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Quando il terrorismo e l'odio uccidono anche i cicloviaggiatori... riflessioni sulla vita!

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Qualche giorno fa tra le meravigliose montagne del Tagikistan è accaduta una disgrazia: un folle in automobile ha investito di proposito alcuni cicloviaggiatori di diverse nazionalità, viaggiatori lenti, amanti del mondo, della Natura e della scoperta.
Il bilancio è stato terribile: 4 morti, 4 vite spezzate e in nome di che cosa? Questo è stato il primo attacco terroristico nei confronti di viaggiatori in bicicletta, il primo di sempre, ma non dobbiamo avere paura...
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Non arrendiamoci all'odio

Spostarsi, in automobile, treno o aereo, al giorno d'oggi è qualcosa di assolutamente normale, di quotidiano. Negli ultimi anni anche la bicicletta è entrata di diritto  a far parte dei mezzi prediletti per muoversi da un luogo all'altro,  per viaggiare. Sempre più persone decidono di mettersi in sella e partire alla scoperta del mondo, senza fretta, con occhi curiosi e cuore aperto.
Chi viaggia in bicicletta si sposta lentamente a bordo del suo mezzo ed è anche per questo un facile bersaglio, più facile di un qualsiasi altro tipo di turista, un bersaglio che alcuni terroristi hanno meschinamente scelto per mettere a punto un insulso piano di odio.
Il Tagikistan era e resta per ora un paese sicuro che si sta rapidamente aprendo al turismo (+400% quest'anno!). L'atto di uno squilibrato, così come non può impedirci di continuare a vivere le nostre vite nelle città colpite da atti terroristici in Europa, non deve fermare gli spiriti avventurosi e viaggiatori che hanno il diritto-dovere di continuare a scoprire luoghi remoti e meno noti.

Chi ha paura muore ogni giorno

Questo precedente può spaventare, può spingere molti cicloviaggiatori a mettere un freno ai sogni di avventura e viaggio, può invogliare alcuni a cambiare mezzo di trasporto e destinazione... ma siamo certi che tra qualche anno, quando le forze o gli impegni non ci regaleranno più la possibilità di pedalare per il mondo, di incontrare, di conoscere e di crescere... siamo sicuri che in quell'istante non malediremo le nostre scelte che, schiavizzate dalla paura, ci avranno portato a rinunciare a parte della nostra libertà?
Paolo Borsellino un giorno disse "Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola".
La vita è una sola, il tempo passa in fretta: non permettiamo a nessuno di decidere per noi! Sorridiamo ogni giorno, parliamo con più persone possibili, confrontiamoci con chi la pensa diversamente da noi, cambiamo seguendo gli insegnamenti della strada e dell'altro, cresciamo per diventare persone migliori, sogniamo più forte della crudeltà e dell'odio, in una sola parola VIVIAMO!

In ricordo di Lauren, Jay, Mario e René

Queste parole vogliono essere un modo per ricordare Lauren e Jay, che stavano viaggiando da più di un anno, Mario, cicloviaggiatore svizzero e René, esploratore di oltre 100 paesi nel mondo, uomini e donne che hanno inseguito i propri sogni fino alla fine,  persone che hanno vissuto; perchè sopravvivere è facile, ma vivere è tutta un'altra cosa...
 
 
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Vero

ITA - Correva l'anno 1983 quando ha sorriso per la prima volta alla luce del sole estivo. Da sempre col pallino per l'avventura, ha avuto la fortuna di girare l'Europa e l'Italia con i genitori e poi, per la maturità, si è regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano verso la Russia. Al momento giusto ha mollato il lavoro senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ha viaggiato per cinque mesi in solitaria. Nel 2007 ha provato per la prima volta l'esperienza di un viaggio in bici e, da quel momento, non ne ha potuto più fare a meno... così, dopo alcune brevi esperienze in Europa, nel 2010 è partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, il Sudafrica-Lesotho e #noplansjourney. Se non è in viaggio, vive sul lago d'Iseo! Carpediem e buone pedalate!

EN - It was 1983 when he smiled for the first time in the summer sunlight. Always with a passion for adventure, she had the good fortune to travel around Europe and Italy with her parents and then, for maturity, she took a trip in 2 horses from Milan to Russia. At the right moment he quit his job with no regrets to fly to New Zealand where he traveled for five months alone. In 2007 she tried the experience of a bike trip for the first time and, from that moment on, she couldn't do without it ... so, after some short experiences in Europe, in 2010 she left with Leo for a long cycling trip in South East Asia, the first real great adventure together! Asia was followed by the Andes, Morocco, South Africa-Lesotho and #noplansjourney. If he's not traveling, he lives on Lake Iseo! Carpediem and have good rides!