La ciclovia del Santerno è un itinerario ciclabile di 44 km che segue parte del corso del fiume appenninico, tra Toscana e Emilia-Romagna. Il tratto pedalabile unisce Castel del Rio, nelle colline imolesi, a Mordano, nella pianura Padana.
In questo articolo
Ciclovia del Santerno parte della Bicipolitana bolognese
La pista ciclabile del Santerno è un itinerario ciclabile lungo 44 km che collega Castel del rio a Mordano.
Il 2021 ha visto l'inaugurazione della Ciclovia del Santerno, corrispondente alla Linea 12 della Bicipolitana, rete ciclabile Bologna Metropolitana. Prima di entrare nel dettaglio di questo percorso quindi è giusto spendere due parole per parlare di questa rete metropolitana che, leggendo sul sito ufficiale www.bicipolitanabolognese.it, è la prima rete ciclabile d’Italia a livello metropolitano, oltre 1.000 km di percorsi e due reti principali: una per gli spostamenti di tutti i giorni e una per il tempo libero.
L'itinerario del Santerno fa parte della rete pensata per il tempo libero e anche noi l'abbiamo seguita in parte, da Imola a Mordano, durante il nostro viaggio in bici da Desenzano a Misano per partecipare all'Italian Bike Festival. Tra le altre linee per il tempo libero da segnalare la via Emilia, la ciclovia del Sole e quella pedemontana. Sicuramente una bella iniziativa anche se migliorabile in alcuni tratti (dell'attuale, temporaneo, itinerario della ciclovia del Sole) che in città si sono rivelati, dal nostro punto di vista, pericolosi per le bici.
Ciclovia del Santerno: informazioni utili
44 km di percorso ciclabile lungo la vallata del fiume Santerno, passando per Imola e attraversando il Parco regionale della Vena del Gesso romagnola (sito candidato a Patrimonio Unesco).
La Ciclovia del Santerno, inaugurata nel 2021, si snoda per 44 km di puro stupore paesaggistico come evidenziato sul sito ufficiale della ciclovia, attraverso Mordano, Imola, Casalfiumanese, Borgo Tossignano, Fontanelice e Castel del Rio. Un itinerario che attraversa castagneti secolari, il Parco Regionale della Vena del Gesso candidato a Patrimonio Unesco, città d'arte per finire in ambienti fluviali e zone agricole di pregio.
Il percorso si sviluppa su fondo misto asfalto-sterrato e per questo è consigliabile seguire l'itinerario con una mountain bike, una gravel bike o una bici da viaggio.
Come specificato anche sul sito, lungo la ciclovia sono previsti alcuni guadi sul Santerno: i passaggi sul fiume sono attrezzati con pilastri che permettono di attraversare il corso d’acqua “all’asciutto”. Sarà però necessario scendere dalla bici e condurla a mano.
Ciclabile del Santerno: colline tra Castel del Rio e Fontanelice
Per comodità ti consiglio di percorrere l'itinerario, se possibile, da Castel del Rio verso Mordano, principalmente perché in questo verso il dislivello positivo sarà minore. Se hai un minimo di allenamento comunque non ci saranno problemi ad affrontare la ciclovia in entrambi i sensi di marcia e in giornata potresti anche riuscire a completare l'andata e ritorno.
Il simbolo del piccolo ma suggestivo borgo montano, punto di partenza dell'itinerario, è il ponte Alidosi, particolare ponte ad arco riconosciuto come monumento nazionale. A due passi da lì si trova anche l'omonimo palazzo sede oggi del Museo della Guerra e della Linea Gotica. Il primo tratto di ciclovia del Santerno tra Castel del Rio e Fontanelice è di certo il più impegnativo dell'intero tracciato e presenta svariati saliscendi, a volte anche molto pendenti seppur brevi.
Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola lungo il Santerno
Dopo circa dieci chilometri di mangia&bevi in cui si copre quasi tutto il dislivello positivo della ciclovia, si entra a Fontanelice, a due passi dal parco regionale della Vena del Gesso Romagnola. Testimonianza di questa vicinanza è la Riva dei Cavalli, importante sito di interesse geologico e naturalistico costituito da un'imponente scarpata dove si possono ammirare le formazioni rocciose di arenaria e marna tipiche della zona.
Si dovranno pedalare altri cinque chilometri abbondanti per raggiungere Borgo Tossignano, comune in realtà costituito dai due insediamenti di Borgo e Tossignano, su due livelli differenti. Porta d'accesso del parco (da qui si hanno panorami e partono le escursioni per la Riva di San Biagio), in paese si potrà anche scoprire il centro visite La Casa del Fiume.
Lenta, ma costante prosegue la discesa. Casalfiumanese è il comune successivo incontrato dal fiume Santerno e dalla ciclovia che segue le sue sponde. Per raggiungere Imola si dovranno pedalare altri dodici chilometri di percorso che ormai ha abbandonato le velleità collinari e si è rassegnato alla dolcezza della pianura.
In pianura tra Imola e Mordano
Punto di accesso più comodo alla ciclovia, Imola è anche il centro abitato principale che si attraversa sul percorso. L'ampia piazza Matteotti è il cuore di questa cittadina che ci ha sopreso per vivibilità e vivacità. Oltre alla rocca Sforzesca, da non perdere il bel palazzo Tozzoni e la cattedrale di San Cassiano.
Passata la via Emilia, si seguono le indicazioni e ci si immette di nuovo sugli argini del fiume, per dedicarsi alle ultime facili pedalate pianeggianti. Il fondo naturale della ciclovia del Santerno ci conduce tra vegetazione ripariale e frutteti profumati. Gli ultimi 12 km sono semplici e piacevoli e conducono fino al comune di Mordano, il più orientale della città metropolitana di Bologna. Di origine medievale, è avvolta da resti di un'antica cinta mentre l'ingresso principale è custodito dalle Due Torri, simbolo del borgo. Non lontano da Mordano, sull'altra sponda del Santerno, si trova Bagnara di Romagna, piccola cittadina che merita una visita.
Mentre il Santerno prosegue la sua corsa nella pianura per andare a gettarsi nel Reno più a nord, finisce qui il tracciato segnalato e pedalabile della ciclovia del Santerno, piacevole percorso da seguire in giornata o da inserire, come abbiamo fatto noi, in un viaggio più lungo in Emilia Romagna in bici.
Ultimi commenti
Community