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Discesa Grappa MTB
lifeintravel.it
Partenza/Arrivo
Cavaso del Tomba
Luogo
Veneto
Stagione
Estate
Durata
Fuggitivo (1 giorno)
Lunghezza
37 km
Percorso
Ad anello
Dislivello
1001 - 2000 m
Difficoltà
Micro avventura
Tipo di fondo
MTB (fuori strada)
Asfalto
50%
Sterrato
40%
Single Trail
10%
Valutazione
Difficoltà
4/5
Panorama
4/5
Bici consigliata
MTB
 
 

Un anello suggestivo, sospeso tra storia e natura, tra panorami e trincee. Il Monte Grappa in MTB regala emozioni sia grazie ai suoi percorsi vari e divertenti, sia grazie alla presenza di numerose testimonianze storiche legate alla Grande Guerra. Questo percorso si snoda dalla Valcavasia, patria del Canova, fin sulla cima dei monti Palon e Tomba, teatro di battaglie sanguinose.

Lungo la Valcavasia

Dall’Hotel Canova di Cavaso del Tomba, in comoda posizione sulla strada provinciale della Valcavasia, ci dirigiamo verso il borgo di Vettorazzi, pedalando tra i verdi campi dell’Asolo Golf Club.
La strada sale subito ed inizia a seguire, in parte, l’anello ciclabile del Grappa, percorso su asfalto ben segnalato. Poco oltre l’ampia piazza di Vettorazzi si svolta a sinistra ed oltre il cimitero subito a destra. La stradina diviene presto sterrata, lasciando però spazio in breve tempo di nuovo all’asfalto.
Si riprende l’anello ciclabile del Grappa con una svolta brusca a destra ed in salita subito dopo la chiesa di Cavaso del Tomba. Dopo uno strappo si svolta a sinistra per raggiungere un bivio segnalato: seguiamo le indicazioni dell’alternativa per MTB. Poco più avanti inizia una piacevole strada ghiaiosa tra due muretti a secco, ai piedi di un campo di ulivi che ricorda il Garda anzichè la pedemontana del Grappa. Usciti nuovamente sull’asfalto si tiene la sinistra per raggiungere il tempio del Canova che domina la Valcavasia: una sosta, qualche foto e si riprende il percorso MTB del monte Grappa.seguendo il giro del grappa
 

Salita a malga Piz e al monte Palon

Sul lato opposto a quello da cui siamo giunti, nella piazza antistante al tempio, si stacca sulla destra una strada che segna anche l’inizio della scalata verso il monte Palon. La strada dapprima si inerpica asfalatata con una serie di tornanti che ti fanno respirare: giunti alla Villa Sacro Cuore, l’asfalto lascia spazio alla ghiaia e al cemento che si alternano durante tutto il tracciato che conduce fino alla strada provinciale Malga Doc - Cima Grappa. Alcuni strappi si fanno sentire sui polpacci che gioiscono nei brevi tratti di falsopiano. Il panorama, appena prima di raggiungere l’asfalto, è incantevole e nonostante la stachezza proseguiamo fino all’imbocco del sentiero verso la croce di Castel Cesil.
La vista spazia e ci si concede una sosta di fronte alle trincee che ancor oggi incutono un certo timore: il monte Grappa in MTB non è solo un'esperienza sportiva, ma anche storica.primavera sul grappaSi prosegue su asfalto zigzagando fino a raggiungere, sull’ennesimo tornante, l’area di accesso al percorso della memoria che conduce sulla cima del monte Palon: le trincee sono state risistemate, con alcune ricostruzioni dell’epoca e la suggestione è forte di fronte alla statua dell'alpino realizzata con residui bellici recuperati in zona!
Dopo una breve camminata nella storia, si riprende la bici per proseguire la salita, oltrepassare l’ennesimo gruppetto di tornanti e svoltare a destra sopra al monte Palon in MTB. Svoltiamo a destra per seguire le indicazioni verso malga Archeset... Poco oltre si tiene la destra per dirigersi verso malga Piz, con un ottimo panorama sul monte Palon ed oltre sul monte Tomba.single trail pederobba
 

Discesa verso malga Barbeghera

Poco prima di malga Piz, sulla destra si stacca una traccia di sentiero che scende verso le trincee del monte Palon... facendo attenzione si potrà trovare la via e dirigersi verso malga Barbeghera con tratti a spinta. Potrete tenervi più bassi ed aggirare la collina per raggiungere la malga oppure risalire il pendio seguendo il sentiero della memoria fino alla cima del monte Palon in MTB, scendendo lungo le trincee (spingere la bici). Una facile strada forestale condurrà quindi alla malga Barbeghera da cui proseguire la discesa.

La Fossa e monte Tomba MTB

Inizialmente questo percorso è su strada forestale ma più avanti si trasforma in un divertente single trail che sbuca su ampi prati al cui termine si trova un edificio abbandonato in località La Fossa. Aggirato l’edificio si scende ancora un po’ su strada forestale per poi risalire verso il monte Tomba senza troppe difficoltà.verso monte tomba
 

Discesa verso Pederobba

I primi chilometri di discesa verso Pederobba sono su asfalto ma su un tornante a destra si lascia la strada per imboccare un tratto di sentiero europeo E7. La strada sterrata si trasforma per pochi mentri in un single trail che sbuca nei pressi di un’azienda agricola. Svoltando bruscamente a destra si scende ancora, prima su prato e poi su strada ghiaiosa.
Si riprende l’asfalto per pochi metri per poi affrontare un divertente single track nel bosco. In questo percorso di discesa dalle pendici del Grappa in MTB si alternano tratti sulla strada a divertenti tratti nel bosco fino a giungere a colle San Sebastiano, dove si trova una galleria bellica ed una chiesetta.
Si riprende il sentiero che taglia la strada fino a giungere nei pressi dell’ospedale di Pederobba.primavera sul grappa
 

Rientro in Valcavasia

Giunti a Pederobba è possibile riprendere l’anello ciclabile del Grappa seguendo le indicazioni verso Virago da dove giungere al punto di partenza oppure proseguire verso valle per “perdersi” nelle stradine di campagna che costeggiano il Golf Club fino a fare rientro all’Hotel Canova di Cavaso del Tomba.
single trail pederobba
 
 
Ultima modifica: 14 Gennaio 2025
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Leo

Viaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide Dolomiti del suo Trentino, sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, dopo un anno di Working holiday in Australia e dieci mesi in bici nel Sud est asiatico, ora sogna la panamericana... sempre in bici, s'intende!

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    · 7 anni fa
    Ho fatto questo giro oggi. Il tempo era splendido e non troppo caldo.
    Vorrei segnalare che:
    - le trincee sul monte palon sono state restaurate e sono molto belle da visitare, ma ora sono interamente circondate da filo spinato. Invece di tagliare per i prati come avviene nella traccia conviene scendere per il sentiero fino a prendere la sterrata che porta a malga barbeghera.
    - prima di barbeghera, bisogna anticipare la discesa rispetto alla traccia per non finire in una concimaia. La prima parte della discesa fino alla fossa richiede di aprire e chiudere diverse recinzioni di filo spinato che delimitano i pascoli,attenzione. La fossa non è più abbandonata.
    - sul ritorno verso pederobba consiglio di evitare i primi tagli nel bosco e scendere per la strada asfaltata perché non sono più battuti e sono invasi da rovi e spine.
    • Questo commento non è pubblicato.
      · 7 anni fa
      Grazie mille Gian Maria per gli aggiornamenti, molto utili e precisi! ;-)
  • Questo commento non è pubblicato.
    · 8 anni fa
    Ciao Claudia, mi spiace davvero tanto che non siate riusciti a salire fino in cima:( è un vero peccato! E' vero in Trentino da anni si investe sulla valorizzazione del territorio, sulla segnaletica, sulle mappe e sul dare informazioni presso i centri turistici... che dire, speriamo che anche altre regioni d'Italia seguano l'esempio visto l'immenso patrimonio della nostra penisola sarebbe un vero peccato non renderlo più accessibile a tutti... e poi, considerando che i trinceramenti sono un qualcosa legato ad un avvenimento tragico, trasformali in un simbolo " da non dimenticare" legandolo comunque ad attività salutari e divertenti come la MTB e il trekking sarebbe davvero importante!
    a presto e buone pedalate,
    Veronica;)
  • Questo commento non è pubblicato.
    · 8 anni fa
    Ciao, ieri tentata la "scalata" verso il monte Palon. Siamo partiti direttamente dal tempio di Canosa, non avendo il tracciato gps, continuavo a leggere il tuo racconto di viaggio. Segnalazioni inesistenti o poche, quelle poche persone che abbiamo incontrato, non hanno saputo aiutarci nel valutare tempi e distanze. Penso poi ,riguardando a casa il tracciato, che mancava poco alla meta (2km), ma io ero alla frutta Marco con la sua ebaik era piu motivato. Così siamo tornati a Cavaso con l amaro in bocca. Peccato mi sarebbe piaciuti vedere i sentieri della guerra, avevo visto che eravun giro impegnativo, ma quello che mi ha più provato , è stata la mancanza di riferimenti, se non quelli descritti da te. Da questo deduco che in Trentino siamo fortunati, i sentieri dono censiti e ben segnalati, anche il più digiuno riuscirebbe a trovare la via :D
 
 
 
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