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Gruppo gravel: Shimano, SRAM e Campagnolo a confronto
Le bici gravel hanno ormai raggiunto la maturità e anche i componenti si sono rapidamente adattati a questo nuovo mondo. Negli anni il gruppo gravel si è evoluto e perfezionato distinguendosi da quelli specifici di altre discipline. In questo articolo esamineremo insieme quell’insieme di componenti che caratterizzano la trasmissione del movimento di una gravel bike. In particolare cercheremo di valutare le differenze esistenti tra i principali gruppi gravel presenti sul mercato dei brand più noti: Shimano, Sram, Campagnolo.
In questo articolo
Gruppo gravel: un nuovo concetto di trasmissione
Dopo aver fornito una carrellata sulle più popolari bici gravel – dotate persino di manubri dall’apertura variabile per migliorare il controllo e la stabilità durante la pedalata su percorsi più o meno accidentati – e aver fatto un’introduzione al problema, evidenziando le differenze tra cambio gravel e cambio bici da corsa, è giunto il momento di parlare approfonditamente di ciò che propongono i brand più popolari. Ormai tutti si sono lanciati nell'affascinante mondo della ghaia, ponendo le basi concorrenziali per l’innovazione, cercando di stare al passo con i tempi moderni e volgendo lo sguardo verso il futuro.
Accennavo al fatto che abbiamo già discusso delle affinità tra una gravel bike e una bici da corsa ma la domanda che potrebbe sorgere è: perché sono stati ideati dei gruppi specifici per le bici gravel rispetto alle bici da corsa? Perché una differenziazione così marcata?
Storicamente una bici da corsa presenta due corone anteriori (si pensi ad esempio alla moderna Compact 50/34) e un ventaglio di pignoni variabili in base al marchio. Attualmente sarà molto raro che le cose cambino (a meno di essere smentito tra qualche anno) ma bene o male il mondo degli stradisti ha una storia a sé.
Il mondo off road invece ha avuto negli ultimi anni un livello di innovazione incredibile per quanto riguarda il concetto di trasmissione: inizialmente la mountain bike si è evoluta con l’introduzione del monocorona anteriore e di una cassetta posteriore con un’enorme scelta di velocità. Parallelamente la nuova filosofia di pedalare fuoristrada con una bici “tuttofare” dalle sembianze di una specialissima ha portato allo scardinamento dei preconcetti che stavano alla base di una mentalità del “non vedo oltre la bici da corsa”.
Chiaramente una bici gravel non potrà mai competere con la reattività di una bici da corsa né tantomeno con la facilità di superamento di grossi ostacoli di una mountain bike. Il punto fermo è che qualcosa è cambiato nelle esigenze dell'utente finale: sempre più persone cercano di evitare il traffico ma allo stesso tempo non vogliono rinunciare alla velocità e alla scorrevolezza sull'asfalto. Questo tipo di bicicletta, studiata per garantire comodità sia su strada (si pensi anche alle ciclabili) che su terreni naturali non tecnici come le strade bianche, continua a stupire anche per i continui sviluppi sui gruppi gravel e sulle combinazioni di rapporti ottimali per favorire la progressione su terreni decisamente poco affini alle bici da strada.
Gruppo gravel: un breve riassunto
Anche se ampiamente descritto in un altro articolo dedicato alle caratteristiche di una trasmissione per bici gravel, ritengo giusto fare un ripasso di tutti i componenti di un gruppo gravel prima di descrivere in modo puntuale le differenze tra i gruppi gravel dei vari marchi:
- guarnitura, ovvero quel componente costituito da una o più corone (moltipliche) e dalle pedivelle, montate sul movimento centrale;
- cassetta, costituita da una serie di pignoni (ecco perché porta anche il nome di pacco pignoni) che rappresentano le diverse velocità, sintomo di durezza e/o agilità del gesto della pedalata;
- catena, che permette di trasmettere il movimento della bicicletta tramite la pedalata;
- deragliatore posteriore, che sposta la catena sui pignoni tramite l’azionamento delle leve del cambio poste sul manubrio;
- deragliatore anteriore (assente in caso di monocorona), che permette di spostare la catena sulle corone anteriori sempre tramite l’azionamento di una leva del cambio posta sul manubrio;
- impianto frenante, costituito da disco, pinze e comandi al manubrio;
- comandi del cambio sul manubrio gravel.
Spesso capita che le biciclette in vendita siano montate con gruppi misti, cioè con componentistica dello stesso brand ma di modelli differenti con lo scopo di coprire tutte le fasce di prezzo e adattarsi al mercato.
Fatta questa debita premessa, è giunto il momento di descrivere le caratteristiche principali dei gruppi gravel più famosi, specificando fin da subito che parlerò solo di gruppi “completi” e non “mix”. Faccio presente che alcuni gruppi gravel, in particolare il gruppo Campagnolo Ekar, possono essere montati solo con componenti dedicati e studiati appositamente per quello specifico modello, escludendo abbinamenti con elementi diversi, anche dello stesso marchio: non c’è proprio compatibilità!
Gruppo Shimano GRX
Cominciamo a parlare di un marchio storico che si è fatto largo a partire dalla MTB per poi evolversi nel mondo strada e più recentemente nel gravel con il gruppo Shimano GRX.
Innanzitutto questo gruppo gravel non è una rielaborazione dei componenti da strada ma si distingue per dei particolari significativi, quali l’ergonomia, la trasmissione silenziosa, stabile e affidabile nonché l’aspetto essenziale che è quello della robustezza vista la sua vocazione off road. Le caratteristiche di questo gruppo gravel sono:
- guarnitura con corone ben bilanciate nella dentatura per mantenere rapporti più ravvicinati senza alterare troppo il ritmo della pedalata;
- deragliatore posteriore silenzioso dotato di stabilizzatore della catena regolabile con un meccanismo a levetta (Shimano Shadow RD+) che minimizza le oscillazioni della catena, riduce i rischi di impatto della catena sul telaio e i salti di catena generati dalla presenza di ostacoli sul terreno grazie ad un suo maggiore tensionamento;
- deragliatore anteriore che garantisce una maggiore Tire Clearence, ovvero più spazio alla linea di catena (2,5 mm in più rispetto a un modello Shimano stradale) consentendo di montare cerchi e pneumatici a sezione più larga;
- impianto frenante idraulico a disco (con rotore da 140 mm di diametro in su) per maggiore efficienza, migliore dissipazione del calore grazie alla tecnologia Ice Technologies, controllo e sicurezza su superfici sporche o fangose, evitando ciò che si potrebbe verificare nello spazio tra cerchio e pattini se fosse montato un freno tradizionale da strada, ovvero l’intasamento da fango; le pinze dei freni vengono fissate tramite il sistema Flat Mount tipico dei telai da strada;
- comandi freno/cambio ergonomici e funzionali, con l’asse della leva rialzata di 18 mm rispetto alla versione stradale, la leva del freno curva per ridurre l’affaticamento nei viaggi impegnativi e per sviluppare maggiore efficienza nella frenata, coprileva rialzati per un maggior controllo sui terreni misti, rivestimento antiscivolo delle leve e superfici nervate per avere una presa più sicura;
- leve freno ausiliarie (opzionali) collegate al sistema idraulico principale per offrire una frenata supplementare nel momento in cui le mani siano appoggiate in posizione alta sul manubrio;
- comando per reggisella telescopico idraulico (opzionale) integrato nella leva del freno sinistro.
La casa produttrice nipponica del gruppo GRX propone tre modelli di gruppo gravel (10 velocità meccanico, 11 velocità meccanico, 11 velocità elettronico) con diverse combinazioni possibili tra guarnitura, pacco pignoni, monocorona, doppia corona):
- GRX 2x10v: guarnitura 46/30, cassetta 11/36 denti;
- GRX 2x11v: guarnitura 46/30 o 48/31, cassetta 11/34 o 11/42 denti;
- GRX 1x11v: guarnitura da 40 o 42 denti, cassetta 11/34 o 11/42 denti;
- GRX Di2 2x11v: guarnitura 48/31, cassetta 11/34 o 11/42 denti;
- GRX Di2 1x11v: guarnitura da 40 o 42 denti, cassetta 11/34 o 11/42 denti.
Gruppo Sram gravel
Continuiamo la carrellata di informazioni ma questa volta concentrandoci sul brand americano che pochi anni fa ha aperto ufficialmente le porte al concetto di trasmissione con monocorona sulle MTB e che ultimamente si è catapultato sul gravel con la stessa filosofia, lanciando sul mercato le proprie cassette da 12 velocità.
Se da un lato la monocorona deriva come detto dall’applicazione sulla MTB, i gruppi gravel Sram derivano da un’impostazione stradale. Dei componenti bici gravel, i gruppi più comuni ormai sono quelli meccanici ed elettronici, a una o due corone anteriori.
Apex 1 (1x11v, meccanico)
- il deragliatore posteriore permette delle cambiate pulite grazie alla tecnologia Roller Bearing Clutch e la geometria H-Horizon che elimina i difetti nella cambiata;
- le cassette 11-36 e 11-42, tipicamente per un utilizzo gravel, sono durevoli e affidabili grazie alla tecnologia Powerglide II e sono compatibili solo con trasmissioni monocorona (1x);
- la guarnitura è disponibile con corone da 40,42 o 44 denti e garantisce una maggior luce di passaggio per pneumatici più larghi; i denti affilati e stretti e i bordi smussati aiutano a gestire una catena fuori asse e gli incavi della corona aiutano ad allontanare più facilmente il fango dalla trasmissione;
- il blocco freno/cambio utilizza il sistema DuobleTap per offrire una cambiata sicura e il collaudato HydroR per una maggiore silenziosità nella frenata; il freno è costituito da un sistema idraulico a pinze e rotori di diametro da 140 o 160 mm.
Force 1 (1x11v, meccanico)
- il deragliatore posteriore sfrutta la tecnologia apportata sulle MTB per fornire un cambio veloce, silenzioso e con il sistema di frizione che evita l’allentamento della catena;
- la cassetta per un utilizzo gravel è solo 11-36 (esiste anche la versione 11-32 ma è molto limitante sullo sterrato);
- la guarnitura da 38, 40, 42 o 44 denti ha parti in alluminio e carbonio e presenta le medesime caratteristiche tecniche della guarnitura Apex 1;
- le leve cambio-freno sono ergonomiche per un miglior avvolgimento delle dita per una cambiata precisa ed una frenata maggiormente controllabile; i rotori sono i classici 140 o 160 mm.
Rival 1 (1x11v, meccanico)
- il deragliatore posteriore permette cambiate rapide e precise grazie alla tecnologia Exact Actuation; Roller Bearing Clutch controlla la tensione della catena per evitarne l’allentamento;
- le cassette fornite sono 11-36 o 11-42 per una pedalata più agile;
- la guarnitura da 38, 40, 42 o 44 denti ha un design che gli permette di ridurre l’attrito e il peso, a favore della prestazione;
- grazie alla pinza idraulica a due pistoni e a dischi da 140 o 160 mm, la frenata risulta modulabile ed efficace
Force eTap AXS (2x12v, elettronico)
A differenza dei cambi meccanici, questo cambio elettronico possiede:
- deragliatori anteriore e posteriore sfruttano le potenzialità wireless per garantire una cambiata precisissima; il deragliatore posteriore è compatibile anche con trasmissioni monocorona e adatto a cassette 10-36.
- il sistema di integrazione AXS permette di visualizzare lo stato della batteria, personalizzare il comportamento dei componenti e i controlli, gestire gli aggiornamenti del firmware direttamente da app;
- guarnitura a doppia corona 43/30T con linea catena larga che permette di alloggiare pneumatici fino a 700x45c o 27,5x2,1”.
Rival eTap AXS (2x12v, elettronico)
Anche in questo caso vengono sfruttate le potenzialità wireless e il sistema AXS ma le differenze rispetto al Force elettronico sono:
- guarnitura a doppia corona larga 43/30T che permette di conseguire lo stesso obiettivo, cioè l’alloggiamento di pneumatici fino a dimensioni 700x45c o 27,5x2,1”;
- la frizione a molla, rispetto al sistema Orbit, che mantiene la trasmissione sicura e silenziosa.
Gruppo Campagnolo Ekar
Il marchio italiano originario di Vicenza, fondato da Tullio Campagnolo negli anni trenta del secolo scorso, recentemente si è fatto avanti anche nel mondo off road mettendo in produzione un gruppo gravel meccanico, molto ricercato e di assoluto pregio: gruppo Campagnolo Ekar meccanico a 13 velocità con sistema di trasmissione monocorona. Il nome ricorda il monte che sovrasta l’azienda (Cima Ekar), gioiello delle prealpi venete ricche di percorsi gravel e dove questa nuova trasmissione è stata testata.
Le caratteristiche essenziali di questo gruppo gravel sono:
- cambio: sebbene sia stato studiato a partire dai gruppi stradali, questo gruppo gravel porta con sé delle novità, come l’introduzione di 13 velocità gestite unicamente da una moltiplica, con una cassetta costituita da un range molto variabile. I materiali come poliammide, carbonio e leghe leggere ma resistenti, sono in grado di garantire affidabilità e durata al sistema nonché resistenza agli urti, alla polvere e alla sabbia dei classici percorsi gravel.
- pacco pignoni: sono disponibili tre opzioni, 9-36 Endurance, 9-42 Gravel Race e 10-44 Gravel Adventure, per soddisfare le esigenze di ciascuna categoria di appassionati. Un pignone così piccolo (9 denti) risulta efficiente e senza attriti significativi grazie alla sua dentatura a profilo speciale.
- guarnitura: per fornire un’ampia possibilità di scelta, Campagnolo ha deciso di sviluppare 4 monocorone, da 38 (Adventure), 40 (Pure Gravel), 42 (Fast Gravel) e 44 denti (Gravel Race), collegate a pedivelle in carbonio leggere e resistenti. Ovviamente in assenza di deragliatore anteriore e dei comandi associati sul manubrio, si riduce il peso, la cura e la costante manutenzione di quelle parti soggette a sporco o a eventuali rotture.
- catena: catena C13 adatta al gruppo Campagnolo Ekar con una dentatura speciale per garantire una trasmissione fluida e sicura. Leggermente più stretta rispetto alle altre catene dello stesso marchio, risulta ugualmente robusta e duratura e si adatta perfettamente alla moltiplica Ekar. Grazie al cambio dedicato il tensionamento della catena risulta sempre ottimale.
- comandi al manubrio Ergopower Ekar, dotati di supporti confortevoli per una presa comoda e sicura in ogni posizione assunta durante la pedalata, oltre ad una cambiata senza problemi anche su sterrato.
- impianto frenante idraulico a disco, con rotore in acciaio inox disponibile in misure di 140 o 160 mm di diametro, con spessore di 1,85 mm per resistere alle frenate più potenti.
Shimano o Campagnolo? Il gruppo Campagnolo Ekar si configura come il più leggero sul mercato con meno di due chili e mezzo di peso di tutti i suoi elementi, mentre la diretta concorrenza si attesta su valori leggermente più elevati anche se solo di poche centinaia di grammi.
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Leo
ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.
EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico