Unisciti alla LiT Family
La forza di vivere ancora | Intervista a Davide Rossi
A gennaio in Valsugana si è tenuto il primo raduno fat bike del Trentino al quale, un po' per curiosità, un po' per interesse, abbiamo partecipato anche noi. In quell'occasione ho avuto il piacere di conoscere Davide Rossi dopo averlo visto testare una fat bike con una gamba ed una protesi. Davide anni fa ha avuto un brutto incidente nel quale ha tragicamente perso una gamba, con grande forza di volontà e amore per la vita ha iniziato una nuova esistenza fatta di esperienze inedite come un viaggio in bici in solitaria...
Il primo risveglio dopo un incidente in moto non è mai un momento facile, qual è stato il tuo primo pensiero quella mattina?
Non ricordo un pensiero in particolare dopo il risveglio dal coma a pochi giorni dall'incidente, forse perché prevaleva un insopportabile dolore fisico. Ho impiegato qualche giorno per rendermi conto effettivamente di ciò che mi era accaduto e probabilmente una delle mie più grandi preoccupazioni era come sostituire al meglio la parte dell'arto che non avevo più, oltre a chiedermi in continuazione come mi avrebbero "visto" le altre persone una volta fuori dall'ospedale.
Dopo quanti giorni hai iniziato a camminare?
Dopo circa un mese sono sceso dal letto utilizzando una carrozzina e di lì a poco ho iniziato a muovere i primi passi con le stampelle.
Hai cominciato fin da subito con la protesi alla gamba o ci è voluto un po’?
La prima protesi l'ho provata dopo circa 4 mesi dall'incidente.
Hai impiegato del tempo per imparare? Che sensazione hai provato a ritornare alla “normalità”?
È un po' complesso da spiegare, posso dire che indossarla i primi mesi è stato molto doloroso e complicato, ho dovuto imparare nuovi equilibri, imparare a camminare, imparare a salire o scendere le scale senza cadere, insomma ho dovuto prendere un po' confidenza con una "nuova" parte di me. Ho provato una grande emozione nel poter camminare nuovamente, poter ancora indossare entrambe le scarpe, mi sono sentito di nuovo "completo".
Io ti ho incontrato mentre pedalavi su una fat bike, sei sempre stato appassionato di bicicletta o è per te una nuova scoperta? Hai mai viaggiato a due ruote... non motorizzate?
Prima dell'incidente non ero un amante della bicicletta, l'ho "scoperta" nel 2012 iniziando quasi per scherzo, appassionandomene sempre più. Sono sempre stato un amante dei viaggi, poterlo fare in bicicletta assaporando il paesaggio che muta lentamente mi regala grandi emozioni. Nell'agosto del 2012 ho affrontato il mio primo mini viaggio in bici di 3 giorni da solo partendo da Borca di Cadore fino a Lienz attraverso la ciclabile delle Dolomiti. Spero di poter percorrere al più presto il cammino di Santiago de Compostela, ovviamente in bicicletta.
Quali difficoltà ci sono a camminare e pedalare con una protesi alla gamba?
Certamente all'inizio il problema maggiore era il dolore, in parte ancora oggi presente, poi ho dovuto imparare nuovamente a camminare, a fare le scale, ho dovuto trovare nuovi equilibri, oggi per me è diventato quasi un automatismo.
Quando si ha un incidente grave, dove si può trovare la forza per andare avanti?
Ciò che più mi ha dato la forza necessaria per ricominciare il mio "secondo tempo" è stato certamente l'amore della mia famiglia, dei miei amici, della mia ragazza e l'amore per la vita. Credo sia importante porsi degli obbiettivi e puntare dritto verso di loro anche se inizialmente possono sembrare irraggiungibili.
La tua vita è cambiata ma cosa è stato veramente fondamentale per te in questo mutamento?
Rendermi conto di quanto la vita nonostante le difficoltà che ci può riservare sia un dono bellissimo da assaporare in ogni istante.
Hai viaggiato, fai sport, ti muovi... ci sono differenze importanti con la vita prima dell’incidente?
Posso fare tantissime cose anche ora, ma ovviamente ho dei limiti rispetto a prima dell'incidente, dovuti più che altro al dolore fisico ed al fatto che debba cambiare una parte di me in base a ciò che faccio.
Cosa diresti ad un ragazzo di 28 anni che ha appena vissuto una situazione come la tua?
Non saprei, forse proverei a spiegargli che sarà un lungo cammino irto di difficoltà ma che con tanto coraggio e forza di volontà un giorno potrà riprendere in mano la propria vita e renderla forse anche migliore di come era prima
Ultimamente hai scritto un libro: ci racconti da dove è nato e perchè?
L'idea di scrivere un'autobiografia nasce in me pochi mesi dopo l'incidente. Credo che la condivisione della mia esperienza, del mio dolore, della mia speranza, possa essere un modo per aiutare a "rinascere" chi, come me, si sia trovato nella vita ad affrontare una sofferenza all'apparenza insormontabile.
Log in con ( Registrati ? )
o pubblica come ospite
Commenta per primo.
Vero
ITA - Correva l'anno 1983 quando ha sorriso per la prima volta alla luce del sole estivo. Da sempre col pallino per l'avventura, ha avuto la fortuna di girare l'Europa e l'Italia con i genitori e poi, per la maturità, si è regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano verso la Russia. Al momento giusto ha mollato il lavoro senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ha viaggiato per cinque mesi in solitaria. Nel 2007 ha provato per la prima volta l'esperienza di un viaggio in bici e, da quel momento, non ne ha potuto più fare a meno... così, dopo alcune brevi esperienze in Europa, nel 2010 è partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, il Sudafrica-Lesotho e #noplansjourney. Se non è in viaggio, vive sul lago d'Iseo! Carpediem e buone pedalate!
EN - It was 1983 when he smiled for the first time in the summer sunlight. Always with a passion for adventure, she had the good fortune to travel around Europe and Italy with her parents and then, for maturity, she took a trip in 2 horses from Milan to Russia. At the right moment he quit his job with no regrets to fly to New Zealand where he traveled for five months alone. In 2007 she tried the experience of a bike trip for the first time and, from that moment on, she couldn't do without it ... so, after some short experiences in Europe, in 2010 she left with Leo for a long cycling trip in South East Asia, the first real great adventure together! Asia was followed by the Andes, Morocco, South Africa-Lesotho and #noplansjourney. If he's not traveling, he lives on Lake Iseo! Carpediem and have good rides!
Ultimi da Vero
- Ciclabile Val Brembana: da Piazza Brembana a Zogno in bici
- Ex ferrovia Spoleto Norcia in bicicletta
- Ciclabile Val Seriana: da Alzano Lombardo a Clusone in bici
- Giro lago di Iseo in bici: borghi antichi, olio e Christo
- Cammino di Santiago: km, da dove parte, percorso
- Ciclabile Val di Non: da Sabino a Taio in bici
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico