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Trekking del Cristo Pensante sul Monte Castellazzo
La Val Venegia è una delle valli più belle del Trentino: accessibile a tutti, regala splendidi scorci sulle Pale di San Martino che, ad ogni passo, sembrano venirci incontro. Il Mulaz, la Torre 4 dita, il Campanile della Val Grande... sono solo alcune delle vette appartenenti al gruppo dolomitico che si distinguono fin dai primi passi nella valle. In circa 15 minuti di facile passeggiata su ampia forestale sterrata, si arriva in prossimità della Malga Venegia al Pian dei Casoni. Le Pale di San Martino sono la nostra stella cometa, di certo non possiamo sbagliare strada! Parallelo alla forestale corre un torrente lambito da praticelli fioriti nascosti dalle macchie boschive della valle: il luogo ideale per una pennichella del dopopranzo.
A poche centinaia di metri, davanti a noi, si trova un altro edificio in pietra con comignolo sporgente e sedie a sdraio colorate: è la malga Venegiota dove ho sentito dire si mangi molto bene. Per ora non potremo appurarlo direttamente, ma ci ripromettiamo di tornare quanto prima... La strada continua a seguire la Valle Venegia per altri 3,5 km, fino alla Baita Segantini ed al suo laghetto. Superata la Malga Venegiota in poche centinaia di metri incontriamo la deviazione verso sinistra del Sentiero Scalet (sentiero sat 710) e del 749 in direzione del passo venegiota e de rifugio Mulaz. Da questo punto la Val Venegia diventa ancor più ampia e piacevole: i Monti Pallidi sono onnipresenti in tutta la loro maestosità ed è difficile staccar loro gli occhi di dosso per vedere dove stiamo mettendo i piedi. Meno di un chilometro e la strada forestale inizia la sua lenta ascesa finale alla Baita Segantini che si scorge dopo qualche largo tornante (si può accorciare il percorso passando per i sentieri che tagliano la strada) e 300 metri di dislivello. Il trekking in direzione del Monte Castellazzo e del suo Cristo Pensante inizia da qui: con una lunghezza di 2819 metri (solo andata) e 190 metri di dislivello, il tempo medio stimato per giungere sul culimine della montagna è di 1 ora e 15 minuti, ma fra soste fotografiche, un'eventuale merenda o picnic ed il ritorno, tenete conto di impiegarci almeno 3 ore. Il sentiero R01 si sviluppa inizialmente fra dolci pendii fioriti di arnica gialla e fiori di forma e colori diversi. Si cammina su terreno ben battuto e pianeggiante finchè il tracciato non scende bruscamente per qualche decina di metri. Ci siamo abbassati di quota ma la recupereremo presto! L'R01 prosegue ancora pianeggiante fin sotto al monte Castellazzo dove la pendenza del tracciato cambia repentinamente. Si sale su stretti e corti tornanti, si fatica e si suda ma l'importante è camminare con il proprio passo. Lo sforzo è intenso ma breve: in circa 20 minuti si raggiunge l'ultimo tratto della salita, con pendenze molto più dolci dei precedenti. Il Cristo Pensante si trova proprio sulla vetta del monte Castellazzo che è spaziosa ed accomodante. Di fianco alla statua candida la croce della cima. Dal Monte Castellazzo, a quota 2333 metri, la vista può spaziare sul gruppo delle Pale di San Martino ma anche sulle altre Dolomiti della zona, più distanti e apparentemente irraggiungibili: il Catinaccio ed il Latemar...
Se ne avete la possibilità, partite a metà mattinata e trascorrete qualche ora sulla vetta mangiando leggendo e gustandovi la vista unica del Cristo Pensante.
Da dove nasce il Cristo Pensante: questa statua di marmo bianco era all'origine un masso estratto dalla cava di Canzoccoli di Predazzo da Pino Dellasega, l'ideatore del Trekking del Cristo Pensante. L'abilità dello scultore Paolo Lauton di Predazzo fa nascere la statua che oggi si trova sul culmine del Monte Castellazzo. Il peso della statua è di circa 20 quintali e l'altezza di 180cm. Su una targa metallica alla base della statua è stata trascritta una frase di Madre Teresa di Calcutta:TROVA IL TEMPO DI PENSARE, TROVA IL TEMPO DI PREGARE, TROVA IL TEMPO DI SORRIDERE!
Dove lasciare l'automobile: il passo Rolle si trova a soli 3 km di distanza e 200 metri di dislivello(circa 1 ora di camminata) dalla Baita Segantini, luogo in cui inizia il vero e proprio Trekking del Cristo Pensante ed è sicuramente il posto più comodo per parcheggiare l'automobile ed indossare gli scarponi da trekking. Nel periodo estivo è attivo un servizio di bus navetta che dal Passo parte ogni 40 minuti (orari allla fermata) per trasportare chi lo desidera fino alla Baita Segantini passando per Capanna Cervino. Il costo del servizio è di 3,00€ solo andata. Se si vuole allungare il percorso, si può invece lasciare la macchina in uno dei parcheggi situati all'inizio della Val Venegia. Il costo giornaliero è di 4,00€ per quello più distante e 6,00€ per il più vicino alla valle. Dall'inizio della Val Venegia servono 2-3 ore circa per arrivare alla Baita Segantini.
Se siete in zona passo Rolle per qualche giorno, non perdetevi la panoramica escursione ai laghetti ed al monte Colbricon... sarebbe un vero peccato!
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Vero
ITA - Correva l'anno 1983 quando ha sorriso per la prima volta alla luce del sole estivo. Da sempre col pallino per l'avventura, ha avuto la fortuna di girare l'Europa e l'Italia con i genitori e poi, per la maturità, si è regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano verso la Russia. Al momento giusto ha mollato il lavoro senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ha viaggiato per cinque mesi in solitaria. Nel 2007 ha provato per la prima volta l'esperienza di un viaggio in bici e, da quel momento, non ne ha potuto più fare a meno... così, dopo alcune brevi esperienze in Europa, nel 2010 è partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, il Sudafrica-Lesotho e #noplansjourney. Se non è in viaggio, vive sul lago d'Iseo! Carpediem e buone pedalate!
EN - It was 1983 when he smiled for the first time in the summer sunlight. Always with a passion for adventure, she had the good fortune to travel around Europe and Italy with her parents and then, for maturity, she took a trip in 2 horses from Milan to Russia. At the right moment he quit his job with no regrets to fly to New Zealand where he traveled for five months alone. In 2007 she tried the experience of a bike trip for the first time and, from that moment on, she couldn't do without it ... so, after some short experiences in Europe, in 2010 she left with Leo for a long cycling trip in South East Asia, the first real great adventure together! Asia was followed by the Andes, Morocco, South Africa-Lesotho and #noplansjourney. If he's not traveling, he lives on Lake Iseo! Carpediem and have good rides!
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico