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Legnano - Palermo in bicicletta

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Il giorno in cui ho deciso di compiere il mio viaggio in bici #fromlegnanotopalermo è stato quello del mio compleanno, il 26 giugno. Perché? Bella domanda; dovevo andare in Perù e fare un bel giro a piedi di tutta la nazione ma, a causa del Covid, sono stato costretto ad annullare la partenza. Dato che ho sempre amato i viaggi in bici, ho deciso di utilizzare l’app Komoot per creare un itinerario insolito, ovvero pedalare da Legnano, luogo in cui vivo, a Palermo. Perché Palermo? Non c’è un vero e proprio perché... penso perché sia il posto più lontano da casa mia.

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1 agosto ore 4.30... sono partito! Tempo di pedalare 10 minuti e… male assurdo al ginocchio. Questo dolore mi ha accompagnato fino a Orbetello, a 400 km da casa. Inspiegabile, 0 gonfiore ma, a ogni pedalata sembrava che un chiodo si conficcasse nel ginocchio sinistro. Ho provato di tutto -  aulin, oki, momendol - ma non passava. Tornando alla prima tappa, acciacchi a parte, è stata molto emozionante. Ho percorso tutta la ciclabile del Ticino per approdare a Tortona, dove è iniziata una salita infinita sotto il sole pomeridiano di agosto... ti lascio immaginare.02 legnano palermo in biciLa salita mi ha portato in Liguria passando per il passo della bocchetta. Dallo scollinamento un’infinita discesa che mi ha accompagnato fino a Genova e al mare.03 legnano palermo in biciLa prima tappa si è conclusa dopo 190 km.

Il viaggio in bici è ripreso con la seconda tappa lungo la costa ligure all’alba. Le emozioni si sono susseguite fino al passo del Bracco, un valico davvero infinito! Il ginocchio mi ha fatto male per tutto il giorno, ma per fortuna ho trovato la tecnica del pedalare con il tallone e con il ginocchio esterno. Inutile dire che ero bruttissimo da vedere, ma almeno la gamba duoleva meno.

Arrivato a Marina di Massa ho deciso di riposare anche il giorno successivo, ma alle 4 sono stato svegliato da un tuono che rimbombava per tutto il camping. Incuriosito ho messo la testa fuori dalla tenda e mi sono accorto dei minacciosi lampi e saette. Cambio di programma: ho stabilito che il giorno di pausa chiuso in tenda non lo avrei fatto così, rapidamente, ho richiuso la tenda e mi sono fiondato in strada per sfuggire alla pioggia ma lei è stata più veloce di me. 04 legnano palermo in bici Sono trascorse due ore prima di vedere uno spiraglio di azzurro nel cielo, ma fortunamente sono riuscito a godermi un giro turistico per Pisa.05 legnano palermo in biciDalla città, un breve trasferimento a Marina di Pisa, mi ha permesso di fermarmi 36 ore a riposare e rilassarmi. La quarta e la quinta tappa sono state una vera mattanza. Volevo arrivare a Roma entro il 5 per riuscire a incontrare degli amici, allora ho deciso che i restanti 400 km dalla città li avrei fatti in due giorni. Come sempre, si fanno i conti senza l’oste ovvero: estate, 30 kg tra bagagli e bici, ginocchio dolorante e 1800 m di dislivello da superare. Ah, non è mancata neppure la pioggia. Detto ciò, sono state due tra le tappe più indimenticabili dell'intero viaggio: pedalare nella pineta toscana all’alba è stato davvero meraviglioso.

Un po’ meno bello quello che è accaduto a Cecina: un camion ha perso una lastra di plexiglass a causa del vento e la lastra mi ha preso in pieno. Con mia grande fortuna sono rimasto illeso. Dopo essere arrivato a Orbetello ed essermi riposato tutta la notte, al mattino è successo un miracolo: il ginocchio ha smesso di farmi male!  Il mio itinerario verso sud mi ha portato ad attraversare Civitavecchia per poi entrare a Roma lungo l’Aurelia nuova nell’ora di punta, alle 17. Penso di non dover aggiungere altro, puoi immaginare che sia stato miracolato per essere qui oggi a scrivere.06 legnano palermo in biciA Roma ho trascorso la nottata dai famosi amici e, il giorno successivo, ho percorso un breve tratto fino ad Anzio dove mi sono concesso ancora 36 ore di riposo. Sesta tappa, mannaggia agli amici! Dopo la città eterna mi ha chiamato una coppia di altri amici comunicandomi di essere a Furore, lungo la costiera amalfitana. Essendo una vacanza senza programmi,  ho pensato: "Io pedalo e dove arrivo, arrivo... se riesco, volentieri!”

Per farla breve, ho iniziato a pedalare alle 5 del mattino e sono riuscito ad arrivare a Furore alle 21.30, dopo 247 km. Questa tappa è stata realmente l’unica in cui avrei voluto barare. Devo ammetterlo, sono andato in crisi. Complici il fatto che, pedalare a Napoli e dintorni tra le 2 e le 5 di un pomeriggio di agosto col termometro a 42 gradi non è propriamente consigliato e il fatto di aver sbagliato strada... a fine giornata ero davvero cotto. Da Castellamare di Stabia poi ho iniziato a risalire la montagna per superare il valico che porta nella costiera amalfitana. Una salita cosi non l'avevo mai vista: sembrava di dover affrontare continuamente la rampa di un garage e a momenti mi ribaltavo. 09 legnano palermo in biciMentre stavo pedalando e faticando verso Furone, a circa metà salita, un signore mi ha suonato il clacson dicendomi che non stavo andando da nessuna parte proseguendo visto la strada impraticabile.

”Quindi?? Sono le 19... che dovrei fare??”

"Devi scendere, prendere la statale per Agerola, e risalire”.

In quel momento una lacrimuccia è scesa: ero in giro da 14 ore ed ero stravolto, ma non esisteva un'alternativa. Sono sceso e ho iniziato nuovamente la salita. Ogni macchina al proprio passaggio ha trovato un ciclista disperato che pedalava tutto storto, con un pollice fuori per chiedere autostop, senza più acqua

Nessuno mi ha tirato su e, stringendo i denti, ho affrontato i 14 km con pendenza dell'8% per arrivare dai miei amici. Sfortunatamente per loro che mi hanno offerto la pizza, ero così affamato da mangiarne due più una quantità indefinita di birra. Inutile dire che il giorno dopo ho riposato prendendo il sole.

10 legnano palermo in biciDalla costiera sono partito poi in direzione della Calabria. Pedalare in costiera non è raccomandabile: consiglio, per chi volesse intraprendere un viaggio simile, di fare come ho fatto io e partire prima dell’alba per evitare il caos. Il premio alla levataccia sarà quello di vedere colori assurdi in cielo.

Non ho grandi cose da raccontare nel tratto di viaggio da Salerno alla Calabria: ero abbastanza felice perché realmente vedevo la possibilità di farcela, ma allo stesso tempo ero intristito dalla quantità di rifiuti trovata sulla strada, specialmente in Calabria. Quello dei rifiuti è un problema  presente su tutto il territorio nazionale - non ho mai percorso più di 200 m senza trovare rifiuti - ma in alcune regioni il problema è accentuato dalla bellezza paesaggistica dei luoghi. Arrivato in Sicilia, la via più facile per arrivare a Palermo sarebbe stata quella di passare a nord di Messina, ma alla fine ho deciso di passare da sud, attraversando Catania, Siracusa, Trapani e e terminare il viaggio a Palermo. 11 legnano palermo in biciLa Sicilia mi ha stupito, ha davvero molti percorsi ciclabili e gli abitanti hanno un gran rispetto per i ciclisti. Anche sull'isola il tallone di Achille è stato il caldo, ma ormai mi ero abituato e sono riuscito a percorrere le tappe per arrivare a Palermo senza particolari intoppi. 13 legnano palermo in biciIl mio viaggio in bici è terminato dopo 2247 km, 18 tappe effettive (22 di viaggio totale), 18.880 metri di dislivello e 125 h a bordo della mia fantastica Legnano che tutti giudicano uno scassone ma che riesce sempre a trasmettermi grandi emozioni.

Puoi leggere il diario delle mie tappe su komoot

 
 
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andrea.maggioni

Sono Andrea, un ragazzo appassionato di avventura. In particolar modo, dal 2018, ho collezionato due avventure ciclistiche: il giro della Corsica e il From Legnano to Palermo in bici, seguibile su #fromlegnanotopalermo.

Sperando di condividere con voi altri viaggi ciclistici, vi invito a seguirmi!