Credo di poter dire tranquillamente che questo libro sia una lettura d'obbligo per chi si appresta ad affrontare un viaggio in questa terra desolata e magnifica allo stesso tempo. Chatwin rappresenta, con il suo viaggiare, il perfetto vagabondo che parte per l'estremo sud con lo scopo di ritrovare le tracce di un mostro preistorico e di un parente navigatore e trova invece una terra con scarsissima prezenza umana, ma sufficiente per riempire con calore ed energia la solitudine del suo viaggio.
La descrizione della Patagonia, fatta di distese desertiche sterminate punteggiate qua e là da fazendas di immigrati scozzesi, tedeschi, italiani... vi introdurrà in questa fine del mondo un pò magica, invogliandovi ancor più a partire. La Patagonia è vista dagli occhi dell'autore che ci ha viaggiato scoprendola in lungo e largo, meravigliandosi, facendosi ammaliare...
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