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Rovereto in bicicletta lungo la via Claudia Augusta
Esplorare la Vallagarina e Rovereto in bicicletta è la soluzione più affascinante per scoprire questo territorio adagiato sulle sponde del fiume Adige dove la campagna, caratterizzata dai lunghi filari di vitigni, si mescola e integra a meraviglia con la cultura e la storia della città di Rovereto. Musei, cantine e castelli ti sapranno accogliere a braccia aperte in questo angolo di Trentino lungo l'antica Via Claudia Augusta.
Rovereto in bicicletta lungo la via Claudia Augusta
Raggiungere Rovereto in bicicletta è tanto semplice quanto piacevole. La città è la più vivace e attiva del Trentino dal punto di vista culturale e si trova adagiata sulle sponde del torrente Leno, alla sua confluenza con il fiume Adige. Proprio questi due assi fluviali sono le principali direttrici da seguire per entrare in città se si sta percorrendo la via Claudia Augusta. L'antica via, in uno dei suoi due rami collega Augsburg, non distante dal Danubio in Germania, alla pianura padana nei pressi di Ostiglia.Nella sua avanzata verso sud attraversa la Vallagarina, tra Calliano e Borghetto, prima di raggiungere Verona.
Castello di Avio © Tommaso Prugnola
Castelli e cantine
Giungendo da nord lungo l'Adige ti troverai ad essere dominato da antichi manieri come Castel Pietra e Castel Beseno, la più grande fortezza del Trentino abbarbicata su una collina ai piedi dei monti che chiudono la valle. Sulla Destra Adige a Nomi e dintorni si può fare una sosta per degustare, nelle cantine della zona, le bollicine Trentodoc e i rossi autoctoni, come il Marzemino. Se ami il bird-watching una deviazione è d'obbligo al Biotopo del Taio.
In bici a Rovereto con i suoi musei
A Borgo Sacco, dopo qualche chilometro, potrai risalire il torrente Leno e raggiungere Rovereto in bicicletta lungo percorsi ciclabili. Nel centro troverai, oltre a numerosi locali dove ristorarti, una serie di attrazioni culturali da non perdere. Ti potrai dedicare ai percorsi della memoria con il Museo Storico Italiano della Guerra e i 100 rintocchi serali della Campana dei Caduti. La Fondazione Museo Civico invece ti porterà alla scoperta dei mondi della scienza e dell’archeologia ma senza dubbio l'attrazione principale è il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, progettato dall’archistar Mario Botta.
MART © Carlo Baroni
Mart, la cittadella della contemporaneità
La prima grande architettura italiana realizzata per essere un museo di arte moderna e contemporanea. Concepito con l’idea di polo culturale della contemporaneità più che museo tradizionale, il Mart è una vera e propria cittadella dei saperi attorno alla quale gravitano il grande museo, un auditorium teatrale, la biblioteca civica, il Giardino delle Sculture e il ristorante dello Chef Alfio Ghezzi. All’interno del museo i visitatori possono attraversare gli ultimi 150anni di storia dell’arte italiana e internazionale, scoprendo i grandi capolavori dei maestri del XX e del XXI secolo: da Medardo Rosso agli artisti delle ultime generazioni, passando per Francesco Hayez, Felice Casorati, Carlo Carrà, Giorgio de Chirico, Fortunato Depero, Alberto Burri, Lucio Fontana, Mario Merz, Bruce Nauman, Marina Abramovic, Shirin Neshat. Completano la proposta straordinarie mostre temporanee sugli artisti, le scuole e le vicende più significative del XIX e del XX secolo.
MART © Carlo Baroni
La programmazione estiva del Mart indaga il tema dell’immagine nel XX secolo, tra storia e contemporaneità, memoria e rappresentazione. C'è Carlo Benvenuto. L’Originale, una mostra che segna la ripartenza del Mart e la sua nuova stagione dedicata a uno tra i maggiori artisti della generazione emersa all’inizio del Millennio con sessanta opere esposte. Poi due progetti espositivi prorogati fino al 23 agosto: da un lato la collezione personale, mai esposta prima, degli albi fotografici e delle fotografie di Italo Zannier; dall’altro il solenne racconto di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, di cui il Mart ha prodotto l’ultimo film presentato alla Mostra del Cinema di Venezia. Infine tre Focus di approfondimento sulle Collezioni museali e due progetti outdoor, nell’iconica piazza e nel Giardino delle Sculture.
Pedalando verso sud
Superata Rovereto, con una deviazione verso sud-ovest ti potrai dirigere verso il Lago di Garda, pedalando sulla ciclabile che passa l’abitato di Mori e giunge al bicigrill di Loppio. Qui potrai assaggiare i prodotti dal marchio “qualità Trentino”. Dopo aver passato il biotopo di Loppio e scollinato il facile passo San Giovanni, arriverai a Nago dove potrai farti conquistare dallo spettacolare panorama sul lago di Garda.
Se invece decidi di proseguire sulla via Claudia Augusta verso Verona, incontrerai prima Ala, borgo barocco Bandiera Arancione del Touring Club Italiano e, a brevissima distanza, Avio con il suo meravglioso Castello del FAI sulla collina e l’Enantio, vino rosso autoctono di grande struttura.
Poiché la Vallagarina ha una spiccata vocazione vitivinicola, non esitare a farti tentare dagli itinerari tematici le vie dell’Enantio, del Casetta, del Moscato Giallo, del Merlot e del Marzemino per scoprire i dintorni di Rovereto in bicicletta. Una deviazione dalla via maestra ti concederà di approfondire la conoscenza del territorio, ma soprattutto della sua cultura enogastronomica!
Pedalando nell'arte
Se vuoi scoprire la Vallagarina e Rovereto in bicicletta con una vacanza a impatto zero puoi scegliere il pacchetto "Pedalando nell'arte", 90 km lungo il fiume Adige. A Rovereto visiterai il Mart per poi pedalare in Vallagarina fermandoti in cantina a gustare i vini locali e i prodotti del territorio. La notte si pernotta in strutture bike friendly con servizi su misura.
Offerta 3 giorni /2 notti da € 92. Info e approfondimenti: www.visitrovereto.it/via-claudia-augusta/
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Spero sia un gran viaggio e tienici aggiornati su come andrà!
Buone pedalate!