consigli
- I feel Slovenia: il sito del turismo in Slovenia
- FVG Turismo: il sito di riferimento del turismo in Friuli Venezia Giulia
- Veneto turismo: il portale di riferimento per viaggiare in Veneto
- Alto Adige/ Südtirol turismo: il sito del turismo in Alto Adige
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Vero
ITA - Correva l'anno 1983 quando ha sorriso per la prima volta alla luce del sole estivo. Da sempre col pallino per l'avventura, ha avuto la fortuna di girare l'Europa e l'Italia con i genitori e poi, per la maturità, si è regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano verso la Russia. Al momento giusto ha mollato il lavoro senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ha viaggiato per cinque mesi in solitaria. Nel 2007 ha provato per la prima volta l'esperienza di un viaggio in bici e, da quel momento, non ne ha potuto più fare a meno... così, dopo alcune brevi esperienze in Europa, nel 2010 è partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, il Sudafrica-Lesotho e #noplansjourney. Se non è in viaggio, vive sul lago d'Iseo! Carpediem e buone pedalate!
EN - It was 1983 when he smiled for the first time in the summer sunlight. Always with a passion for adventure, she had the good fortune to travel around Europe and Italy with her parents and then, for maturity, she took a trip in 2 horses from Milan to Russia. At the right moment he quit his job with no regrets to fly to New Zealand where he traveled for five months alone. In 2007 she tried the experience of a bike trip for the first time and, from that moment on, she couldn't do without it ... so, after some short experiences in Europe, in 2010 she left with Leo for a long cycling trip in South East Asia, the first real great adventure together! Asia was followed by the Andes, Morocco, South Africa-Lesotho and #noplansjourney. If he's not traveling, he lives on Lake Iseo! Carpediem and have good rides!
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico