Svegliarsi al mare è tutta un'altra cosa: quell'odore pungente che prima
ti pizzica il naso e poi ti riempie i polmoni, quell'aroma di salsedine e onde spumeggianti, quel profumo di acqua salata che non dimentichi più.
Dopo una settimana immersi tra i boschi dell'Appennino, rivedere il mare da un punto di vista privilegiato, il punto di vista di un comodo sellino e diventare parte dell'ambiente marino è un'emozione forte. La decima tappa della nostra Via Silente in bici inizia proprio con queste sensazioni mentre torniamo sui nostri passi in direzione del centro di Policastro e di una scuola dove ci stanno aspettando...
Tappa 10 | Da Policastro Bussentino a Marina di Camerota - 33 km | 750 m d+
Una delle giornate più esaltanti dell'avventura nel Cilento, e anche una delle più brevi per quanto riguarda il chilometraggio, ci vede varcare il cancello dell'Istituto Comprensivo Santa Marina - Policastro dove studiano centinaia di ragazzi. Ti chiederai che cosa stiamo combinando in una scuola del Cilento... la risposta la leggerai nel racconto che segue, intanto accontentati di sapere che l'incontro con questi giovani curiosi e, un pochino, anche tramortiti dalla nostra presenza è stata una delle più belle esperienze del viaggio. Già dall'inizio del nostro tracciato sulla Via Silente avevamo promesso a Simona che, una volta giunti a Policastro, saremmo passati a salutare i bambini e i ragazzi della scuola. Un po' preoccupati da questo confronto, un po' spaventati dall'accoglienza, un po' timorosi dalla ricerca delle parole giuste da pronunciare in presenza dei giovani studenti, siamo stati sopraffatti da una carica di entusiasmo e curiosità, da un'energia inimmaginabile. Questo istituto del Cilento ha aderito al progetto della Via Silente: ad ogni passaggio di cicloviaggiatori organizza una sorta di merenda nella quale degustare olio e pane locale o altri prodotti tipici dell'area. Nel giardino della scuola poi viene allestito un magnifico orto sinergico che provvede a fornire alla mensa scolastica verdure sane e genuine. Il nostro passaggio ha destato mille domande, tanti complimenti e una splendida dimostrazione di cosa, nel concreto, sia la buona scuola: qui, infatti, il corpo docenti, guidato da una preside illuminata, insegna ai propri alunni ad essere prima di tutto un buon cittadino e poi ad essere una persona competente.
Lasciamo l'istituto quando ormai è già passato mezzogiorno. Il cielo è uggioso ma non importa... gli incontri appena avuti ci hanno riempito lo spirito di una nuova energia. La nostra prima meta è il paese di Scario, adagiato sulla costa, ma non facciamo in tempo a giungervi che sulla strada appare Giangy. Questo ragazzo, che sta seguendo sul web il nostro viaggio, si sposta solo in bici perchè la macchina non la ha e la sintonia tra noi è subito evidente. Ci racconta divertenti aneddoti sulla sua vita e su quella del nonno materno che, in fin dei conti, gli ha trasmesso la passione per la bicicletta. Nei primi decenni del 1900 suo nonno corse il Giro del Vesuvio vincendolo. Al traguardo, come premio, gli fu consegnato dall'allora partito comunista, un grosso busto di Marx.
Parliamo a bordo strada come vecchi amici mentre il tempo scorre veloce e sereno. Per salutarci Giangy ci omaggia di un tortino all'amarena (fatto come una volta!) e due cremini per il viaggio.
Raggiungiamo Scario con il sorriso sulle labbra per la giornata speciale e inaspettata.
Dal grazioso paesino inizia
la salita verso San Giovanni a Piro così, approfittando di una pioggia sottile, entriamo in una caffetteria per concederci una tazza di liquido caldo prima della grande fatica. È tempo di raccolta olive nel Cilento e, per noi, è una buona scusa per conversare un po' con il barista e la moglie. Ci sono diverse correnti di pensiero sulla raccolta dei preziosi frutti: c'è chi preferisce intervenire sugli alberi in anticipo o chi aspetta, talvolta anche perchè gli alberi sono talmente grandi da non dare alternative, che le olive cadano da sole nella rete.
Risaliamo in sella senza sapere da che parte schierarci anche perchè, a dir la verità, avendo solo nove piante (piccole) non ci eravamo mai posti questo interrogativo. L'ascesa a San Giovanni a Piro è tosta e ci coglie alla sprovvista: fatichiamo un po' e decidiamo di non acuire ulteriormente le nostre
"sofferenze fisiche" evitando di spingerci fino alla frazione Bosco . A San Giovanni ci aspetta un altro piacevole incontro:
Mattia, uno dei giovani studenti di Simona, vive qui e ci accoglie con un grande sorriso.
Sono quasi le tre e lo stomaco comincia a lamentarsi così approfittiamo della compagnia di Mattia per rimetterci in forze. Nala nel frattempo ha conosciuto Laica, un dolce cagnolone randagio adottato dal paese. Il
panorama che si apre appena oltre San Giovanni a Piro toglie il fiato e, appena prima di scavalcare la collina, ci concediamo qualche minuto per un paio di fotografie (oggi siamo sempre fermi, ma è anche questo il bello!!!). Superata l'altura iniziamo la lunga discesa verso
Marina di Camerota passando anche per il borgo di
Lentiscosa che cela nel suo centro storico l'antica chiesetta di Santa Maria ad Martines, conosciuta per alcuni affreschi bizantini. Il paesaggio costiero è maestoso ma l'imbrunire ci ha preceduto così, a testa bassa, rimandiamo la visita del paese puntando direttamente verso la struttura dove trascorreremo la notte anche perchè, per oggi, abbiamo davvero tante emozioni e pensieri da riordinare nella testa e nel cuore!
3 cose da fare nella decima tappa
- Fermarsi all'istituto comprensivo di Policastro Bussentino per una merenda
- Ammirare i paesaggi sul Golfo da San Giovanni a Piro e lungo la discesa per Marina di Camerota
- Bere un caffè a Scario e parlare con gli abitanti della raccolta delle olive
Prima di iniziare il viaggio in bicicletta lungo la Via Silente ti verrà data la Silentina, una carta per ottenere i timbri durante la tua avventura. Con questo documento, mentre viaggerai sull'itinerario, otterai lo sconto del 20% presso le strutture convenzionate. La nostra decima tappa è terminata a Marina di Camerota, dove abbiamo alloggiato presso il Blue Marlin Residence. La struttura, molto accogliente, si trova in posizione panoramica a circa 1 km dal paese di Marina di Camerota (preparati ad una breve ma intensa salita finale!) e accetta i cani.
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico