Con estrema gioia ritorno in Toscana, e per la precisione a Massa Marittima, in Maremma. La regione presenta una storia millenaria, tutta da riscoprire in bici.
Si perché questo per me è il territorio dei mille sentieri, e ciò deriva dalla sua peculiare storia. Il Massetano è luogo di attività mineraria praticamente da sempre. I primi infatti che ne compresero le potenzialità furono gli Etruschi. Le attività estrattive diventarono intensive nel medioevo, con l'insediamento della sede vescovile nell'XI secolo, e riprendettero vigore intorno alla metà dell'ottocento coi Lorena. Le colline metallifere brulicavano di pozzi di estrazione, di teleferiche che portavano i carrelli carichi di miniere sino al mare, e di sentieri in ogni dove, che consentivano lo spostamento dei minatori dalle loro case alle miniere. Purtroppo sono piuttosto scarse sul territorio le testimonianze di questo passato fatto di fatica e privazioni, sono rimasti invece i sentieri, mille e più sentieri nella macchia mediterranea che rappresentano il valore aggiunto di questa zona.
Difficoltà e speranze nel Massetano
Ahimè l'amministrazione locale (tranne alcune eccezioni) per mancanza di soldi e di visione, non riesce a valorizzare questa grande risorsa; per esempio mancano la cartellonistica e le mappe. Esistono tracce gps ma spesso non sono efficaci in quanto è molto facile confondersi e sbagliare strada data la quantità di tracciati. In sostsanza, se non ci si vuole perdere come nel film The blair with project, oppure impazzire nel decifrare una traccia col navigatore, è meglio affidarsi ad una guida, una soluzione quasi obbligata se vogliamo divertirci in bici senza per forza ricorrere alle strade asfaltate.
Ed ecco che qui vengono in soccorso Simone e Joelle, guide mtb. Lui, maestro di sci nel periodo invernale a Madesimo, e la moglie Joelle, appassionata ed ex ciclista di mtb, gestiscono l'agriturismo Podere Giarlinga, vicino al centro storico di Massa Marittima, di fronte al Monte Arsenti, e ad una distanza di 18 km circa dal mare.
Loro sono gli unici, assieme ad un altro privato in zona, a credere nella bicicletta e soprattutto nella mountain bike quale mezzo per riqualificare un territorio che sta vivendo purtroppo la crisi dovuta alla chiusura delle miniere. Grazie a loro è possibile valutare difficoltà e lunghezza dei percorsi senza tralasciare storia e cultura. Naturalmente è possibile noleggiare anche le e – bike.
Alla scoperta del Massetano in mountain bike
Questo giro si può considerare rappresentativo di ciò che si può fare in zona. La lunghezza sfiora i 40 km e quasi unicamente vuole calcare single track e stradine nel bosco. L’asfalto lo troviamo nel trasferimento che ci conduce al celeberrimo Canyon trail e nel ritorno quindi al centro storico di Massa, nell’ultima salita di giornata, e quindi al Podere Giarlinga. La cosa interessante di questo grande anello sta nel fatto che è particolarmente nervoso. Certamente lo si può fare pure in tranquillità, sta di fatto comunque che bisogna sempre pedalare e mantenere la concentrazione, soprattutto durante gli infiniti sentieri sparsi nella macchia.
Una menzione particolare va appunto al Canyon trail, un sentiero da percorere in discesa che si contorce a spirale nel letto prosciugato di un ruscello. Meraviglioso per gli amanti della enduro ma non solo, in principio parte come mulattiera per poi incunearsi in un velocissimo toboga con sponde altissime e naturali: davvero molto adrenalinico.
Quando pedaliamo nel bosco si perde totalmente la bussola e spesso si è avvolti dal suono assordante delle cicale. Ci sono un sacco di animali selvatici che lo popolano; noi nel nostro piccolo incontriamo una timida testuggine terrestre.
Sempre parlando di animali, ma “domestici”, presso un podere ove ci fermiamo per bere il caffè e rifornirci di acqua (fondamentale vista l’assenza di fontane ed il gran caldo) ammiriamo la Chianina, la mucca più grande al mondo: incredibile (viva la fiorentina).
Qua e là si trovano i rimasugli della passata estrazione come qua e là il bosco lascia spazio ai prati ed a scorci panoramici. Molto intenso il mix di profumi; non so se sia suggestione o meno ma sta di fatto che questi odori mi rimandano alla liquirizia. Per farla in breve vivo un’ esperienza extrasensoriale.
Questo viaggio dunque va vissuto nella sua totalità per coglierne appieno tutte le sue peculiarità.
Il borgo di Massa Marittima
L’unico borgo importante toccato è Massa Marittima che troneggia sulla collina. Come ogni centro italiano, ed a maggior ragione toscano, è un piccolo scrigno di tesori, arte e cultura. Presenta vari musei fra cui il museo archeologico con particolare riguardo al periodo etrusco, il museo dela miniera ed il complesso museale di san Pietro all'Orto, tutto questo inserito in un contesto prettamente medievale.
In serata, dopo essermi lavato, non mi perdo la mostra di Ambrogio Lorenzetti, la prima grande esposizione sul maestro senese nella città che custodisce uno dei suoi massimi capolavori.
La Toscana non delude, arricchisce.
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