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Wendy Law e il suo viaggio in bici nell'Australia degli anni '40
Scritto da Lucy Hop
Erano le prime cicloviaggiatrici, erano coraggiose ma anche piene di paure, erano i primi viaggi in bicicletta dopo il devasto compiuto dalla II guerra mondiale che aveva ridotto l'Europa ad un cumulo di cenere e morte. Wendy Law Suart e la compagna di scuola Shirley Duncan avevano solo 19 e 21 anni e stavano per affrontare l'avventura in bicicletta più grande della loro vita...
L'Australia in bici negli anni '40
Correva il 1946, anno di profondi cambiamenti in Europa, anno in cui iniziò la ricostruzione dopo i tempi bui della Seconda Guerra Mondiale, tutti si rimboccavano le maniche perchè in tanti avevano perduto tutto, anche le persone più care. Dalla parte opposta del mondo due giovani ragazze si accingevano a partire per un grandioso viaggio in bici che le avrebbe cambiate per sempre. Wendy e Shirley si erano allenate in attesa del grande giorno: avevano pedalato fino ad Adelaide e poi per la Tasmania, ma ancora non si sentivano pronte. Dopotutto quando ci si può sentire davvero pronte a visitare l'Australia in bicicletta?
Wendy aveva calcolato circa sei mesi per raggiungere il Queensland, la regione dell'Australia orientale; le sue previsioni però si rivelarono tutt'altro che esatte.
Le prime cicliste attraverso il Nullarbor Plain
Mai nessuna cicloviaggiatrice prima di Wendy e Shirley aveva osato attraversare il Nullarbor, la regione semi arida dell'Australia Meridionale. Le condizioni climatiche erano proibitive e le biciclette dell'epoca delle due giovani non erano ancora dotate di cambio nè di freni. Wendy e Shirley però non viaggiavano sole: sopra le borse impacchettate alla meglio vegliava il piccolo Peter, la mascotte e loro portafortuna, il cane trovatello che le accompagnò durante il viaggio attraverso l'Australia. Quando attraversarono la Nullarbor Plain attirarono l'attenzione della stampa che iniziò a pubblicare i resoconti dellla grande avventura periodicamente, incuriosendo i lettori in tutta la nazione. Quando le due giovani raggiungevano una città, folle incredibili le attendevano per salutarle, toccarle o semplicemente vederle passare da lontano.
Avventure di due cicloviaggiatrici
Shirley e Wendy pensavano di terminare il viaggio in sei mesi, ma si ritrovarono a raggiungere Melbourne nel 1949, quasi tre anni dopo la loro partenza. Erano gli anni '40 e ancora pochissimi cicloviaggiatori avevano vagato per il mondo per così tanto tempo consecutivo. Viaggiando in Australia, in una nazione che è più un continente per dimensioni e diversità, il pericolo era sempre in agguato a movimentare il viaggio delle due ragazze: la prima aggressione avvenne nei pressi del Monte Kosciuszko ma nessuno rimase ferito, la seconda invece ebbe luogo in una sala parrocchiale dove erano state ospitate. Shirley si svegliò nel cuore della notte e un uomo le fu subito addosso. Con le mani intorno al collo e le minacce dell'uomo Shirley non riusciva a difendersi, fortunatamente il piccolo Peter si svegliò e abbaiando furiosamente svegliò Wendy e il vicario della parrocchia che aiutò le due giovani. L'aggressore fu multato di 10£ per essere entrato illegalmente nell'edificio e di sole 5£ per aver aggredito Shirley. Insomma chi l'ha detto che la vita della cicloviaggiatrice sia facile? Dopo l'episodio decisero di acquistare un revolver ma per fortuna non fu mai necessario utilizzarlo.
Sponsorizzate da un'azienda produttrice di biciclette e da un produttore di gelato (le due giovani ne mangiarono gratuitamente a quintali!), Wendy e Shirley avevano bisogno di soldi per proseguire la loro avventura e così, saltuariamente, decisero di fermarsi per lavorare in un ranch, in una fabbrica che confezionava marmellate e in alcuni negozi nelle città che trovavano lungo il percorso.
La vita dopo il grande viaggio
Nel 1949, quando Wendy e Shirley tornarono a casa, la loro vita era inevitabilmente cambiata. Wendy lasciò l'Australia per raggiungere il fratello nel Borneo Malese dove stava lavorando per la Shell. A Kota Kinabalu, incontrò Brian Suart, un ingegnere inglese e se ne innamorò. I due si sposarono e viaggiarono per tutto il mondo fino al 1990, anno in cui l'uomo morì. Wendy amava la musica e la scrittura e continuò a viaggiare anche dopo la morte del marito visitando decine di paesi in tutto il mondo tra cui anche l'Antartide. Nel 2008 venne pubblicato il libro With Bags and Swags: Around Australia in the Forties che racconta del grande viaggio attraverso l'Australia negli anni'40 con l'amica di una vita Shirley, un viaggio che ha davvero cambiato la vita.
Wendy è morta due anni fa a quasi 90 anni ma la leggenda delle due "girl cyclists" che attraversarono la selvaggia Nullarbor Plain negli anni '40 vive ancora...
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Lucy Hop
Nata su una bicicletta di legno, a 10 anni già pedalavo per i boschi tra fango e pozzanghere divertendomi come una matta.
La bicicletta può fare la felicità e quando ne vedo una... proprio non resisto:)
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico