Dati tecnici
La nostra Via Silente in bicicletta
DETTAGLI ITINERARIO
Partenza/Arrivo |
Castelnuovo Cilento |
Tempo |
11 giorni |
Dislivello |
8800 m circa |
Lunghezza |
493 km |
Tipologia di fondo: |
93% Asfalto
7% Sterrato
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VALUTAZIONE
Difficoltà |
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Panorama |
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Files GPS
La nostra Via Silente in bicicletta
La Via Silente in bici: itinerario
L'itinerario ciclabile della Via Silente inizia dal paese di Castelnuovo Cilento dove ha sede l'associazione Via Silente. Oltre a La Casa Silente, l'ostello gestito dall'associazione, il km 0 dell'intero tracciato, nel piccolo paese abbarbicato sulla collina è presente un comodo parcheggio. Il percorso si sviluppa quasi interamente su asfalto a parte dei brevi tratti come quello dell'ardua salita al Monte Cervati, il più alto di tutta la regione Campania.
Castelnuovo Cilento - Acciaroli
Tappa 1 | 51 km | 600 m dislivello
La prima tappa della nostra Via Silente in bici inizia a Castelnuovo Cilento dove si trova l'ostello Casa Silente, il km 0 dell'itinerario. Dal paese in cima alla collina si scende velocemente su asfalto in direzione del mare attraversando Velina e affrontando, se si vuole, un breve tratto divertente fuoristrada. Dal mare comincia la lenta risalita verso il punto più alto della giornata: San Giovanni a quota 537 m. Le pendenze non sono mai particolarmente impegnative, il fondo è buono e la mancanza di traffico rende la pedalata molto piacevole. In questa tappa si attraversano diversi paesi dove è possibile fare rifornimento di viveri o mangiare qualcosa. In alcuni di questi, come per esempio Pollica, sono presenti anche delle strutture ricettive. Da San Giovanni inizia la discesa verso Acciaroli e il mare che si raggiungono dopo circa 50 km dall'inizio della tappa.
Acciaroli - Prignano Cilento
Tappa 2 |50 km | 1100 m dislivello
Da Acciaroli, dopo una sosta alla spiaggia grande, si riprende la via costeggiando il mare con dolci saliscendi fino a San Marco, ai piedi di Castellabate. Dalla località dove è presente un vecchio maniero diroccato, si inizia a salire su strada secondaria per raggiungere il paese location del film Benvenuti al Sud. A Castellabate sono presenti bar e locali dove mangiare qualcosa prima di riprendere la strada in falsopiano prima e salita poi verso Perdifumo, Mercato Cilento e il punto più alto della tappa a quota 660 m. L'itinerario perde leggermente quota costeggiando Rocca Cilento e il suo maestoso castello prima di passare dal Convento di San Francesco e approdare a Prignano Cilento dove è possibile pernottare per la notte.
Prignano Cilento - 7 km oltre Felitto
Tappa 3 | 67 km | 1350 m dislivello
Da Prignano Cilento in pochi chilometri si raggiunge il
paese silente di
Finocchito. Poco più avanti, lungo la strada che procede pianeggiante, si riesce a scorgere il mare con l'isola di Capri. L'itinerario ciclabile si addentra sempre più nel
Parco Nazionale del Cilento arrampicandosi fino a
Monte Cicerale e il successivo paese di
Cicerale. La Via Silente è un continuo saliscendi ed anche in questa terza tappa la meta di giornata si farà desiderare. Da Cicerale si punta a
Trentinara, la
terrazza del Cilento. Una sosta in paese per godersi il panorama e pranzare è consigliata. Lasciata Trentinara si incontrano altri paesi caratteristici dove fermarsi a fare una fotografia o due chiacchiere con i locali. Una volta raggiunta
Magliano Vetere siamo usciti dal tracciato della Via Silente per recuperare qualche chilometro: dal paese ci siamo lanciati in picchiata verso il
fiume Calore che abbiamo poi costeggiato fino a
Felitto rientrando ben presto sull'itinerario segnalato. A Felitto, e pochi chilometri fuori dal paese, sono presenti delle strutture ricettive. Oltre Felitto poi non perderti
le gole del fiume Calore e il
ponte medievale.
7 km oltre Felitto - Petina
Tappa 4 | 56 km | 1110 m dislivello
Da Felitto si sale ancora, ma anche questa volta le pendenze non sono eccessive. Presto ci si ritrova ad attraversare Castel San Lorenzo e Roccadaspide dominata dal suo imponente castello risalente al XIII secolo. Dal bel centro storico arroccato su un promontorio si scende su divertenti tornanti avvicinandosi sempre più alle Grotte di Castelcivita. Si oltrepassano i ruderi dell'antico convento francescano e alcune case isolate dove in autunno vengono appesi ad essicare i peperoncini, si pedala su strada secondaria sempre seguendo le indicazioni della Via Silente. In bicicletta questo tratto risulta particolarmente piacevole pergli ambienti rurali che circondano la strada. Dalle grotte di Castelcivita, visitabili con una guida, si riprende la salita verso Controne e poi Postiglione. Anche in questo caso, viaggiando con Nala e il carrellino per il suo trasporto, abbiamo preferito optare per una piccola variante meno pendente. Invece che salire a Postiglione, in prossimità di Cortone abbiamo imboccato la Sr488/a che corre verso Canneto a quote più basse. Il panorama sui pittoreschi Monti Alburni è emozionante pedalata dopo pedalata, mentre ci si avvicina a questi rilievi. Dalla statale ci siamo poi ricongiunti con la traccia attraversando Scorzo (il bar che si affaccia sulla strada è un buon punto sosta) e poi, svoltando a destra, verso i boschi di castagni di Sicignano, verso il valico sopra il paese e Petina, nostra destinazione di giornata.
Petina - Roscigno Vecchia
Tappa 5 | 30 km | 830 m dislivello
La breve ma intensa tappa che collega Petina a Roscigno Vecchia è caratterizzata da una salita impegnativa, quella al Casone d'Aresta dove si trova un osservatorio astronomico. Lasciandosi Petina alle spalle ci si inoltra in un bosco di castagni seguendo le pendenze spinte della strada. I castagni diventano lentamente faggi ma le pendenze non cambiano. Le aree sosta concedono il privilegio di una sosta in un ambiente naturale integro e suggestivo. Dall'osservatorio astronomico inizia la discesa verso Sant'Angelo a Fasanella, un altro bel borgo caratteristico ai piedi dei Monti Alburni. Da Sant'Angelo, dopo aver costeggiato il borgo sospeso sulle rocce di Corleto Monforte, si giunge presto a Roscigno prima e Roscigno vecchia poi. Prima di scendere al paese abbandonato consigliamo di fare rifornimento viveri per la serata sotto le stelle. A Roscigno potrai campeggiare nella piazza della chiesa circondato da gatti, volpi e rapaci notturni come l'allocco.
Roscigno Vecchia - Padula
Tappa 6 | 47 km | 870 m dislivello
Lasciare Roscigno vecchia è un peccato ma il viaggio in bici sulla Via Silente deve continuare. Dal paese abbandonato si risale a Roscigno per poi scendere nuovamente sul ponte affacciato sul fiume Sammaro. Sacco vecchia sorge a poche centinaia di metri in linea d'aria ma, nascosto dalla vegetazione in posizione panoramica, dalla strada non si riesce a scorgere. Superiamo Sacco iniziando l'ascesa alla Sella del Corticato, a quota1030 m. Le dolci pendenze e il paesaggio circostante accompagnano i cicloviaggiatori in questa impresa che si rivela più facile del previsto. La lunga discesa verso Teggiano, il paese delle 13 chiese, regala ancora scorci indimenticabili. Dal borgo, anch'esso abbarbicato su un colle, si segue una strada secondaria che costeggia la vasta piana del Vallo di Diano. Padula brilla baciata dal sole e raggiungerla in bicicletta è un gioco da ragazzi. Prima di entrare nella località però consigliamo una visita al Battistero Paleocristiano di San Giovanni in Fonte facilmente raggiungibile su una sterrata. A Padula è assolutamente imperdibile la Certosa di San Lorenzo, patrimonio UNESCO dal 1998 come il Parco nazionale del Cilento.
Padula - Colle del Pero (Cervati)
Tappa 7 | 35 km | 994 m dislivello
Dal paese della Certosa si attraversa parte del Vallo di Diano su strade di campagna senza traffico. Il Vallo si lascia all'altezza di Buonabitacolo dove la strada inizia nuovamente a salire verso Sanza.
Sanza è un tipico paese del Parco nazionale del Cilento ed è il vero punto di partenza per salire al Monte Cervati, il più alto della Campania. Sanza è anche il luogo dove trovò la morte insieme ai suoi compagni Carlo Pisacane. Da Buonabitacolo la strada sale dolce verso Sanza immergendosi nel bosco. Per continuare verso il Cervati, dopo aver fatto rifornimento in paese, basta proseguire dritti sulla Sp18/b in direzione di Rofrano per diversi chilometri e poi imboccare il bivio verso la montagna. Dopo aver iniziato l'ascesa si entra ufficialmente nel territorio del Cervati e l'asfalto lascia definitivamente il posto allo sterrato. In alcuni chilometri si raggiunge il Colle del Pero e con lui il bivio per l'Affondatore di Vallivona. Sul colle si incontrano spesso cavalli al pascolo e con un po' di attenzione si possono scorgere sul terreno piante di lavanda selvatica.
Colle del Pero (Cervati) - Sanza
Tappa 8 | 39 km | 820 m dislivello
La
salita al Monte Cervati dal Colle del Pero è tutta sterrata: il fiato è corto mentre si affrontano le pendenze dell'ascesa ma la soddisfazione è tanta una volta in cima. Gli scorci sul
Golfo di Policastro rendono ancora più speciale questa salita. La discesa verso la vallata e il ritorno a Sanza per trascorrere la notte al coperto e recuperare le energie investite nella giornata avviene per la stessa via dell'andata.
Sanza - Policastro Bussentino
Tappa 9 | 51 km | 920 m dislivello
In questa tappa della Via Silente in bici si ritorna sul mare dopo diverse giornate nell'entroterra del Cilento. Da Sanza in pochi chilometri si raggiunge Caselle in Pittari, borgo piacevole dove fare colazione. Dal paese si prosegue su suggestive strade secondarie verso Casaletto Spartano. La traccia originale del percorso condurrebbe a Morigerati dove si trovano le grotte del fiume Bussento ma, per questioni di tempo, abbiamo tagliato questa parte dell'itinerario puntando direttamente verso le Cascate Capelli di Venere dove, con un po' di fortuna, oltre al bellissimo contesto naturalistico, si possono osservare raganelle, rane verdi, volatili e la rarissima lontra che popola le acque del fiume. Da Casaletto Spartano un lungo saliscendi di 25 km conduce fino a Santa Marina dove la strada scende drasticamente fino a Policastro Bussentino, frazione e antica colonia greca.
Policastro Bussentino - Marina di Camerota
Tappa 10 | 33 km | 750 m dislivello
Da Policastro la Via Silente sale nuovamente raggiungendo Bosco e la graziosa San Giovanni a Piro oltre la quale la strada scollina. Sempre su facile asfalto si scende entrando a Lentiscosa, un luogo inaspettato e per questo ancora più piacevole. Una serie di tornanti affacciati sul Mediterraneo lascia la località perdendo drasticamente quota fino al mare. Marina di Camerota, paese molto turistico in estate, nel periodo autunnale è deserto e può risultare difficile trovare ristoranti o pizzerie aperte.
Marina di Camerota - Castelnuovo Cilento
Tappa 11 | 49 km | 866m dislivello
Lungomare, in una piacevole giornata autunnale, ci godiamo il tepore del sole e i paesaggi costieri di Marina di Camerota e della famosa Palinuro. Il paese che però riesce a conquistarci totalmente, dopo qualche chilometro in salita, è la bella Pisciotta. In centro incontriamo Ernesto e Simona, la creatice della Via Silente, che hanno pedalato verso Pisciotta per incontrarci. Purtroppo le giornate a nostra disposizione sono terminate e anche in quest'ultima tappa siamo costretti a lasciare il percorso della Via Silente per recuperare qualche chilometro. Da Pisciotta proseguiamo seguendo la costa in direzione di Ascea. La strada, chiusa al traffico regolare a causa di uno smottamento, è tutta per noi. Pedaliamo tra saliscendi e ulivi secolari e, poco prima dell'arrivo a Marina di Ascea, ci concediamo anche una discesa su sterrato in un parco con balconi panoramici mozzafiato. Il rientro a Velina è tranquillo e rilassante, ora manca solo l'ultima salita. La rocca di Castelnuovo Cilento ci guarda con aria di sfida e la salita finale del nostro viaggio in bicicletta si rivela più impegnativa del previsto ma l'anello, una volta giunti in paese, si conclude.
Per ulteriori informazioni sul tracciato, sugli alloggi e le attrattive del territorio del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, puoi collegarti al
sito ufficiale del La Via Silente.
Ultimi commenti
Tutte le bici elettriche necessiterebbero comunque di una regolamentazione per l'uso in montagna , visto che la continua evoluzione le porta ad assomigliare a moto da fuoristrada piu che biciclette.
(Full disclosure: I'm the author of GpsPrune)