C'è sempre bisogno di belle storie ed è sempre piacevole potervele raccontare. Poiché Life in Travel è un blog che parla di cicloturismo, esse sono per forza di cose legate alla bici e al territorio. Di seguito vi voglio proporre una breve intervista a Davide, cicloturista parmigiano con la passione per la buona tavola (quale cicloturista con la C maiuscola non lo è?). Bici e cibo sono il filo conduttore del suo progetto Bike Food Stories di cui però lascio parlare lui...
Ciao Davide, ci racconti un po' chi sei?
Sono un cicloturista enogastronomo, parmigiano "adottivo", ideatore di Bike Food Stories un'attività che si propone di accompagnare in bicicletta i turisti coniugando cicloturismo e conoscenza del patrimonio enogastronomico locale. Tutto questo per scoprire ed “assaporare” lentamente il mio territorio: quello di Parma, capitale della Food Valley e città creativa della gastronomia UNESCO. Sono partito da solo ma da due mesi un ragazzo belga, Xavier Lecarrè, ha deciso di condividere con me questa "avventura"! Il nostro obiettivo è quello di donare al cicloturista (ospite del territorio) un’esperienza concreta, emozioni e ricordi che lo possano legare al nostro territorio, alla nostra cultura gastronomica e alla nostra comunità di persone che, attraverso il loro lavoro artigianale quotidiano ci regalano dei prodotti unici.
Bike Food Stories... dove nasce l'idea?
L'idea nasce dopo un
viaggio in bicicletta che ho fatto da solo dopo la mia laurea nel 2013: sono partito dalla Val di Susa e sono arrivato a Napoli seguendo la
via Francigena e lungo il percorso andavo alla ricerca dei
prodotti tipici e dei
piatti tipici. Diciamo che ho messo in pratica quello che avevo studiato durante il mio corso di laurea (
Scienze Gastronomiche). Una volta tornato a Parma, i miei amici, mi hanno fatto capire che avrei potuto unire queste due mie grandi passioni per crearmi un lavoro. Qui mi permetto di ringraziare la
Fiab Parma e
Costanza Ferrarini: grazie a loro ho capito cose "avrei fatto da grande"!
Cibo e bici... in Italia la cultura ciclo-gastronomica, chiamiamola così, è ancora agli albori.
Come pensi di convincere i ciclisti a diventare più turisti e meno agonisti?
Io dico sempre che con Bike Food Stories si scopre il territorio e non si gareggia l'uno con l'altro: la velocità è moderata e si fanno diverse pause. Mi rivolgo a chi ha voglia di passare una giornata all'aria aperta e non cerca di raggiungere un determinato luogo nel minor tempo possibile. Penso che i turisti siano molto curiosi e sentano la necessità di andare direttamente nei luoghi di produzione per scoprire come nascono i nostri prodotti tipici. Mi riferisco sia agli italiani ma soprattutto ai turisti stranieri: per loro vedere come nasce una forma di Parmigiano Reggiano è qualcosa di straordinario e incredibile. Per non parlare di quando si siedono a tavola: si sa bene che l'Italia è famosa in tutto il mondo per la buona cucina e nei loro paesi sono abituati a mangiare "diversamente"!
Di certo la tua zona di appartenenza è il cuore dell'eccellenza gastronomica italiana.
Qual è il tuo prodotto tipico preferito e quale tour proponi per assaporarlo?
Mi mettete in difficoltà nel dover scegliere uno dei tanti prodotti tipici della provincia di Parma ma mi sbilancio e dico
Culatello di Zibello che si può scoprire con il percorso
I Prìncipi della Bassa. Molte persone mi dicono che a loro il Culatello non piace perchè purtroppo hanno assaggiato salumi che utilizzavano la dicitura "Culatello" ma senza avere quella dolcezza e sapore inconfondibile che caratterizzano il vero prodotto!
Nei tuoi tour si mangia e si beve... ma poi come si fa a pedalare ancora?
Ahahaha, è vero ma prima si pedala e poi si mangia, quindi diventa quasi fondamentale sedersi a tavola per integrare le energie consumate. A parte gli scherzi, non bisogna mai esagerare con le porzioni perchè poi c'è il ritorno che va sempre fatto pedalando!
Territorio ed esperienza sono un mix che perfettamente si adatta alla bicicletta...
Come si inserisce il cibo in questo contesto?
I prodotti tipici sono figli di un determinato territorio: sono un binomio imprescindibile! Perchè il Parmigiano Reggiano si fa a Parma (e in altre 4 provincie)? Perchè il Prosciutto di Parma si può produrre soltanto a 5km a sud di Parma e a un'altitudine non superiore ai 900m s.l.m? Perchè ci sono determinate condizioni pedoclimatiche inimitabili e delle capacità produttive uniche che sono caratteristiche del nostro territorio.
In bicicletta vivi in prima persona il territorio in modo sostenibile e ad impatto zero!
Come funzionano i tuoi tour e come fanno i nostri utenti a prenotarne uno?
Sul mio sito si possono
trovare i 10 percorsi già pronti che ogni persona può scegliere e decidere di pedalare con Bike Food Stories. Ma io consiglio di seguire il mio blog e soprattutto la
pagina Facebook di Bike Food Stories per rimanere sempre aggiornati. A settembre, durante il
Festival del Prosciutto e il
Salone del Camper, stiamo preparando degli itinerari specifici per accompagnare le persone nella "capitale" del Prosciutto Crudo!
Grazie Davide,
buone gastro-pedalate a te e a tutti i tuoi clienti!
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