Le ultime tappe del viaggio mi hanno portato a Queenstown per poi esplorare il Fiordland National Park, il più grande parco nazionale neozelandese e probabilmente il più affascinante. Quindi ho percorso l'ancora isolata e selvaggia costa del sud, ricca di wildlife (pinguini, delifini, foche e leoni marini oltre a decine di specie di uccelli marini su tutti). La
costa dei Catlins mi ha conquistato con i suoi paesaggi magici. La vivace
cittadina di Dunedin è stato un piacevole intervallo all'esplorazione delle meraviglie naturali della Nuova Zelanda. L'
Otago Central Rail Trail, antico tracciato ferroviario appositamente sistemato per noi pedalatori, ha messo a dura prova la resistenza della mia MTB (due forature e rottura della catena in due giorni!) mentre il forte vento da nord ovest incontrato nel superare il
Lindis pass per raggiungere il
Monte Cook ha messo a dura prova la mia resistenza! Dopo un breve trekking tra le vette più alte del paese mi sono trasferito al lake Tekapo e da qui nella pianura di
Canterbury, nei pressi di Christchurch, sfuggendole ancora per un po' per attraversare ancora una volta le alpi attraverso l'Arthur's pass. Dalla
West coast un rapido bus mi ha portato a
Kaikoura dove ho ammirato le evoluzioni di delfini e balene, rientrando ancora una volta in bus a Christchurch per salutare Aotearoa, la terra dalla lunga nuvola bianca, la Nuova Zelanda...
Il mio vagabondaggio nell'isola del sud quindi da Wanaka è proseguito attraversando il Crown range summit, la più elevata strada asfaltata neozelandese a soli 1100m, per raggiungere Queenstown da dove ho esplorato la Skippers road entrando nel mondo ormai passato dei cercatori d'oro. Da Queenstown sono salito sul battello a vapore Earnslaw che mi ha condotto sulla sponda opposta del lake Wakatipu fino alla tenuta di Walter peak stracolma di pecore merino.
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Una strada sterrata con spettacolare vista sul Mt. Aspiring National Park oltre il lago, mi ha fatto giungere prima ai Mavora Lakes, una delle numerose location della trilogia del Signore degli Anelli, per quindi proseguire nel vento fino a Te Anau, porta d'ingresso del Fiordland National Park. Tramite un bus sono salito verso la punta settentrionale del parco per visitare l'unico dei 13 fiordi raggiungibili in auto: il Milford Sound (purtroppo la mia prima opzione, due giorni di kayak sul Doubtful sound era completamente prenotata per una settimana). La giornata inizialmente piovosa e più tardi magicamente rasserenatasi ha reso perfetta l`atmosfera della rain forest.
Risalito in sella ho costeggiato il confine orientale del parco fino a raggiungere la costa meridionale dell'isola del sud. Da qui è visibile la terza isola del paese, Stewart island. Essa resta fortunatamente ancora piuttosto isolata, custodendo la popolazione più consistente di kiwi (l'uccello simbolo del paese ed in pericolo di estinzione soprattutto a causa dell`introduzione di speci quali opossum e coniglio nel suo habitat) allo stato brado, protetti all'interno del Rakiura National Park che copre gran parte dell`isola.
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Invercargill è la cittadina principale dell'area ed è piuttosto sonnolenta se visitata il sabato pomeriggio successivo al capodanno. La maggior parte degli abitanti è fuori per il weekend, molti si trovano in una delle deliziose baie della Catlins coast, dove mi sono diretto anch'io un paio di giorni più tardi. Raggiunta Curio bay e Porpoise bay fermandomi nel camping magnificamente posizionato sull'istmo che le divide. La prima baia è sede di una foresta pietrificata e luogo di nidificazione dei pinguini dagli occhi gialli, i più rari tra questi simpatici e goffi pennuti, con cui ho un mistico incontro. La seconda è invece luogo frequentato dai piccoli ed ancora una volta rari Hector's dolphins, che spesso si divertono a nuotare tra le persone. Da Curio bay risalgo la frastagliata costa per visitare l'isolato e struggente paesaggio di Nugget point, dove foche e varie specie di volatili marini trovano un habitat ideale.
Dunedin, sede di un'ottima birreria e della fabbrica di cioccolato più popolare di oceania, mi si è presentata la possibilità di una sosta con visita dell'unica colonia di albatross presente sul territorio neozelandese, a Taiaroa head, punta estrema dell'Otago peninsula.
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Il giorno successivo mi sono addentrato nel cuore della regione del Central Otago per percorrere l'Otago Central rail trail, una ex-ferrovia risistemata appositamente per appassionati ciclisti che connette Middlemarch a Clyde lungo 150 km durante i quali attraversare tunnel e viadotti. L'ideale da Dunedin è connettere questo percorso con la Taieri Gorge Railway, l'unico tratto ancora funzionante dell'antico tracciato. Salito sul treno che attraversa la gola del Taieri river, in due giorni tra forature e rotture di catena ho raggiunto Alexandra, poco distante da Queenstown.
Deviando verso nord il vento contrario è diventato impietosamente violento e mi ha accompagnato fino al villaggio di Mt. Cook raggiunto al termine della peggior tappa del mio viaggio, sotto un diluvio avanzando a circa 6km/h. La mattinata successiva il sole splendeva e le nuvole erano scomparse rivelandomi il magnifico paesaggio che mi circondava. Una breve camminata lungo la Hooker valley mi ha consentito di ammirare relativamente da vicino il mt. Cook, la vetta più alta di tutta la Nuova Zelanda. Il Tasman glacier, completamente ricoperto da pietre, è stata la meta della mia escursione pomeridiana.
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Rientrato sulla via verso est ho sostato un paio d'ore al lake Tekapo con le sue acque turchesi prima di valicare il facile Burkes pass e scendere verso Christchurch. Manca una settimana al mio rientro in Australia e così ho deciso di togliermi la soddisfazione di valicare anche l'Arthur's pass, fermandomi prima ad un altro splendido ed isolato lago (Coleridge). Dalla cittadina di Greymouth sulla west coast sono saltato sul bus che in direzione di Kaikoura per ammirare le piroette delle Sperm Whales, i capodogli, balene che abitano le acque del profondo Kaikoura canyon. Di qui la strada verso Christchurch è breve (soprattutto se comodamente seduti su un bus!) e mi ha portato al termine di questa magica avventura.
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Ultimi commenti
Spero sia un gran viaggio e tienici aggiornati su come andrà!
Buone pedalate!