Il cicloturismo, lo sappiamo, è una passione che non conosce confini e che permette di viaggiare in bicicletta, armati di borsoni e cartine, per scoprire il mondo e la natura che ci circonda. Un modo per riuscire a sentire la libertà direttamente sulla propria pelle, quasi una dipendenza, ma sana e autentica. E proprio perché si tratta di un’attività che non conosce confini, quest’oggi vi vogliamo portare in Francia, un paese che recentemente si è aperto a questo genere di turismo e che offre moltissime affascinanti alternative per tutti gli appassionati. Questo vale specialmente se si parla di una regione meravigliosa come la Normandia, meta ideale per i cicloturisti di tutta la Penisola.
Tipi di percorsi presenti in Francia
Per prima cosa ci teniamo a dedicare un piccolo spazio ad un argomento per noi importante. Le tipologie di percorsi presenti in Francia si dividono in due categorie principali: si tratta delle vie verdi e di quelli che invece appartengono alla rete stradale. Nel primo caso si parla di quei tracciati immersi nella natura, dove al traffico non è in alcun modo consentito l’accesso e quindi si può correre liberamente in bici senza timore delle auto. Nel secondo caso, come dice il loro stesso nome, ci si trova di fronte a percorsi cittadini, con automobili, che richiedono dunque una maggiore attenzione. Nei percorsi che indicheremo, ne potrete trovare di entrambi i tipi: è quindi necessario ricordarsi di prestare sempre la massima attenzione quando si sceglie che percorso intraprendere.
I migliori itinerari della Normandia
La Normandia è una
regione del Nord della Francia, rinomata per via della bellezza dei suoi paesaggi e per le tante possibilità a disposizione dei cicloturisti. I principali itinerari percorribili in questa specifica regione sono due:
Portonson – Mont Saint Michel e
Conde Sur Vire – Saint Lo / Carentan – Utah Beach.
Ci teniamo a raccontarveli perché si parla di
due itinerari davvero fantastici, partendo dal primo: si tratta di un percorso su rete stradale che costeggia un magnifico fiume, permettendo poi di passare accanto alle magnifiche abbazie e chiese della zona arrivando
fino alla famosissima Mont Saint Michel, la
cittadina Patrimonio Mondiale dell’Unesco che sta su un isolotto continuamente soggetto ad alte e basse maree che fanno andare e venire l’acqua che lo circonda. Non ve ne pentirete, si tratta di una vista unica nel suo genere. Anche il secondo itinerario è dotato di un fascino unico al mondo, perché è immerso nella natura dei prati in fiore fino a Saint Lo, dove potrete sostare e ammirare la meravigliosa cattedrale, e perché termina con una delle spiagge più note a livello storico: fu ad Utah Beach, infatti, che avvenne uno degli sbarchi degli alleati nel 1944.
Come prepararsi al viaggio
Prepararsi ad un bel viaggio da cicloturista è sempre una fase fondamentale, possiamo assicurarvelo. In primo luogo vi consigliamo di avviarvi partendo almeno da
una base di conoscenza della lingua locale. Piuttosto che portarvi dietro un dizionario, forse sarebbe meglio prepararvi e approcciare la grammatica francese
aiutandovi con applicazioni come Babbel: una app o sito che vi permetterà di imparare almeno le conversazioni di base.
Poi dovreste sempre assicurarvi di
misurare per bene i bagagli che vi porterete dietro, per non appesantire le borse, o scegliendo in alternativa un carrello per bici. Pensateci attentamente, perché da questa scelta dipenderà molto del comfort della vostra avventura. Infine, non dimenticatevi mai degli accessori per la sicurezza e dei ricambi per la bici.
Non vedete l’ora di scoprire la Normandia in sella alla vostra bici? Speriamo che con i consigli di oggi ci possiate arrivare un po’ più consapevoli.
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico