Unisciti alla LiT Family
Jajce, in bici in Bosnia tra fortificazioni e cascate
6° Tappa | Mrkonjic grad-Prozor |
Distanza | 105 km |
Dislivello | 2255 m |
Quando entro in Gonji Vakuf resto impressionato dalla quantità di bar e pub presenti. Tutta la via principale è costellata da terrazzine rialzate coperte di ombrelloni con le scritte della Coca Cola o della Karlovacko, birra locale. Nemmeno uno dei locali è vuoto! Mi fermo poco oltre il centro e chiedo informazioni riguardo ad eventuali campeggi presenti più avanti. Il giovane a cui mi rivolgo parla bene il tedesco ma io faccio fatica ad esprimermi e a capire: dodici anni di studio buttati al vento! Ancora una volta comunque riusciamo a intenderci e ne deduco che circa 30km più avanti c'è un lago sulle sponde del quale (forse) c'è un "Auto Kamp". Provo ad informarmi sull'altimetria della strada ma il giovane non capisce o, più probabilmente, finge di non capire per evitare di mettermi in allarme: da lì inizia un calvario di oltre dieci chilometri che mi porteranno a circa 1100m di quota.
Poco prima di scollinare, pensando ormai di essere preda di allucinazioni, credo di vedere l'insegna di una baita in cui è possibile pernottare. Sicuro che essa sia solo una sistemazione invernale (mi trovo in un'area sciistica) decido di tirare dritto ma quando vedo un paio di auto parcheggiate in fondo alla stradina, svolto senza esitazione. L'oste e sua moglie stanno mangiando una fetta di anguria nel giardino e mi guardano come fossi un extraterrestre. Chiedo se sia possibile pernottare e quanto mi venga a costare. L'uomo, alto e robusto, rimane un pò spiazzato da tale richiesta, non so se per via della prima o della seconda richiesta. Ci pensa un pò su e poi in un tedesco stentato dice:"Ja, zen Euro!"...aggiudicato.
Ecco come sono finito a scrivere il mio diario in una baita a 1100m, in solitudine quasi ascetica, splendida conclusione di un'altra splendida giornata.
Per scoprire il percorso seguito durante il viaggio nei Balcani potete leggere il riassunto del viaggio in bici da Trieste a Sarajevo tra Croazia, Bosnia e Montenegro.
Se vi siete persi la puntata precedente tornate al racconto della quinta tappa del diario del viaggio in bici in Croazia, Bosnia e Montenegro. Se invece volete continuare l'avventura, leggete il resoconto della settima tappa.
Log in con ( Registrati ? )
o pubblica come ospite
Commenta per primo.
Leo
ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.
EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.
Ultimi da Leo
- Portaborracce alternativi per viaggiare
- Intervista a Alberto Murgia: a Capo Nord in inverno
- Gonfiare le gomme? Scegli la pompa giusta! Guida completa per ciclisti
- Orso del Pradel da Andalo in MTB
- Cosa sono le eSIM e vanno bene per viaggiare?
- Bosnia e Serbia in bici: anello di 400 km 'attorno' alla Drina
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico