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Tesina sui viaggi in bici: intervista a Gianluca, cicloviaggiatore maturando

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 Abbiamo conosciuto Gianluca per caso perchè vagando nella rete alla ricerca di materiale per la sua tesina di maturità sui viaggi in bici e sul cicloviaggiare, si è imbattuto in lifeintravel e ci ha chiesto di poter usare qualche testo. Coincidenza pazzesca, Gianluca è trentino e per la precisione noneso (della val di Non): abita a qualche chilometro da dove ci troviamo noi quest'anno.
Un caffè, due chiacchiere e l'idea di farci raccontare la sua esperienza di cicloviaggiatore e di maturando che ha deciso di dedicare a questo modo alternativo di viaggiare la sua tesina. Ecco cosa ci ha detto... con il nostro miglior "in bocca al lupo" per gli esami!
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Ciao Gianluca, tu sei giovanissimo... com'è nata la passione per il viaggio in bici?

 
Ciao ragazzi! Ho scoperto il cicloviaggio un po’ casualmente. Ad inizio 2011, un amico mi propose di andare in Germania in bicicletta; fin dall’inizio fui molto incuriosito da questa strana cosa e me la immaginavo totalmente diversa da come è stata!
Dopo essermi convinto ad affrontare quest'avventura l’unico problema fu convincere i miei genitori, d'altronde avevo ancora 17 anni, ma alla fine ho vinto io!!
Una volta partiti, ed arrivati a metà viaggio stavamo già fantasticando sulla destinazione del viaggio per l’estate successiva!! E così, dal 2011, l’inverno penso a dove andare e l’estate inforco la bicicletta!!!
 

Quali sono stati i tuoi viaggi in bici fino ad ora?

 
Fino ad ora ho compiuto due cicloviaggi, per un totale di 2000 km, 17 giorni di viaggio e tanta acqua in testa.
Il primo a luglio 2011, partendo dalla favolosa val di Non per arrivare ad Heroldsberg (un paese vicino a Norimberga) in occasione di un gemellaggio. Eravamo in quattro, tutti minorenni e la sera ci fermavamo in ostelli e bed and breakfast. Abbiamo risalito la via romana Claudia Augusta e poi percorso le ciclabili della Danaustra e e la Romantischestrasse. Sinceramente vi sconsiglio di viaggiare in Germania a luglio perché non sapete quanta acqua abbiamo preso, pensate che un giorno è stato il più piovoso degli ultimi 50 anni della Baviera (potevamo andare col pedalò!!!).
L’anno dopo, convinto che la sfortuna non potesse ripetersi, son partito di nuovo a luglio, per andare a Praga, partendo sempre da casa. Ma anche nel 2012 tanta acqua nel tratto tedesco... bagnati fradici. Una volta raggiunta la Repubblica Ceca abbiamo attraversato tutta la foresta boema lungo la Moldava, un posto fantastico! Questa volta, a differenza del primo viaggio abbiamo dormito in tenda e mangiato il più autonomamente possibile.
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Hai mai pensato ad un viaggio in bici in solitaria?

 
Devo dire che ho sempre odiato andare in bici da solo, perché appena mi demoralizzo faccio una gran fatica a riprendermi, ed anche durante i due cicloviaggi ho pensato a quanto deve esser duro un viaggio in bici solitaria e non l’ho mai inserito in un possibile progetto futuro! Quest’anno, però, pensando ad un breve viaggio ad inizio settembre, sto chiedendo a possibili interessati, ma non trovo ancora nessuno per quel periodo, così probabilmente sperimenterò il mio primo viaggio accompagnato solamente dal paesaggio che mi circonda e dalla gente del posto. E spero di farcela, d'altronde un cicloviaggio non è solamente un semplice giro in bicicletta.
 

Cosa ti è piaciuto dei tuoi cicloviaggi e cosa cambieresti?

 
I miei cicloviaggi, un po’ per necessità (per rassicurare mia mamma) e un po’ per inesperienza, sono sempre stati fin troppo programmati, dovevamo rispettare precise tappe e pedalare tutto il giorno (110 km di media) per dover arrivare in tempo. Dopo due viaggi, sto pensando al prossimo, progettando solamente il percorso e non le tappe, sperando di arrivare comunque.
Una cosa che mi è molto piaciuta è stata il viaggiare affidandoci unicamente a cartine ed al nostro orientamento, utilizzando solamente un gps per tracciare il percorso fatto, da poter poi guardare una volta tornati a casa, per comprendere ciò che abbiamo fatto osservandolo da un punto di vista differente (a volte mi sento immenso, a volte minuscolo).
 

Ci racconti un episodio curioso che ti è accaduto nei tuoi viaggi?

 
Nel primo cicloviaggio, dopo le foto della partenza e i saluti a tutti siamo partiti, ma non siamo andati molto lotani…percorsi 5 km, mi son dovuto fermare a cambiare una camera d’aria!!! Ma non potevo forare il giorno prima?? Per fortuna non abbiamo più avuto altri guasti oltre a questo nei restanti 995 km!
Durante l’ultimo viaggio invece c’è stato un episodio che mi ha fortemente colpito: in Repubblica Ceca, io ed il mio compagno ci siamo fermati affianco ad una casa di campagna per aspettare il terzo che stava arrivando, ad un certo punto esce un uomo ed incomincia a farci domande in ceco, ovviamente non capivamo niente! Fatto sta che abbiamo parlato per qualche minuto del più e del meno, senza sapere la lingua altrui. Una volta ripartito mi son sentito veramente libero di poter andare ovunque, perché a volte bastan pochi gesti per trasmettere le proprie emozioni piuttosto che mille parole!!
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Hai inforcato la bici per percorrere un lungo viaggio... la usi anche quotidianamente?

 
Certamente, se devo muovermi in paese, prima di prendere la macchina valuto se è mi possibile farlo in bicicletta e devo dire che uso quasi sempre la bici. Talvolta mi capita di usare la bicicletta anche per andare a trovare la mia ragazza (un paio d’ore di bici), cosi posso stare con lei e al tempo stesso farmi un giro in bicicletta!!
 

Cosa significa per te viaggiare in bicicletta?

 
Per me viaggiare in bicicletta significa libertà, non dover più dipendere dalla società e non dover più seguire le sue regole. Quasi un ricreare una nuova identità di se, come il fu Mattia Pascal, però momentaneamente e dedicandomi a me stesso.
Proprio per questo cercherò di essere sempre più autonomo nei miei cicloviaggi futuri, senza dover dipendere da un aiuto programmato, che non mi permetterebbe di slegarmi completamente dalla società e dalla sua frenesia.
 

A breve sosterrai l'esame di maturità e l'argomento della tua tesina sarà il viaggio in bici... ci sveli come convincerai i tuoi prof. a saltare in sella e partire?

 
Bella domanda!! Innanzi tutto mi auguro di trovare un professore che abbia già compiuto un cicloviaggio, così che possa aiutarmi a convincere tutti gli altri… ma è meglio non affidarsi troppo a questa speranza. Comunque, spero di fargli capire che cicloviaggiare non è fare un lungo giro in bicicletta e neppure una normale vacanza. Non è certamente un riposo fisico, ma mentale, perché cicloviaggiare è staccare la spina, per tanto o poco tempo, dopo molto lavoro e stress, ma soprattutto è alla portata di tutti!!
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Leo

ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.

EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.