Unisciti alla LiT Family
Guida al bikepacking con una fotocamera
Sono anni che, per un motivo o per l'altro, rimando la stesura e pubblicazione di questo articolo ma finalmente mi sono deciso a prendere in mano le mie (poche) conoscenze e condividerle. Non sono un fotografo professionista ne un ciclista professionista ma ho sempre amato scattare foto nei miei viaggi e questa passione non si è affievolita quando ho iniziato a viaggiare in bici. Per questo credo sia interessante creare una sorta di guida al bikepacking e cicloturismo con una macchina fotografica.
In questo articolo
Spero e confido che questo sia solo il primo di una serie di articoli che sarei felice di condividere quanto prima, d'altronde come disse Lao Tzu: un viaggio di mille miglia comincia sempre con il primo passo. Facciamolo allora, questo primo passo, e vediamo di dare qualche dritta sui viaggi in bikepacking con una fotocamera.
Viaggi in bici e fotografia: si può fare?
Diciamolo subito: sì! Certo che si può viaggiare in bikepacking e scattare ottime foto, siano esse finalizzate solo a nostri futuri ricordi o studiate per essere condivise e ispirare altre persone.
Per chi ama la fotografia, riuscire a catturare il momento mentre si è in viaggio può essere un'esperienza appagante e gratificante, non meno della pedalata in sé. Certo, se tu non sei appassionato di immagini e tecnologia, quel tuo compagno sempre fermo a scattare potrebbe risultare un peso, ma ti assicuro che poi ti farà piacere rivedere le immagini dell'avventura che hai vissuto.
Se invece tu sei come me e ami prenderti il tuo tempo per trovare lo scatto più appropriato, allora mi rivolgo a te e condivido ciò che ho imparato in più di vent'anni di viaggi in bici con la macchina fotografica al seguito. Se già viaggiare con l'attrezzatura fotografica non sempre risulta semplice, a maggior ragione farlo con una bicicletta può diventare ancor più complesso e richiede una buona dose di organizzazione.
Inoltre non basta scattare foto di una bicicletta per ottenere fotografie di qualità e che raccontino un viaggio. È necessario trovare il soggetto giusto, il momento opportuno e raccontare una storia. Non sempre si riesce nell'intento, ma tentar non nuoce.
A mio parere per iniziare a inoltrarsi nel mondo della fotografia in bici ci sono tre elementi fondamentali da considerare:
- la fotocamera e l'equipaggiamento
- il trasporto dell'attrezzatura
- alcune tecniche e regole da seguire durante il viaggio
Approfondiamo questi punti uno alla volta.
Quale fotocamera acquistare per il bikepacking?
Oggi, negli anni '20 del XXI secolo, non mi potrei mai permettere di dare dei suggerimenti sulla giusta fotocamera per il cicloturismo e il bikepacking. Se quando ho iniziato a fotografare, trent'anni fa, esistevano le reflex analogiche e le aziende che si dividevano il mercato erano tendenzialmente Nikon e Canon, oggi non solo ci sono molte più aziende a spartirsi la torta, ma anche le tipologie di mezzo con cui fotografare sono disparate.
La scelta può ricadere, a grandi linee, su una macchina fotografica dedicata, su un telefono o su una action cam. Se scarterei subito l'ultima delle tre opzioni per la fotografia (ottima invece per i video, ma sempre affiancata da qualche altro dispositivo che permetta di variare lunghezza focale), non sarei così assolutista sulle altre due. Di certo la qualità di scatto con un dispositivo apposito non ha paragoni, ma dipende anche molto dall'utilizzo che poi vorremo fare di quelle immagini.
Se scatti foto per te o per i social e non t'importa della post produzione, della qualità di stampa e di amenità simili, anche l'uso di un buon telefono può andare bene. Devi essere consapevole delle limitazioni di questa scelta, ma il grande vantaggio si ha nella riduzione estrema del peso trasportato. Qualche accessorio come ottiche esterne, filtri e app di fotografia professionali possono migliorare di molto l'esperienza fotografica anche con uno smartphone.
Resto però un romantico affezionato alla fotografia fatta come una volta e quindi preferisco di gran lunga le macchine fotografiche dedicate, con cui l'esperienza fotografica, se non si è un principiante e si dedica un po' di tempo all'approfondimento, può essere appagante tanto quanto il viaggio in bici in sé. Il massimo, allo stato attuale e senza timore di smentita, sono le mirrorless che hanno soppiantato da un po' di anni le DSLR. Valide alternative ormai esistono anche tra le fotocamere ibride o le compatte.
Parlando di aziende, di sicuro Sony ha fatto un sol boccone delle altre nei primi anni di diffusione del sistema senza specchio ma oggi anche altre aziende stanno tornando al passo. Personalmente sono un nikonista da sempre ma Fuji con il suo sistema X e i micro 4/3 di Panasonic e Olympus sono altre ottime alternative.
Per viaggiare in bici, soprattutto se si fa bikepacking avventuroso (e sconnesso), non è necessario avere sempre l'ultimo modello di fotocamera anche e soprattutto perché l'usura e le sollecitazioni sono molto più elevate. Se devi scegliere, prediligi una macchina fotografica solida con meno funzionalità rispetto a una full-optional ma più delicata. Le fotocamere full-frame sono chiaramente migliori dal mero punto di vista tecnico, ma pesano di più, richiedono accessori più pesanti e spesso hanno una maneggevolezza ridotta soprattutto se si vuole essere veloci nell'estrarre la fotocamera dalla borsa/zaino in cui è riposta per il trasporto.
Perciò pensaci bene prima di fare un investimento così importante: se sei uno che viaggia come me, senza badare al peso che trasporta, allora un chilo o due in più di attrezzatura non ti cambierà la vita, ma se viaggi leggero e veloce, forse una compatta o una mirrorless leggera è più adatta a te.
Accessori ed equipaggiamento: cosa portare?
Di nuovo: tutto dipende dal tipo di viaggiatore e fotografo che sei o che vorresti essere. Dal mio punto di vista un buon cavalletto è indispensabile per scattare qualche autoscatto, foto serali o notturne e lunghe esposizioni in genere.
Le ottiche potranno essere una o più di una a seconda del tipo di fotocamera che possiedi e a seconda delle foto che intendi fare. Tieni presente che le ottiche fisse sono, in generale, di qualità maggiore rispetto a quelle zoom e soprattutto ricordati che avere una gran macchina fotografica ma poi montarci ottiche mediocri è un po' come possedere una ferrari e montarci il motore di una panda.
Un altro accessorio indispensabile da trasportare sarà il caricatore, ma nelle ultime fotocamere è sufficiente un cavo USB-C e un caricatore che probabilmente andrà bene anche per il tuo telefono se non possiedi Iphone. Infine una scorta di schede SD per avere sufficiente spazio.
Tutto il resto può essere utile ma non necessario.
Come trasportare la fotocamera mentre si viaggia in bici?
Credo che questo punto sia quello più importante e l'argomento richieda un approfondimento tale da dover essere trattato anche in un articolo futuro. Per il momento però vediamo di chiarire le valutazioni principali da dover fare prima di scegliere come trasportare la propria fotocamera in bici.
Gli elementi fondamentali da considerare sono in sostanza due:
- protezione della fotocamera dagli urti e dagli agenti atmosferici (polvere, acqua, gelo, sole...)
- accessibilità della fotocamera anche mentre si pedala
Le soluzioni per garantire queste due condizioni sono diverse e variano a seconda delle nostre esigenze, del tipo di viaggio che vogliamo intraprendere, del setup che abbiamo sulla nostra bici, della fotocamera che trasporteremo e di altri fattori che dovrai considerare prima di ogni partenza.
Per riassumere i sistemi di trasporto più comuni si possono dividere in due grandi famiglie:
- al corpo
- sulla bici
Trasporto della fotocamera al corpo
Dal mio punto di vista è la soluzione più sicura, soprattutto se viaggi fuoristrada o su terrenti sconnessi, perché il nostro corpo rappresenta un ottimo dissipatore di vibrazioni e quindi la macchina fotografica subisce meno le irregolarità del terreno.
Le alternative in questa soluzione variano dal trasporto in un marsupio (quella che al momento personalmente prediligo) all'utilizzo di uno zaino, più indicato se hai l'esigenza di trasportare anche obiettivi e accessori. Infine, se viaggi con macchine fotografiche meno ingombranti potresti pensare di tenerla semplicemente in una tasca della maglia oppure, se hai l'esigenza di averla sempre a disposizione e non ti importa troppo dei danni che può subire dagli agenti atmosferici, potresti usare una cinghia a tre punti di fissaggio e trasportarla direttamente sulla schiena.
In un marsupio
Il marsupio, con delle adeguate imbottiture, è la soluzione a mio parere più equilibrata. Se da un lato non ingombra troppo e si va a innestare sulla vita dove anche il peso viene distribuito meglio sul corpo, dall'altro è facilmente accessibile e la fotocamera può essere velocemente estratta per essere usata. Assicurati che il marsupio che acquisti abbia una sufficiente imbottitura oppure realizzane una separata fai da te per proteggere la fotocamera, soprattutto se oltre a lei terrai nel marsupio altri oggetti rigidi.
In uno zaino
Lo zaino è la soluzione che mi convince meno sia per l'ingombro che per la difficoltà di accesso. Inoltre fa sudare molto e su lunghe distanze può pesare e creare problemi alla schiena. Di sicuro è una soluzione per i più professionali che hanno necessità di trasportare molti obiettivi e accessori, magari per una sola giornata di shooting.
Te la sconsiglio per viaggi lunghi e per un utilizzo più amatoriale. In questo caso prediligi un marsupio e trova lo spazio su altre borse per trasportare altre lenti, batterie, flash, cavalletti e quant'altro. Per migliorare l'accessibilità ci sono prodotti che permettono anche di attaccare la macchina fotografica agli spallacci dello zaino.
Sulla schiena con cinghia a tre punti di fissaggio
Il sistema di trasporto più immediato e comodo per garantire un'accessibilità rapida e sicura è l'utilizzo di una cinghia a tre punti di fissaggio con cui trasportare la macchina fotografica direttamente sulla propria schiena. Non è una soluzione che consiglio a chi fa viaggi in zone dove è meglio tenere la macchina fotografica poco visibile oppure in aree dove il meteo può essere estremo (pioggia, neve ma anche tanto sole e molto caldo sono deleteri per l'attrezzatura fotografica).
Se però viaggi con tante persone, hai l'esigenza di scattare mentre pedali e vuoi essere veloce senza doverti fermare, questa è di sicuro la soluzione migliore.
Trasporto della fotocamera sulla bici
La seconda alternativa al trasporto sul corpo è quella di utilizzare una borsa sulla bici. In questo caso le soluzioni, a mio parere, si devono limitare a un trasporto sulla parte anteriore del mezzo, per garantire un'accessibilità sufficientemente adeguata e permetterti di scattare foto senza dover impiegare minuti ogni volta per estrarre e riporre la camera.
Per questo le due posizioni principali dove potresti conservare la macchina sono la borsa manubrio o la stem bag (borsa da serie sterzo) mentre ti sconsiglio di tenerla nella top tube perché, anche se possiedi una compatta dalle dimensioni adeguate, le sollecitazioni sono davvero eccessive e vengono trasmesse tutte agli oggetti alloggiati lì.
Nella borsa manubrio
La borsa manbrio può essere una buona soluzione per trasportare la macchina fotografica sulla bici. I bauletti classici da cicloturismo sono perfetti anche se va posta attenzione a non esagerare con il peso, mentre le alternative da bikepacking dovrebbero prevedere almeno l'apertura verso l'alto e una buona imbottitura al loro interno. L'ideale in questo caso sarebbe che la borsa fosse weatherproof, altrimenti puoi pensare di inserire la fotocamera in una borsa di nylon e alloggiarla successivamente nella borsa manubrio.
In una stem bag
Questa soluzione può andare bene soprattutto per macchine fotografiche poco ingombranti: compatte, ibride o piccole mirrorless. Ottima per accessibilità, dovrai però prendere provvedimenti importanti per garantire protezione adeguata al tuo giocattolo fotografico perché se affronti terreni sconnessi le vibrazioni vengono trasmesse piuttosto intensamente alla borsa che viene agganciata al tubo forcella e al manubrio.
Qualche consiglio per ottenere scatti migliori
In quest'ultima sezione che, anche in questo caso, cercherò di approfondire in seguito, ti dò qualche piccolo consiglio per provare a ottenere scatti migliori nei tuoi viaggi in bikepacking. Se sei un fotografo navigato sono consigli banali ma possono essere utili se ti stai avvicinando alla fotografia in bici.
Orari
Lo so, quando si viaggia in bici è una cosa difficile, ma concentrati maggiormente negli scatti quando la luce è radente: all'alba e al tramonto l'atmosfera si scalda e le foto più belle sono scattate nel 90% dei casi in queste fasce del giorno.
Lunghezza focale
Varia l'angolo di campo dei tuoi scatti, usa diverse lunghezze focali. Per gli scatti di paesaggio prediligi un grandangolo ma cerca anche di trovare dettagli nascosti usando obiettivi dai 50mm in sù. Scatta immagini alla bici, alle persone, ai dettagli cittadini. Cambia il tuo sguardo sul mondo per provare a trovare diversi punti di vista. Proprio per questo motivo ti sconsiglio di usare solo una action cam per le tue escursioni
Bici e strada
Sono sicuro che pedalando ti risulterà naturale, ma scatta delle immagini alla strada, magari inserendo la bici o un soggetto in sella. Se il luogo lo permette, metti anche la bici di traverso e riprendi la scena con un autoscatto mentre la sostieni.
Storytelling
Pensa a una storia da raccontare con le tue immagini. Non concentrarti sul singolo scatto ma cerca di vedere ogni fotografia come il pezzo di un puzzle più grande che racconta il tuo viaggio.
Spero che queste poche dritte ti aiutino a organizzare meglio il tuo prossimo viaggio in bikepacking con una fotocamera. Buoni scatti e buone pedalate.
Log in con ( Registrati ? )
o pubblica come ospite
Commenta per primo.
Leo
ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.
EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.
Ultimi da Leo
- Portaborracce alternativi per viaggiare
- Intervista a Alberto Murgia: a Capo Nord in inverno
- Gonfiare le gomme? Scegli la pompa giusta! Guida completa per ciclisti
- Orso del Pradel da Andalo in MTB
- Cosa sono le eSIM e vanno bene per viaggiare?
- Bosnia e Serbia in bici: anello di 400 km 'attorno' alla Drina
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico