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anello cicloturistico dei monti pisani
Luogo
Toscana
Durata
Fuggitivo (1 giorno)
Lunghezza
90 km
Dislivello
0 - 500 m
Difficoltà
Famiglia
Tipo di fondo
Ciclovia (tratti condivisi)
 
 

Oggi mi appresto a unire una via di pellegrinaggio, due ciclabili in ambito fluviale e un percorso escursionistico per ottenere l’anello cicloturistico dei monti Pisani partendo da Orentano e toccando le città di Lucca e Pisa. Tale anello svolto in senso antiorario insiste su strade asfaltate, siano esse secondarie oppure un po’ più trafficate, e sterrate, nella maggior parte in ottimo stato.

Durante la notte, e non solo, ha molto piovuto perciò la mia avventura è stata assai bagnata; ciò non mi ha scoraggiato, anzi mi ha permesso di valutare tale idea in condizioni critiche.

La via Francigena

All'indomani dell'ascesa sui monti Pisani stessi in sella alla mia mountain bike, a circa cinque chilometri da Orentano, presso Altopascio, entro nel tratto della ciclovia Francigena per arrivare a Lucca. Essa non ha bisogno di presentazioni. Il tratto che pedalo (tappa n°28 dell'itinerario ufficiale) è totalmente pianeggiante, ben segnalata e praticamente tutta su asfalto. Lessi su qualche libro che un tempo questo territorio era coperto di boschi infestati dai briganti ed i pellegrini ne erano intimoriti.
All'epoca attuale invece si toccano innumerevoli centri abitati e bisogna prestare attenzione ai numerosi attraversamenti delle provinciali che si vanno ad incrociare. Sino a Lucca infuria un temporale che mi condiziona non poco. Nonostante gli abiti impermeabili mi trovo ben presto fradicio ed infreddolito. Nel mio vagabondare in bici riconosco subito i pellegrini a piedi, non solo perché sono gli unici individui a spasso ma soprattutto dai loro k - way colorati e sorrisi contagiosi.

Lucca sulla via Francigena

La prima cosa che faccio è rifugiarmi in un bar ad attendere che la pioggia ceda. Rifocillatomi, dopo una buona mezz’ora mi concedo due importanti visite.
La cattedrale di San Martino e l’omonima piazza si trovano al limite della città romana. Segnata dagli influssi del romanico pisano presenta una meravigliosa facciata adornata di pilastri e loggette. Al suo interno si trovano grandi affreschi, sculture a soggetto religioso ed il millenario crocefisso tunicato del Santo Volto. Una volta entrato, essendo in corso la messa della domenica delle palme, non posso fare altro che mettermi in fondo e per un attimo godere della visione d’insieme.
Questo quadro di Giovanni Bellotto (pittore che adoro) rende bene l'idea dell'eleganza della piazza col Duomo.
giovanni bellotto san martino
Altro elemento imprescindibile della città sono le sue mura cinquecentesche, completamente percorribili. Dato il tempo mi ritrovo quasi solo a pedalare tra gli alberi secolari, ammirando entusiasmanti prospettive fra edifici storici, parchi ed in lontananza le colline.

La ciclabile del Serchio

Esco da porta Vittorio Emanuele e facendo attenzione ai sensi unici mi sposto a nord per prendere la ciclabile del Serchio sulla sinistra orografica del fiume. Mi trovo dunque a pedalare all’interno del parco fluviale nella piana lucchese dove la ricchezza di acqua ed il clima favorevole hanno permesso a questa terra d’essere abitata fin dai tempi antichi. Le indicazioni non abbondano ma non ci si può sbagliare, basta seguire il fiume. Anche in questo caso si alternano tratti asfaltati e terrosi che, se particolarmente bagnati come oggi, diventano viscidi e limacciosi. L’ambiente è contraddistinto da un giusto equilibrio tra spazi verdi ed attrezzati, tra golene e zone urbanizzate, tra importanti nicchie ecologiche e paesaggi agresti.
L'avvicendamento dei predetti temi è un autentico piacere
la ciclabile del serchio
Presso Ripafratta la valle si restringe e la pista si interrompe per riprendere il suo sviluppo qualche chilometro più a sud.
Faccio notare che sino a questo punto la ciclabile è nota anche come itinerario ciclopedonale di Puccini, in onore del compositore Giacomo Puccini nato a Lucca nel 1858. Al ponte di Ripafratta la ciclabile Puccini passa sulla sponda destra del Serchio con destinazione il lago di Massaciuccoli.
Entrato dunque in provincia di Pisa continuo nel lambire il corso sino a Pontasserchio. Qui svolto a sinistra, taglio la zona residenziale, percorro alcuni metri di provinciale ed alla prima rotonda prendo a destra per imboccare una lunga strada pianeggiante, quasi del tutto diritta che mi porta senza difficoltà nel cuore di Pisa.
pisa
A distanza ed a più riprese traguardo la torre pendente e la cupola del Duomo, elementi verticali che spiccano come indicatori geografici.

La città di Pisa in bici

la cattedrale di pisa

Non è la mia prima volta a Pisa ma sta di fatto che ne riscopro il suo centro storico ed il suo rapporto col fiume Arno grazie alla bici. Da un po’ ha smesso di piovere e con mia gioia dalle nubi filtrano i primi raggi di sole. È indubbio comunque che l’interesse turistico gravita sostanzialmente attorno alla piazza dei Miracoli ed alla torre pendente.

la piazza dei miracoli

È un luogo che per bellezza ha pochi rivali. Durante le mie precedenti visite entrai nel duomo e nel battistero, col loro stile misto romanico – gotico, e ne rimasi incantato.
Sconfortante è notare che tale stupore sia relegato a mero fondale per foto idiote con persone che improvvisano ridicole pose allo scopo di testimoniare la propria esistenza, ma a quanto pare tutto rientra nel gioco turistico (scusate lo sfogo).
La città è ben altro e si presenta culturalmente attiva, vedi ad esempio la mostra Bosch, Brueghel, Arcimboldo agli arsenali repubblicani, che si pone come contraltare alla massificazione da social e ‘cellulare dipendenza’.

La ciclovia dell’Arno

Pisa è tagliata dalla ciclovia, o ciclabile dell’Arno. Utilizzo il ponte della Vittoria per spostarmi sulla sinistra orografica quindi seguo le indicazioni. Tale pista è assai diversa rispetto la precedente, infatti se prima pedalavo su di una strada, sia essa asfaltata o bianca, ora invece mi elevo sull’argine erboso del fiume per distendermi su di una o più strisce battute, come fossi lungo un sentiero.
Non ci sono alberi ed eventuali ripari dal sole (nel caso odierno non ne ho bisogno, anzi a frangenti riprende a piovere) e la mia vista così vaga sulla pianura, fra campi coltivate ed agglomerati più o meno moderni, ed il versante meridionale dei monti Pisani. Per alleggerire il chilometraggio eludo i due successivi meandri dell’Arno utilizzando strade secondarie per poi riprendere la ciclabile in località Zambra; da qui molto interessante la vista verso nord della torretta di Caprona sopra un dente roccioso.
la torretta di caprona
Al ponte successivo passo sull’altra sponda per proseguire lungo la provinciale Vicarese. La via di comunicazione è trafficata dunque si deve porre attenzione. Poco dopo San Giovanni della Vena sterzo a sinistra per riportarmi a nord nella piana di Lucca. Un paese che lambisco e che meriterebbe del tempo per una visita è Vicopisano con la rocca del Brunelleschi, sintesi di un capolavoro inespugnabile.

L’itinerario delle Cerbaie sino Orentano

Arrivato a Bientina continuo sulla provinciale sin quasi alle colline delle Cerbaie, un territorio ad altissima valenza ambientale e naturalistica. Mi allaccio a sinistra all’itinerario escursionistico n° 200 che da un lato costeggia la zona collinare coi suoi boschi, dall’altro i poderi.
itinerario delle cerbaie
Il fondo si fa sempre più pesante, specialmente nel momento in cui il tracciato si allonta dal poggio. Costretto tra i due fossati tendo a scivolare e sprofondare nel terreno argilloso zuppo d’acqua ma non mollo. È il degno eroico epilogo di un giro di quasi 90 chilometri. Durante gli ultimi metri di asfalto riprende a piovere ma oramai sono leggero col Residence Corte Tommasi a portata di mano.

Considerazioni finali

Mi rendo conto che per lunghezza l'anello cicloturistico dei monti Pisani tra Lucca e Pisa non sia adatto a tutti. Al cicloturista non particolarmente allenato in alternativa consiglio di percorrere la via Francigena sino a Lucca per poi ritornare al Residence dalla stessa strada oppure di raggiungere Vicopisano. In questo modo si potrà comunque apprezzare il territorio nel suo insieme, per scoprire affascinanti borghi ricchi di cultura e storia.

Residence Corte Tommasilogo Bike Hotels Italia

Dormire a Orentano

copertina residence corte tommasiIl Residence Corte Tommasi, immerso nella campagna toscana, è allo stesso tempo in una posizione strategica per raggiungere velocemente innumerevoli luoghi di interesse storico, culturale, artistico, naturalistico, nonché gastronomico e per percorrere itinerari toscani indimenticabili.

 
 
Ultima modifica: 03 Giugno 2024
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Gotico
Trentino D.O.C., vivo nella splendida conca del Garda, che adoro. Appassionato di MTB e montagna, arte e cultura. Mi diletto ad esplorare il nostro Trentino e non solo dall'alto della sella di una bicicletta ma non disdegno affatto visitare moste e musei d'arte. In una sola espressione: amo la libertà.

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