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Western Australia, nell'ovest d'Australia
Un'altra splendida avventura, un'altro viaggio indimenticabile, questa volta nel Western Australia, completamente da solo e libero di scegliere l'itinerario voluto strada facendo. Ho percorso oltre 4600 km in dodici giorni che mi hanno portato a scoprire luoghi fantastici nel meno classico degli itinerari turistici australiani: la costa nord occidentale del Western Australia, da Perth ad Exmouth.
Terminata l'avventura lavorativa nella Wulura farm di Dunsborough, mi sono trasferito a Perth, la città principale del Western Australia per organizzare velocemente il mio viaggio fino alla punta nord occidentale del continente. Dopo aver ritirato l'auto a noleggio mi sono immediatamente messo in viaggio sulla Great northern Hwy, ma dopo pochi chilometri ecco la prima deviazione imprevista: un cartello stradale indicava la "Scenic drive" che percorre la Swan valley, rinomata per il buon vino. Ed allora ho messo la freccia e ho deciso di visitare questa valle che però, dopo essere vissuto per due mesi nella Margaret river region, mi sembra poca cosa (probabilmente non è nemmeno il periodo giusto, dato che i vigneti sono spogli e già potati)!
Rientrato sulla strada principale, mi dirigo questa volta verso la costa, imboccando la North-West coastal hwy. La prima meta del mio viaggio alla scoperta del Western Australia è Cervantes, un paese di poche anime piuttosto anonimo se non fosse che si trova a pochi chilometri dal Nambung National Park, sede del famoso Pinnacles desert. La vista di queste formazioni rocciose che si innalzano dal terreno sabbioso a creare un`enorme distesa di piccoli e grandi pinnacoli è resa sublime dalla luce del tramonto. Dopo il bis del mattino per ammirare anche l'alba, il secondo trasferimento mi porta a superare la cittadina di Geraldton e raggiungere il Kalbarri National park. Qui ammiro gli splendidi paesaggi costieri fino al tramonto mentre il giorno seguente lo dedico alla scoperta del parco, con i suoi suggestivi paesaggi montuosi tra cui spicca la natural window, finestra nella roccia scolpita dal vento.
Ancora un trasferimento per raggiungere la Shark bay, patrimonio naturale dell'UNESCO e sede dell`estrema propaggine occidentale del continente (Steep point), nonche` della celeberrima Monkey mia, dove da ormai cinquant'anni uomini e delfini si incontrano sulla spiaggia ed interagiscono pacificamente. La visita a questo luogo e` molto meno romantica di quello che potrebbe sembrare dalla mia precedente descrizione: il luogo, come spesso accade, è vittima della sua stessa bellezza ed ora e` meta di un pellegrinaggio continuo di turisti. Dopo aver visitato la baia, oltrepasso il Tropico del Capricorno per raggiungerre il Cape range National Park ed il Ningaloo marine park, luoghi magici dove trascorro giornate splendide completamente immerso nella natura, circondato da canguri, wallabies, emu, echidna, acquile e varani oltre ad avere la barriera corallina a due passi dal campeggio in cui dormo. A fatica lascio questo luogo fatato per raggiungere l'ultima meta del mio viaggio nel nord ovest, il Karijini National Park, nell'outback australiano, immerso nella regione del Pilbara. Questa estrema frontiera abitata da millenni dalle popolazioni aborigene è stata raggiunta da pochi anni dall'uomo bianco che qui ha scoperto enormi giacimenti minerali. Io ho preferito dedicarmi alla natura ancora una volta, evitando i tour alle miniere ed immergendomi nel parco, effettuando diversi trekking, salendo e scendendo nelle varie gole presenti.
Anche questo vagabondaggio nel Western Australia è giunto dunque a conclusione (a parte un trasferimento di 1500 km lungo la Great northern hwy, piena di road train) e forse è fino ad ora il più bel tratto d'Australia che io abbia visto, ancora selvaggio ed incontaminato (sulla strada si vedono purtroppo migliaia di carcasse di canguri, vacche e pecore travolte dai camion che divengono il cibo di corvi, aquile ed avvoltoi). Ed ora sotto con la East coast...
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Leo
ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.
EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico